[libro] Fa bene o fa male?

domenica 4 giugno 2023

Autore: Dario Bressanini
Titolo: Fa bene o fa male? – Manuale di autodifesa alimentare
Editore: Mondadori – Collezione sentieri
Altro: ISBN: 9788804764878; 20,00€; 322 p.; I ed. apr. 2023; disegni di Arianna Operamolla; genere: saggistica, divulgazione scientifica

Voto: 8/10

Ultima fatica del “piccolo chimico di quartiere”, come si autodefinisce Bressanini, ma più che ultima fatica direi ultima raccolta di tante cose che, nella sua lunga opera di divulgazione, il buon Dario ha già detto qua e là. Ovviamente con l’aggiunta di cose nuove.

La parte che ho trovato più interessante è l’inizio, i primi capitoli, dove l’Autore ci racconta come funziona la ricerca scientifica, fra articoli su riviste di varia autorevolezza e valenza, errori, ricerche preliminari, inganni mediatici e psicologici, e tanto altro. Un vero e proprio labirinto dove chiunque, se non si arma di pazienza, può perdersi. La naturale ricerca di certezze e regole semplici da fruire in pillole si scontra con un mondo in continuo divenire e loschi figuri che si approfittano delle nostre debolezze per venderci cose inutili, se non dannose.

I cibi trattati sono pochi: il cioccolato, la carne, lo zucchero, il sale, la clorofilla e l’acqua. No, non saprete se fate bene o male a mangiarne. Saprete se e quanto mangiarne ed eviterete spese inutili. E, se volete, come tenervi informati. (Ma quello è un lavoraccio che io delegherò con piacere a Bressanini.)

Buona lettura!

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[libro] Il male allo specchio

domenica 28 Maggio 2023

Autrice: Gaia Conventi
Titolo: Il male allo specchioo
Editore: Golem – Collana Ombre
Altro: ISBN 9788892911543; 240 p.; 16,50€; genere: thriller; I ed. apr. 2023; editing: Patrizia Carrozza; progetto grafico e copertina: Valentina Catto

Voto: 8/10

Le vacanze estive sono alle porte e Gaia Conventi ci offre la sua ultima fatica, ideale per la lettura sotto l’ombrellone. In uscita il 9 giugno prossimo, ho acquistato il volume in anteprima al Salone del Libro di Torino, nello stand della casa editrice Golem.

Non è un giallo. Saprete sempre chi ammazza chi. Non ci sono indagini di polizia, ma ci saranno indagini di dilettanti.

Siamo nel 2002 in pieno centro di Ferrara e una scrittrice famosa dal nome improbabile, Iduccia Malacarne, ha bisogno di una sosia per la presentazione del suo ultimo libro. A causa della sindrome di Behçet, malattia che deve rimanere segreta a tutti, la sosia è necessaria per portare avanti una complessa e delirante strategia di vendetta della protagonista. Nei libri passati di Iduccia, infatti, vengono rivelati i particolari romanzati della sua vita passata, vita fatta di eccessi, abusi, violenze e scandali, dove i protagonisti reali sono facilmente identificabili. Il libro in uscita è l’ultimo capitolo, il capitolo finale, di questa saga di scandali. L’editore si aspetta grandi vendite, ma Iduccia non ha nessuna intenzione di mostrarsi debole e malata. La sua vendetta deve essere compiuta da un punto di forza.

Altro punto improbabile: il reclutamento della sosia, Giulia, una studentessa universitaria. Ma, pensandoci meglio, neanche tanto improbabile. Il passato di Giulia è problematico quanto basta per convincerla che 1000 euro siano un compenso ragionevole per pochi giorni di lavoro, un lavoro ancora oscuro. (A proposito: nel 2002, con il cambio in euro appena effettuato, nessuno si tradisce a usare le lire.)

Da qui in poi, nel tentativo di portare avanti il disegno vendicativo o per capire cosa sta succedendo, i vari personaggi si lanceranno in uno scivolo sempre più ripido di eventi che, oltre a tenervi incollati alle pagine del romanzo, vi rileveranno la complessa trama degli orrori, degli odi e delle vendette di Iduccia Malacarne. Il finale è a sorpresa, e che sorpresa!

Interessante la colonna sonora del romanzo. Ebbene sì, è un romanzo con colonna sonora. Interessanti e originali gli stacchi “cartolina da Ferrara”, cartoline da un altro mondo che poi collasserà nella tarma principale e ci saluterà nel finale.

Insomma, il divertimento è assicurato.
Buona lettura!

Il salone del libro di Torino

domenica 21 Maggio 2023

Ieri sono stato al Salone del Libro di Torino.

Ha piovuto tutto il giorno. Pioggia sottile, pioggia insistente, acqua sotto, acqua sopra. Pioggia. Cosa c’entra la pioggia con il Salone?

Sono entrato alle 15. C’era tanta gente. Sembrava che tutti i lettori italiani, quel 50% scarso della popolazione italica, si fossero dati appuntamento lì. C’erano tanti giovani e ragazzi, per fortuna. C’era coda per andare in bagno, per avere un panino, per farsi firmare le copie di un libro da un autore appena famoso (agli altri, non a me), per pagare un libro acquistato, per assistere a una conferenza, per muoversi fra uno stand e un altro; non ho fatto la fila per entrare al Salone semplicemente perché al mio arrivo erano già tutti dentro. Tanto rumore di fondo. Poi siccome pioveva, gli spazi all’aperto – che pure ho intravisto, forse qualche venditore di cibo, ma non ho indagato oltre – erano scarsamente usati. Quindi tutti dentro al Lingotto. C’era tanta gente.

C’erano una marea di libri. Di tutti i tipi. Di case editrici piccolissime, medie e grandi. Libri di fisica, di politica, di turismo, di religione, libri editi da associazioni, tipo l’UAAR, le edizioni Paoline. C’erano librerie, come il Libraccio, stand assolutamente inavvicinabile, coperto di persone come un alveare coperto di api. Mi sono sentito leggermente schiacciato da tanta produzione culturale, ovviamente incuriosito da circa la metà delle cose che ho visto. Mi ci vorrebbero dieci vite dedicate alla lettura per soddisfare tanta curiosità.

Io poi ero al Salone per incontrare Gaia Conventi, presente per firmare le copie del suo nuovo libro in uscita il 10 giugno. Per fortuna mia – non per Gaia e Golem – non è una scrittrice famosa e non ho dovuto fare la fila per scambiarci due chiacchiere.

Riassumendo: tanta pioggia, tanta gente, tanti libri.

[libro] Femina

martedì 16 Maggio 2023

Autrice: Jamina Ramirez
Titolo: Femina – Storia del Medioevo attraverso le donne che sono state cancellate
Editore: Il Saggiatore
Altro: ISBN 9788842831679; genere: saggistica, storia; traduzione: Roberta Zuppet; 35,00 €; 452 p.; I ed. mar. 2023

Voto: 7/10

Ramirez è una storica dell’arte, docente a Oxford. Si è presa la briga di rivedere numerosi documenti e indizi archeologici per vedere la storia medievale con una prospettiva diversa, cercando di andare a fondo nel ruolo delle donne in questo periodo storico. Un lavoro necessario, in quanto da almeno circa mezzo millennio la storia viene scritta e interpretata alla luce di grandi uomini (nel senso di genere maschile).

Siamo in Inghilterra, all’epoca della Riforma e cattolici e protestanti se ne danno di santa ragione. La guerra viene combattuta anche sul piano culturale e si compilano liste di testi da bruciare e salvare. Quelli scritti da donne, magari in odore di eresia e stregoneria, hanno affianco una notazione: femina. Sono i più sacrificabili. Nonostante questa epurazione, qualcosa si è salvato.

Scopriamo quindi un mondo medievale cosmopolita, fluido, molto più simile al nostro di quanto immaginiamo, con le medesime spinte progressiste e retrograde, dove il cristianesimo ha dato possibilità inaspettate alle donne e non è solo stato causa della loro repressione. Troviamo regine e imperatrici che hanno avuto il titolo di Re e Imperatore, perché il titolo maschile era più autorevole. (Vi ricorda qualcuna?). Troviamo tombe di donne inumate con vestiti e oggetti “da uomini” e viceversa. Troviamo guerriere, scienziate, teologhe e tante altre sorprese.

Mi sorprende, per l’ennesima volta, non tanto le difficoltà che le donne hanno avuto in un determinato periodo per affermarsi. Ci sono sempre riuscite, in fin dei conti. Sorprende invece l’accanimento nel cancellarne la memoria dopo la loro affermazione. È un fenomeno diventato sistematico in tempi relativamente recenti, dalla Riforma in poi, e che si sta invertendo solo in questi ultimi decenni, ma c’è ancora molto lavoro da fare e questo saggio è solo un primo passo per divulgare questo cambiamento di prospettiva.

Segnalo due cose che non vanno: 35 euro con 4 refusi – chissà quanti altri me ne sono sfuggiti – mi sembrano decisamente tanti. Inoltre Ramirez dà per scontato la nostra conoscenza della storia e inizia il racconto dei fatti che riguardano le donne senza prima darci un quadro generale e dei riferimenti temporali precisi. Bisogna andare avanti con la lettura, annotarsi nomi, luoghi e date, e ritornare indietro per farsi uno schemino. Santa Wikipedia aiuta molto. Anche un maggior numero di cartine non mi sarebbe dispiaciuto. Molte considerazioni sono poi solo ipotesi e suggestioni, con poche basi certe, ma di certo nella storia c’è ben poco. La prospettiva con cui si guardano i fatti è invece determinante.

Buona lettura!

[film] Il sol dell’avvenire

domenica 7 Maggio 2023

Titolo: Il sol dell’avvenire
Regista: Nanni Moretti
Sceneggiatura: Francesca Marciano, Nanni Moretti, Federica Pontremoli, Valia Santella
Fotografia: Michele D’Attanasio
Musiche: Franco Piersanti
Altro: Italia; 95 minuti; genere: commedia, drammatico; anno: 2023

Voto: 7/10

Come al solito Nanni Moretti non sforna film facili e questo non fa eccezione. È un film che ha dentro tante cose, è una continua matriosca.

Prima di tutto è un metafilm: parla di ben quattro film che si incastrano fra loro, film immaginati e film in lavorazione, in tutto ben quattro. Considerazioni estetiche condite con considerazioni filosofiche sulla violenza. Considerazioni sul linguaggio con il ribadire che “le parole sono importanti”, il significato della rappresentazione, il sogno, la trasformazione della realtà con la narrazione, con una finale ucronico.

Poi è un film intimo, sulla difficoltà di una coppia di lungo corso e la sua relazione con la figlia. Il mondo che cambia, il mondo che si vorrebbe, le fissazioni (ancora le scarpe!), invecchiare.

E per ultimo l’ironia: sull’industria del cinema, sulla politica, sulla sua situazione personale.

Un film che, se avete apprezzato gli altri di Moretti, vale la pena di andare a vedere.

Segnalo una recensione, scritta meglio, di Slow Film.

La costituzione antifascista

martedì 25 aprile 2023

Ho avuto l’onore di conoscere Alberto (Tino) Berti, partigiano, scomparso 24 anni fa. Dopo l’uscita dal campo di concentramento di Langenstein spese gran parte del suo tempo libero nella ricostruzione dei fatti storici relativi alla Resistenza, alla deportazione, nella testimonianza antifascista nelle scuole e su recsando. Persona straordinaria, generosa, disponibile, fonte inesauribile di aneddoti e curiosità, contribuì in modo decisivo alla vita culturale di San Donato Milanese nella seconda metà degli anni ’90. Mi manca molto e per fortuna non è stato costretto a vivere in questo periodo, con questo governo. So che avrebbe bestemmiato fortissimo e forse fatto qualche azione per farsi sentire e ricordare.

Questo è quello che scrisse nel lontano 1997 sulla Resistenza e sulla Costituzione.

[ebook] Lamé – Delitti in abito buono

sabato 8 aprile 2023

Autrice: Gaia Conventi
Titolo: Lamé – Delitti in abito buono
Editore: VGS-Libri
Altro: ISBN 9788894511857 a 13,00€, 100 pagine (versione cartacea); I ed. giugno 2021; 147 kB; genere: thriller, horror

Voto: 8/10

È andata così: nell’estate del 2021 volevo comprare la versione ebook del libro, ma era presente solo su amazon con formato proprietario. Chiedo alla casa editrice se è in vendita il formato epub e come risposta mi è arrivato in omaggio, quindi l’ISBN è solo per la versione cartacea, che amazon ha l’esclusiva per la versione digitale e non ha ISBN. Immagino che conoscere Gaia abbia facilitato l’omaggio. L’idea era di leggerlo durante le vacanze estive. Poi nell’estate del 2021 sono successe molte cose decisamente impegnative e mi sono dimenticato dell’esistenza del libricino. L’ho recuperato recentemente e me lo sono finito in poco tempo.

Sono dieci racconti brevi da thriller psicologico, molto macabri, molto noir, molto fatti bene, molto ambientati a Ferrara. Alcuni avrei voluto che fossero più “discutosi”, direbbe la Comizietta, che ci avevo preso gusto. Io spero che Gaia continui sul filo del suo D’argine al male, che mi era piaciuto tanto e qui ha dimostrato di saperci fare anche nei pezzi brevi.

Buona lettura!

[film] Everything Everywhere All at Once

domenica 2 aprile 2023

Titolo: Everything Everywhere All at Once
Regia e sceneggiatura: Daniel Kwan, Daniel Scheinert
Montaggio: Paul Rogers
Effetti speciali: Zak Stoltz, Ethan Feldbau, Benjamin Brewer, Jeff Desom e Matthew Wauhkonen
Altro: USA; anno 2022; genere: fantascienza; direzione del doppiaggio: Teo Bellia, durata: 140 minuti; premi: 7 oscar (miglior film, regia, sceneggiatura non originale, attrice protagonista (Michelle Yeoh), attore non protagonista (Ke Huy Quan), attrice non protagonista (Jamie Lee Curtis), montaggio.) e molti altri.

Attori:
Michelle Yeoh: Evelyn Quan Wang
Stephanie Hsu: Joy Wang / Jobu Tupaki
Ke Huy Quan: Waymond Wang
James Hong: Gong Gong
Jamie Lee Curtis: Deirdre Beaubeirdre

(Fonte dei dati: Wikipedia)

Voto: 7/10

Una lavanderia a gettoni negli USA, condotta da una famiglia di origine cinese (Evelyn e Waymond) in difficoltà finanziarie per via delle tasse. A complicare la situazione, la famiglia è composta da una figlia omosessuale (Joy) e dal relativo nonno materno (Gong Gong) debilitato dall’età e con una forte cultura tradizionalista. Una vita ordinaria, scialba e triste, quella dei coniugi Wang, al limite della rottura e del disastro economico.

In questo contesto Evelyn Wang, la capo famiglia, mentre si trova nell’ufficio dell'”Agenzia dell’Entrate” del posto per cercare di risolvere i suoi problemi di tasse, si trova introdotta, suo malgrado, in una lotta fra universi paralleli. Qui viene a sapere che un essere chiamato Jobu Tupaki ha creato una specie di buco nero in cui vuol far ricadere ogni multiverso esistente e in questo tentativo sta spargendo terrore e sta causando grandi danni in molte linee temporali e universi. Ovviamente solo Evelyn, proprio per il suo essere una nullità nel suo universo, potrà avere il potere di salvare questa strana organizzazione della realtà sconfiggendo l’entità Jobu Tupaki.

Bizzarri e comici sono i salti fra un universo e l’altro, bizzarri e singolari sono il buco nero e i fantasiosi super poteri di Jobu Tupaki, la nemica da sconfiggere.

Ovviamente vi tralascio i dettagli, ma posso dirvi che il tema del film, in ultima analisi, è: se posso fare quello che voglio dove voglio e quando voglio, che senso ha la vita? Non ci si annoia mortalmente? Non è un tema nuovo, come non è nuova la sua soluzione, ma sicuramente è trattato con originalità, un pizzico di comicità e molta fantasia.

Vi ho trovato riferimenti a Star Trek, Matrix, 2001 Odissea nello spazio e sono sicuro di essermene persi, per ignoranza, molti altri.

È sicuramente un film da rivedere, perché ci si impiega un poco a entrare nella logica dei multiversi e i cambi veloci di scena non aiutano.

Buona visione!

Bonus: qui gli articoli de ilPost che parlano del film.

La carne, in sintesi

venerdì 31 marzo 2023

Prendo a prestito un titolo di Radio3 scienza per piazzarvi tre link informativi sulla carne coltivata, che tanto ha scandalizzato la Coldiretti e il nostro governo. Manco a dirlo, la visione del governo e di Coldiretti è lontano mille miglia da quello che sta succedendo. Buona lettura e buon ascolto.

Che cos’è la “carne sintetica”
da ilPost

Carne “sintetica”? Ecco perché ci serve
di Chiara Matilde Ferrari per Fondazione Veronesi

La carne, in sintesi
Radio3Scienza

[podcast] La Nave

venerdì 24 marzo 2023

Consiglio vivamente di ascoltare questo podcast de ilPost:

Un podcast quotidiano di Luca Misculin dalla Geo Barents, la nave nel Mediterraneo di Medici senza frontiere.

Oggi la puntata del salvataggio.

Le donazioni a Medici senza Frontiere e a Emergency, l’altra presenza italiana in mare con Life Support, sono soldi spesi bene. (E anche quelli a ilPost.)