Cari cittadini arrabbiati,
Prima di tutto preciso che il mio punto di vista è quello di un papà di una bimba di 4 anni (quasi) e quindi mi scuserete se non mi occuperò di università e ricerca in modo esteso. :-)
Dalla conferenza di mercoledì 5 novembre a cui ho assistito sono emerse delle priorità:
1) dare dei dati e riferimenti sul piano Tremonti – Gelmini;
2) mettere a nudo alcune fesserie dette a proposito della legge;
3) Riassumere i punti 1 e 2 in modo che possano essere facilmente divulgati (tralasciando le cose meno essenziali), ovvero mettere tutto su un foglio A4 non troppo fitto.
4) pensare a cosa fare per contrastare questa legge e
5) trovare vie di fuga.
Oggi mi fermerò al punto 1. Sarebbe bello fare gli altri punti insieme.
Decreto Gelmini (versione definitiva)
Altra versione del decreto Gelmini
(Non so se ci sono delle differenze fra i due testi, in ogni caso sembra che le modifiche da ddl siano state marginali. Il testo sul sito del Senato permettono di avere dei link ai riferimenti normativi e il file pdf della Legge)
Il contributo di Tremonti alla scuola:
Articolo 64 della legge 133 del 6/8/08
Da tenere sul comodino:
Legge 24 dicembre 2007, n. 244, “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2008)”
Legge 27 dicembre 2006, n. 296, “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007)”
Vorrei farvi notare il metodo usato per arrivare a queste leggi:
a) sono state decise e varate in estate, quando molti di noi, in vacanza, sono meno attenti nell’informarsi.
b) queste due leggi non sono state discusse con nessuno, probabilmente nemmeno in maggioranza. Non si sono ascoltati gli studenti, gli insegnanti, il personale ausiliario (=bidelli & C., per capirci), i sindacati e nemmeno l’opposizione. Un ristretto numero di persone ha messo mano in un settore strategico senza ascoltare nessuno. E ha fatto di tutto perché noi sapessimo il più tardi possibile. (A questo punto mi ci vogliono dei calmanti…)
c) il piatto forte di questa legge non è il decreto della Gelmini, come spesso si fa credere. E’ l’art. 64 della “finanziaria” di Tremonti, dove si decidono i tagli alla scuola. La Gelmini ha fatto solo le rifiniture al lavoro di Tremonti.
Alcuni dati.
Quanto si taglia sulla scuola (soldi):
Legge n.133 art. 64
(Disposizioni in materia di organizzazione scolastica)
Fermo restando il disposto di cui all’articolo 2, commi 411 e 412, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, dall’attuazione dei commi 1, 2, 3, e 4 del presente articolo, devono derivare per il bilancio dello Stato economie lorde di spesa, non inferiori a 456 milioni di euro per l’anno 2009, a 1.650 milioni di euro per l’anno 2010, a 2.538 milioni di euro per l’anno 2011 e a 3.188 milioni di euro a decorrere dall’anno 2012.
Tradotto:
7.832 milioni di euro in 4 anni. (2009 – 2012). Ma quelle leggine citate a cosa si riferiscono? Ma ai tagli già varati dall’altro governo! Eccoli:
4.082 milioni di euro in 4 anni (2008 – 2011) finanziaria 2008
3.174,9 milioni di euro in 3 anni (2007 – 2009) finanziaria 2007
[queste ultime due righe sarebbero da verificare meglio. In particolare bisognerebbe accertarsi che i tagli si sommano a quelli di Tremonti e che siano riferiti tutti al settore scuola. Dovrebbe essere scritto nelle finanziarie. Se qualcuno ha il coraggio di affrontarle….]
Licenziamenti o riconversione o mobilità o prepensionamento, fate voi:
17% del personale ATA (personale ausiliario, alias: bidelli, segretarie eccetera). Da notare che si continua sulla scia delle scorse finanziarie e quindi le riduzioni si aggiungono.
42.500 (Tremonti) + 2.000 (finanziaria 2008) = 44.500 entro il 2012
Docenti (stime):
67341 (Tremonti) + 20.000 (finanziaria 2008) = 87.341 entro il 2012
La gran massa di precari nella scuola non sarà più tale. Sarà disoccupata.
Molti dicono, giustamente, che una razionalizzazione dei costi è necessaria, che alla scuola bisognava metter mano, che ci sono tante cose che non vanno. Vero. poiché la scuola è fatta per insegnare, con i tagli saranno stati pensati dei piani pedagogici più efficienti. Falso. Nessuno è stato capace di trovare un piano educativo alternativo. La presidente di Confindustria ha smentito che si tratti di una riforma. Sono solo tagli.
Siete ancora interessati al grembiulino e al voto in pagella? Credete ancora alle 40 ore settimanali per i vostri figli? Vi viene un piccolo sospetto, dite la verità!
Link interessanti:
Cosa ne pensano Tremonti e Gelmini di questo bel lavoro
Il sindacato e la scuola:
http://www.flcgil.it/
La protesta e le manifestazioni:
http://www.stopgelmini.org/
LaVoce.info, una visione economica (e non solo) sulla scuola
In particolare:
LA SCUOLA DEI TAGLI SENZA UN PROGETTO
06.10.2008 – di Massimo Bordignon e Daniele Checchi
Il fai da te delle notizie:
http://italy.indymedia.org/
(l’informazione dal basso, ovvero quello che non si trova altrove)
La scuola vista dagli insegnanti:
http://www.scuolaoggi.org
Gianni Gandola mi ha segnalato alcuni articoli interessanti sul sito Scuolaoggi:
Il grande inganno: Tempo Pieno e “40 ore”
3.10.2008 – di Gianni Gandola e Federico Niccoli
Maestro unico e orario scolastico: quale scuola?
14.9.2008 – Rosalba Benzoni, Gianni Gandola
La Gelmini, Tremonti e il pretesto del ’68
6.9.2008 – di Gianni Gandola
Le balle del governo sul tempo pieno
25.10.2008 – di Gianni Gandola e Federico Niccoli
Perché diciamo “30 ore per tutti e gruppo docente”
di Ulivo scuola Milano
Pluralità (non) l’è morta…
di Red Rom
L’effetto Gelmini
di Dedalus
Non solo no
di Fabrizio Dacrema
(ovvero: ci sono altre proposte da prendere in considerazione)
Ogni altro contributo è il benvenuto.
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