Archive for gennaio 2009

Non cadere nella Rete!

giovedì 29 gennaio 2009

Da un’idea di Mantelblog, aiutiamo quelli del Moige che hanno realizzato questo sito. Un’ottima iniziativa, con molti consigli utili. Però penso siano necessarie delle precisazioni. Vediamole.

La rete offre una serie di servizi che è opportuno conoscere, perché solo la conoscenza permetterà un uso adeguato delle risorse disponibili. Esse sono:

Navigazione.
Posta elettronica.
Chat.
Blog.
Giochi on-line.

[Aggiungo:
ftp, p2p, acquisti on line, forum, newsgroup, social network, voip, wiki e sono sicuro di aver dimenticato qualcosa.
]

Come abbiamo già precisato, è consigliabile che i genitori stabiliscano delle regole per tutta la famiglia e che discutano con i propri figli circa l’impiego di Internet.
Riassumendo:
[…]
Sono da bandire non soltanto le parole offensive, ma anche gli errori ortografici, grammaticali o sintattici (sebbene siano accettabili, o addirittura consigliabili, abbreviazioni di uso comune e vocaboli non troppo ricercati).

[Lasciate stare gli errori grammaticali, altrimenti la Rete dovrebbe sparire. Diciamo che se scrivete bene avrete più probabilità di essere letti.]

Spiegate ai vostri figli che copiare il lavoro altrui (musica, film, videogiochi) è un furto.

[Falso. Dipende dalla licenza che vi dà l’autore dell’opera.]

Ricordate loro che visitare di nascosto certi siti, sconsigliati dai genitori, significa venir meno al rapporto di fiducia instaurato mediante il dialogo e il confronto.

[Da evitare come la peste, questo consiglio. Se è un adolescente sano, il primo sito che andrà a visitare senza di voi sarà quello che gli avrete detto di non guardare. Vabbè, tanto li visiterà comunque.]

Sulle e-mail:
Se si ricevono allegati da sconosciuti, è sempre meglio non aprirli perchè il solo cliccare su di essi potrebbe ocmportare lo scaricamento e l’autoinstallazione su pc di quache virus o micaccia.

[Falso. Tutta la posta che si riceve, da conosciuti o meno, allegati o meno, è da considerare potenzialmente pericolosa. Questo non vuol dire vivere nel panico, ma semplicemente tenere acceso il cervello e magari informarsi su programmi e configurazioni che proteggono dalle minacce più comuni. Per una mia idiosincrasia personale evito i prodotti Symantec. Si diceva poi della correttezza grammaticale…]

Mettere il computer dove si possa vedere. E’ necessario ribadire che il PC deve essere trasferito dalla camera di vostro figlio ad un luogo dove possiate vederlo, ad esempio in cucina o in sala da pranzo. Naturalmente non è il caso di spiare da sopra la spalla del ragazzo ogni immagine che apparirà sul video; piuttoso cercherete di passare nei dintorni di tanto in tanto, inviando il messaggio che Internet non è qualcosa da usare di nascosto.

[Questo è un bel problema. Perché l’adolescente, specie se maschio, vorrà vedere qualche sito porno. Non fate la faccia scandalizzata, la pornografia la si fruiva ben prima di internet e prima ancora si andava direttamente a puttane, quindi, da un certo punto di vista, è meglio ora. Quindi vostro figlio, se non li visita a casa vostra, li visita a casa dell’amico che ha il pc in camera sua. O quando voi non ci siete. Il parental control, se vostro figlio non è stupido, si scavalca in 15 minuti netti, oppure si va dall’amico di cui sopra. Sì, c’è sempre un amico che non ha il parental control e ha il pc in camera sua. Ecco, gli unici consigli ragionevoli che potrete dare ai vostri figli in tempesta ormonale sono:
1) non dare numeri di carte di credito e similari, mai e per nessun motivo;
2) non dare nomi, cognomi, numeri di telefono, e-mail e altri dati, nemmeno se il sito promette una 90-60-90 nuda direttamente nel letto;
3) se pensano di aver visto qualcosa di illegale, pregate che ve lo dicano. Promettete loro un premio o qualsiasi cosa che non sia un’incazzatura o una punizione.
Come genitori preparatevi ad avere il pc pieno di virus, spyware e altre schifezze. Non usatelo per connettervi alla banca e gli acquisti on line. Considerate l’antivirus come inutile.]

Per oggi direi che basta.

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L’ospite inatteso – The Visitor (film)

giovedì 29 gennaio 2009

Titolo originale: The Visitor
Paese: Stati Uniti d’America
Anno: 2007
Durata: 104′
Genere: drammatico, commedia
Regia: Thomas McCarthy
Sceneggiatura: Thomas McCarthy

Interpreti e personaggi:
Richard Jenkins: Prof. Walter Vale
Haaz Sleiman: Tarek Khalil
Danai Jekesai Gurira: Zainab
Hiam Abbass: Mouna Khalil

Voto personale: 8/10

Non so voi, ma se io tornassi a casa e trovassi degli estranei che vivono nel mio appartamento mi prenderei uno stremone. Ok, è un appartamento che non uso da mesi, ma è sempre il mio, no?

Walter Vale, vedovo, professore di economia (?) in non-mi-ricordo-quale università, è costretto a ritornare nel suo vecchio appartamento di New York per lavoro. E lì che trova i due intrusi, lui siriano e lei senegalese, immigrati irregolari. Loro giovani e belli, lui il classico uomo bianco, professore di economia annoiato (scusate il pleonasmo), benestante e vedovo. Il siriano musicista, la senegalese venditrice ambulante di bigiotteria che produce lei stessa. Ecco, Vale nel film ha preso la sua dose di paura, ma reagisce come forse non molti farebbero. E se pensate che vi racconti altro, scordatevelo!

Il lato commedia del film è dato dal contrasto fra i personaggi, che pur proveniendo da mondi diversissimi vivranno assieme un piccolo pezzo della loro vita. Del lato drammatico vi dico solo che gli USA, i civilissimi USA, a volte assomigliano alla peggiore Italia, soprattutto quando hanno a che fare con immigrati di serie B, come lo sono arabi e africani.

Ancora da segnalare l’attrice Hiam Abbass.

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Il giardino di limoni – Lemon tree (film)

giovedì 29 gennaio 2009

Titolo originale: Etz Limon
Paese: Israele/Germania/Francia
Anno: 2008
Durata: 106′
Genere: drammatico
Regia: Eran Riklis
Sceneggiatura: Eran Riklis e Suha Arraf

Interpreti e personaggi:
Hiam Abbass: Salma Zidane
Doron Tavory: Ministro della Difesa Israel Navon
Ali Suliman: Ziad Daud
Rona Lipaz-Michael: Mira Navon

Voto personale: 8/10

Una vedova palestinese vive vendendo i limoni che coltiva nel suo piccolo appezzamento di terra lasciatogli in eredità dal padre. Un giorno il Ministro della Difesa diviene il suo nuovo vicino di casa. La vedova, Salma Zidane, vive sul confine del territorio Palestinese, proprio dove passerà il muro che dividerà gli israeliani dai palestinesi. Cosa succederà?

Drammi personali e drammi sociali sono sapientemente amalgamati nel film e rendono bene la complessità dei rapporti israelo-palestinesi.

Una menzione speciale per l’attrice Hiam Abbass, davvero brava.

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C’era una volta – 2

giovedì 29 gennaio 2009

C’era una volta nel mare un uccellino che volava nell’acqua e l’uccellino volante giocava insieme a dei suoi amici, un pulcino e una conchiglia. Questi amici erano molto felici e giocarono insieme per tutta la vita. Un giorno nel mare arrivò uno strano squalo che aveva i denti lunghi così e stava inseguendoli [=li inseguiva] finché un giorno escono [=uscirono] fuori perché erano ragazzi. Erano ragazzi che erano stati trasformati in una cosa [=oggetti], uno in un pulcino e uno in un uccellino. E tornarono ragazzi. Finché un giorno viene [=venne] lì un mago molto bravo e gentile che sapeva tutte le magie. (Un po’ come Merlino. Si chiamava Merlino, ma non aveva il vestito azzurro come Merlino, aveva il vestito giallo.) Questo mago era molto bello e anche molto pieno di magie e si poteva trasformare in un forno, in una  gallina, in una volpe, in uno squalo, in un pesciolino, in uno scoiattolo, in un albero, in un uccello, in un pulcino. Si poteva trasformare anche in una casetta. Ad un certo punto arrivò lì una ragazza e un Principe che erano già innamorati prima e diceva [=chiesero a] questo mago: “Ci puoi fare delle magie?” e lui disse: “Certo!” Sapeva fare tutte le magie! Disse il ragazzo: “Io volevo trasformarmi in un pulcino.” E la principessa disse: “Io in un uccello.” Lo squalo lo avevano incastrato in una catena grossa che non si poteva liberare.

[Qui Lacomizietta ha perso il filo del discorso e ricomincia.]

C’era una volta un mare profondo e il pulcino e l’uccellino giocarono insieme finché un giorno arrivò uno squalo e li inseguì molto e poi era andato [=andò] via. Poi arrivò il mago Merlino col suo vestito giallo e col suo Anacleto, ma [=che] non era marrone, ma era arancione e rosso ed era capriccioso. Allora vennero lì una Principessa e un Principe e questa Principessa e questa Principe erano già innamorati prima e [il Mago chiese loro] “Come volete trasformarvi? Cosa volete delle mie magie?” Il ragazzo chiedò [=chiese di essere trasformato] in un pulcino e la ragazza in un uccellino. Ma erano loro che si erano trasformati in cose e si trasformarono ancora con la stessa magia, come prima, e le stelle brillavano nel cielo della notte. Forse devo dire qualcosa di un cattivo, di un cattivo che veniva fuori dalle stelle o forse dalla Luna. (Un po’ come in Pollicina che c’era quel mago tormentino [=cattivo] che voleva uccidere la ragazza del Principe perché la voleva sposare il Principe, perché era tormentino anche lui [=il Mago di Pollicina]. Ecco, era quello. Ma no, no, è diversa la storia.) E questo cattivo fannò [=fece] una brutta fine fino a che morto [=e morì] e il Principe la Principessa si sposano e vissero tutti felici e contenti.

[Lacomizietta si è persa ancora, e riprende il tema finale.]

Allora le stelle brillarono in cielo e arrivò questo tormentino, Giovanni, il tormentino Giovanni. Questo qui non riusciò [=riuscì] ad uccidere la ragazza perché era una ragazza coraggiosa, perché lo sapeva uccidere anche lei [il cattivo] non solo il Principe. Il principe l’uccidò [=l’uccise] e quella mattina il reame si trasformò in delle persone, perché quando [=fino a quando] la piccola chiave era dentro quel cattivone l’incantesimo non poteva spezzarsi, perché le persone erano tutte trasformate in oggetti. Allora vissero tutti felici e contenti con quello [=il cattivo] morto. Il tormentino era morto.

Soggetto e sceneggiatura: Lacomizietta
Adattamento e riduzione per i comuni mortali: Ilcomiziante
(C)2009 Lacomizietta – Tutti i diritti riservati

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C’era una volta – 1

giovedì 29 gennaio 2009

C’era una volta in un magnifico bosco un Principe che andava in cerca dei fiori e allora vedò [=vide] un casetta piccolina piccolina e c’erano fuori dei fiori e lo raccogliò [=raccolse] uno e vide che dietro alla casa c’era una Fata col suo ragazzo e poi il ragazzo gli rispondò [=chiamò] ma lei non rispose e capì che era una statua. Se ne andò e ad un tratto vide che la casa si stava trasformando in un castello e allora disse che voleva andare a casa e tornare nei parchi delle rose. Poi nel bosco incontrò una Principessa che aveva in mano una piccola rosa e nella destra aveva un piccolo fiore nella mano. Il suo anello era fantastico, ma la Fata aveva un vestito pieno di brillanti e la Fata si accorse che non era una statua, ma era vera. Gli rispondò [=la chiamò], ma invece lei rispondò [=e lei rispose] e gli disse: “Cosa vuoi delle mie magie?” e lui se ne andò perché non gli interessava. La Fata aveva un vestito tutto decorato di perle e una collana piena di pietre preziose e vide che le stelle brillavano in cielo come se fossero dei fiori volanti. Questa fanciulla vide il Principe come bella fanciulla [=e in quanto fanciulla] lo sposò e vissero tutti felici e contenti.

Soggetto e sceneggiatura: Lacomizietta
Adattamento per i comuni mortali: Ilcomiziante
(C)2009 Lacomizietta – Tutti i diritti riservati

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Nessuna pietà

mercoledì 28 gennaio 2009

A proposito dei recenti fatti di cronaca, mi sovviene quanto segue.

Mia moglie lavora in carcere e mi racconta che fra i detenuti, tutta gente per bene, vige la legge non scritta che gli stupratori e i pedofili sono i veri delinquenti. Quindi devono stare in isolamento, se i secondini non vogliono guai in carcere. Peccato che chi si erge a giudice non sia propriamente uno stinco di santo, anzi. E non ha nessun titolo per giudicare.

Ascoltando mia moglie mi viene in mente un pazzo che 2000 anni fa disse “chi è senza peccato scagli la prima pietra” e parlava anche di pagliuzze e travi senza essere contadino o architetto. Il papà di questo pazzo una volta disse anche “Nessuno tocchi Caino.” E sì che l’aveva combinata grossa, Caino. Cosa avrà voluto dire quel pazzo?

Sì, la rabbia è umana, e la voglia di fargli un po’ male ce l’abbiamo tutti e la pietà non è un atto dovuto. Però so anche che ragionare come un delinquente non aiuta a vivere meglio, infatti loro sono in galera. Ogni volta che sento l’espressione “nessuna pietà” mi vengono in mente i delinquenti in carcere e che non voglio esser come loro: senza pietà hanno commesso delitti (se l’avessero provata non li avrebbero commessi) e senza pietà giudicano gli altri. Forse quel pazzo invitava alla riflessione: volete esser come i delinquenti che condannate o volete esser diversi?

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Informatica esoterica

martedì 27 gennaio 2009

In questi giorni mi è stato assegnato un compito davvero singolare: in meno di una settimana devo diventare un “esperto” in una materia che conosco poco e risolvere un problema generato da una scarsa attitudine comunicativa del mio collega, nonché superiore. Normale routine: nell’informatica italica si diventa esperti dall’oggi al domani. Esperti quel tanto che basta per tappare il buco creatosi all’improvviso da altri esperti come voi. (Io, a differenza di chi mi sta sopra, non ho nessuno su cui scaricare la gatta da pelare affidatami.)
Vi tralascio i dettagli tecnici, assolutamente noiosi per i non addetti.

Alla ricerca della soluzione mi sono imbattuto in questo post, di cui vi trascrivo quello che serve alla presente discussione:

Try on different computers.. despite the procedure was correct, once I had to remove and add IIS again  to get everything to work.

Traduzione libera: hai fatto tutto giusto, ma qualche volta, per far funzionare le cose, ho dovuto ricominciare da capo. Prova anche tu.

Se pensate che sia pazzo, vi dico che non è così. Il consiglio del vostro amministratore di sistema che vi dice di riavviare il pc ogni volta che avete un problema è proprio quello qui sopra. E’ tutto ok, ma devi ricominciare da zero. Riavvia!

L’informatica è così e forse lo sarà sempre: non credo sia facile debellare definitivamente bug e configurazioni fallate, origine del lato spirituale di questa scienza. Però se ci fossero meno esperti e più esperti a metter le mani nei computer, questa sensazione di compiere magie potrebbe essere meno forte. Forse l’informatica potrebbe essere meno esoterica. Forse meno affascinante. Forse sarei senza lavoro.

Per la cronaca: IIS si è premurato di aggiungere un supplemento di configurazione non richiesta dal sottoscritto. E’ come fare una torta e trovarla sempre piena di sale. Il sale non lo hai messo tu e per scoprire chi è stato ti dovresti leggere tutta un’enciclopedia. Per fortuna che c’è la Rete e qualcuno l’enciclopedia se l’è letta! :-)

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Corriere.it di adesso

martedì 27 gennaio 2009

Primo titolo (bello grosso):
Stupro, presi quattro romeni
Rabbia della folla: “Bastardi”
Foto e riassunto dell’articolo, due approfondimenti (uno video), possibilità di commentare la notizia.

Terzo titolo (un poco più piccolo):
Stupro nei confronti di studentessa: arrestato un professore di 60 anni
Nessuna foto, nessun approfondimento, solo un breve riassunto.
Sotto questa notizia, ancora più piccolo:
Violenta la figlia 12 enne della compagna, arrestato a Torino
C’è solo il titolo.

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Distanti saluti

martedì 20 gennaio 2009

Giovanni Fontana ci racconta la sua vita di volontario (non ho ancora capito per chi, sono appena sbarcato sul suo blog) in Palestina. Ci sono tanti racconti interessanti e spunti di riflessione.

Buona lettura.

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Biowashball: the end

lunedì 19 gennaio 2009

Con questo post di Attivissimo si mette la parola fine al caso Biowashball.

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