Archive for agosto 2009

TEAC MP-370SD

lunedì 31 agosto 2009

Come andò con il lettore TEAC MP-480? Viste le ricerche che vi portano qui, vi racconto il seguito. Portai il lettore al negozio dove lo presi e mi dissero che entro una settimana ne avrei avuto uno nuovo in sostituzione. Dopo un mese ancora nulla. Su mia insistenza il negoziante mi diede un’alternativa: un lettore TEAC MP-370SD 8GB. Mancavano però ancora 20 euro al valore del 480. Ho proposto di aggiungere una scheda microSDHC da 8 GB e così ora ho un TEAC-370SD con 16GB totali. Il cambio mi è stato favorevole, visto che dell’ampio display del precedente non ci facevo nulla. Rispetto al 480 il 370SD ha:
1) un’asola per attaccare una cordicella al lettore
2) i tasti tradizionali, molto più pratici
3) il tasto “hold” per bloccare i tasti

Rimane il mistero per cui non si può vedere il nome del file nel display; lo spazio ci sarebbe eccome. Macchinosi alcuni menu (radio e selezione file).

Per il resto è ok: acustica accettabile e registrazione conversazione buona.

voto personale: 6/10.

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Neologismi /9

lunedì 31 agosto 2009

Uovatore: cacciatore di uova.

[A chi si ostina a pensare che le uova non si cacciano (almeno finché sono uova) ma si raccolgono, Lacomizietta risponde che questo è un termine che ha inventato lei e va benissimo.]

Wisława Szymborska a Bologna: il video

venerdì 28 agosto 2009

Su segnalazione di Giovanna Cosenza, che ringrazio di cuore, ecco il video della visita di Wisława Szymborska a Bologna il 27 marzo scorso. Qui, altri video. Ringrazio anche il sito TvBook. E naturalmente una grazissimissimissimo a Wisława.

Teatro a cena

mercoledì 26 agosto 2009

C’è chi a cena invita gente. C’è chi guarda la TV. C’è chi ha figli con un amico immaginario. Noi abbiamo Lacomizietta che mette in piedi un vero e proprio teatro dell’assurdo.

L’ultima volta a cena eravamo una decina, forse più. Erano presenti quasi tutti i personaggi dei cartoni animati che guarda. Actarus aveva parcheggiato il suo Goldrake nel giardino sotto casa, Koji Kabuto detto Alcor, Vega il tranquillo, Venusia no perché la Mami non la voleva in casa, vari soldati di Vega, Cenerentola, Jafar (Aladdin) che era un poco timido e poi si è coraggiato, Jasmine (sempre Aladdin), Clayton (Tarzan), Alibò (creazione de Lacomizietta) che però era in ritardo che doveva finire di cantare in un locale, Cappuccetto Rosso senza lupo, Bella con La Bestia e altri di cui non abbiamo tenuto traccia.

Ecco come è andata:

Lo scoop dell’anno è che Actarus e Vega sono diventati amici. Ora Vega non fa più il tormentino (=il cattivo). Però Vega russa e quindi è necessario fargli un bel lavaggio di naso prima di metterlo a letto. Per questo Lacomizietta ha previsto una fontana di soluzione fisiologica sulle scale del palazzo. Chi si offre per lavare il naso di Vega?

Chi pensa che, a seguito della conversione di Vega, la pace nell’Universo sia ritornata, si sbaglia. I soldati di Vega non hanno smesso di fare tormenture (=di fare la guerra) istigati da Clayton. Clayton, da parte sua, non è un compagnone. Per digerire ha detto che usciva a giocare un poco con la palla. Nessuno ne ha sentito la mancanza.

Poi abbiamo scoperto che Rubina (Goldrake) non è morta ed è fidanzata con Actarus, che il posto di guida di Goldrake è nelle corna di destra e che c’è un posto di guida anche nelle corna di sinistra, ma è più scomodo. Al Papi che ribadiva che il posto di guida di Goldrake è nella “bocca” del robot, Lacomizietta ha spiegato che il Goldrake della sua rappresentazione è diverso. Non è proprio uguale al cartone animato.

Per quanto riguarda il pettegolezzo sentimentale, abbiamo appreso che Koji Kabuto si è fidanzato con Cenerentola (che sta sempre lì con la sua scarpetta di cristallo in mano) e che Alibò vorrebbe fidanzarsi con Lacomizietta. Ma il suo cuore è già occupato da A.S., suo compagno di scuola. (Un fidanzamento platonico per ora, perché, come ci spiegò Lacomizietta, le effusioni amorose si faranno quando sarà più grande.) Che Alibò è amico di Koji Kabuto e che, insomma, dia i bacetti a lui.
E qui il Papi chiede se fra uomini ci si può baciare. Lacomizietta dice che sì, fra donne, fra uomini, ognuno bacia chi vuole. Il Papi si spinge oltre, visto che l’argomento non è mai stato affrontato in famiglia, e chiede esplicitamente: i maschi si possono baciare “per bocca”? (Come fanno il Papi e la Mami, per capirci.) Lacomizietta ci pensa su, pensa che non ci sia nulla di male, ma aggiunge: “si potrebbe… ma non si può”. E chi lo vieta? “I soldati di Vega.” spiega sicura. Che infatti, come spiegato prima, stanno ancora a tormentare l’Universo. E ci spiega che i cattivi non vogliono uno che è buono e che senza di loro i maschi si potrebbero sposare e baciarsi come vogliono.

La cena sta per finire e Lacomizietta invita tutti a dormire nella sua camera, che ha letti per tutti. E per chi russa ci sono fialette e fontane di fisiologica per tutti, buoni e cattivi. Vega dovrà lavarsi il naso con un tubo sottile, che il suo è un po’ grosso e le fialette non “sono valide”.

Prima dell’arrivo del dolce, un vassoio pieno di dolcetti da immaginare, la Mami cerca di invitare anche Shrek, ma Lacomizietta è categorica: Shrek sporca ovunque e poi è un orco e gli orchi non mangiano dolcetti.

La rappresentazione termina con alcune riflessioni sulla reale esistenza di Vega (che magari esiste veramente e ha una base sulla Luna) e che sarebbe molto bello fare un giro su Goldrake ed è un vero peccato che sia solo un cartone animato. Il Papi  e la Mami concordano.

(C) Lacomizietta 2009. Tutti i diritti riservati.

Videosorveglianza inutile

mercoledì 26 agosto 2009

Dal Corriere della Sera on line:

Solo un crimine è stato risolto da ciascuno dei mille “occhi elettronici”
La videosorveglianza? È inefficace
Un rapporto boccia il massiccio investimento di Londra sulle telecamere: «Inutili contro il crimine»

BBC news ha ispirato il Corsera:
1,000 cameras ‘solve one crime’
Only one crime was solved by each 1,000 CCTV cameras in London last year, a report into the city’s surveillance network has claimed.

——–
Chi l’avrebbe mai detto! :-O I Cattivi non vanno in giro con il nome e cognome in bella evidenza per le telecamere!

I colori dell’anima

martedì 25 agosto 2009

Prima di cena Lacomizietta ha da dire la sua sull’argomento:

Figlia: Papi, sai una cosa?
Papi: Dimmi.
F: Mentre guardavo le vitamine della frutta, sai chi ho visto?
P: Chi?
F: L’anima di Gesù.
P: Caspita! E dimmi, come fai a vedere le vitamine?
F: Le vedo perché le femmine hanno gli occhi grandi e quindi le vedo. [Le vitamine] Hanno i piedi, le gambe, ma non hanno la testa.
P: Ho capito.
F: Poi, Papi, devi sapere che l’anima è di tutti i colori ed è dentro i nostri occhi. Tu chiudi gli occhi e vedi l’anima. Il cuore batte e spinge l’anima e la spinge anche fuori dagli occhi.
P: Interessante. Quindi c’è un anima blu, una rossa…
F: No! Ogni anima ha tutti i colori!
P: Non avevo capito. Quindi l’anima è come un arcobaleno?
F: Troppo pochi.
P: Cosa?
F: L’arcobaleno ha pochi colori. [In effetti…] L’anima ne ha tantissimi!
P: Tutti tutti. Anche il nero e il grigio?
F: Tutti.

L’argomento viene ripreso durante le abluzioni serali con la Mami:

F: [con fare didascalico] L’anima si vede anche dentro alle cose, dentro al sapone… Quando uno lava le mani, ci sono le bolle di tutti i colori, giusto? Perché bolliamo una cosa trasparente. Quella è l’anima.
M: L’anima di chi?
F: L’anima di quelli che sono nati.
M: Ah! E se io volessi vedere la tua anima? Come posso fare?
F: Allora, apri uno shampoo e vedi le bolle. C’è dentro la mia anima. Ma però devo essere morta.
M: Ma come faccio a vedere la tua anima da viva?
F: [si sta insaponando] La vedi qua, in una bolla. Vedi? [Ha cambiato idea. Non è necessaria la morte per vedere l’anima] E’ un po’ del colore mio, vedi qua? E’ la mia anima. E’ nello shampoo.
M: Capisco. Ma se uno non si lava mai? Non si vede mai la sua anima?
F: Sì che si vede!
M: Ad esempio dove?
F: Uno apre la scatola e si vede.
M: Capisco.
[…]
F: L’anima si vede dappertutto. Ad esempio le vespe…
M: Cosa c’entrano le vespe? [nota: abbiamo un nido di vespe appena fuori dalla zanzariera del bagno.]
F: C’entrano. Le vespe e gli insetti non vedono l’anima.
M: E come mai?
F: Hanno gli occhi troppo piccoli!
M: Ah! Hanno quel problema…
[…]
F: Hai visto qua dentro alle mie unghie?
M: Sì…
F: Non solo c’è il sangue, l’hai visto?, c’è anche una cosa di tutti i colori. E sai che cos’è? E’ l’anima!
M: Ho capito. Quindi l’anima viaggia insieme al sangue?
F: Certo! Viaggia insieme al sangue! Per esempio, il sangue dice: “andiamo là” e l’anima lo segue!
M: E quindi va dappertutto, in tutto il corpo.
F: Certo! L’anima è dentro tutto il nostro corpo. Giusto?
M: Certo!
F: E’ nelle gambe, nei piedi, nelle braccia, cioè guida [si fa un poco di confusione fra seguire e guidare] il sangue!
M: Ah! Lo guida addirittura! Non lo segue. Lo guida!
F: Sì! Lo guida!
[…]
F: Lo sai che anche insieme al sudore esce l’anima?
M: addirittura?
F: Anche dal sudore esce l’anima, perché tu non lo sai, ma il sudore passa da una vena ed esce da buchini piccolissimi, minuscoli come i batteri. E insieme al sudore esce l’anima. E’ lei che guida il sudore.
M: Ho capito.
F: Perché l’anima è tutto dentro al nostro corpo. E anche un po’ fuori, che tutta tutta non ci starebbe dentro. Ma nei bimbi ci sta tutta e nei grandi un poco di meno. Anche in te ci sta tutta, che non sei vecchia. Un po’ vecchia sì, ma non troppo.
M: Sono vecchia, ma non vecchia come la nonna.
F: No, non sei vecchia come la nonna.
[…]
F: L’anima è una macchina [automobile] perché insegue tutti. Se tu ascolti quello che dice, l’anima ti segue. Segue tutti! Guarda che l’anima dice delle parole!
M: E cosa dice?
F: Mi dai da mangiare, mi dai da mangiare, non fare del male. Tutte queste cose.
M: Ma che cosa mangia l’anima?
F: Piante.
M: Piante.
F: [L’anima] E’ una specie di tutto. Una specie di persona, una specie di macchina, una specie di animale. Ecco, come un animale che mangia le piante. Mangia cosa varie, tipo la verdura. Perché l’anima, non so se ci credi, ha anche una bocca.
M: Ma dai?
F: E’ minuscola, come un batterio.
[…]
F: Mami, vedi nella vasca quella cosa di colorata?
M: Sì.
F: E’ l’anima.
M: La tua?
F: No, quella di Gesù.
M: Ah!
F: Perché l’anima di Gesù è tanta. E si vede su tutte le cose. Le anime che vediamo sono le anime delle persone che sono morte.
M: Ho capito.
[…]
F: L’anima è come l’aquila. Va dove la porta il vento.
[…]
F: L’anima è dentro tutte le cose. Anche dentro la televisione. Perché l’anima esce un poco dal nostro corpo. Non sta sempre dentro di noi a seguire [guidare?] il sangue e il sudore, ma va anche un poco dalle altre parti. Per esempio: anche dentro all’acqua del rubinetto c’è l’anima. Nell’acqua fredda, in quella calda che scotta. Anche lì dentro c’è l’anima. E tutta anima quella lì.
M: Ho capito.
F: [dopo aver lavato i denti] C’è l’anima anche nella saliva.
M: Me l’aspettavo, sai?
F: Anche nel dentifricio.
M: Pure!
[…]
F: L’anima è dentro agli animali, al sapone che usi tu, al sapone… dentro alla crema… al cotone, al disinfettante… dentro a tutto.
[…]
F: L’anima sta sveglia tutto il giorno, non dorme. E ha tanti vestiti. Non è che ha un vestito solo e non lo cambia mai. Ne ha tanti e cambia sempre vestito.
M: Che fortunata che è!

[Per fortuna che non abbiamo impartito un’educazione cattolica a Lacomizietta…]

Neologismi /8

martedì 25 agosto 2009

Quadratorio: stanza piena di quadri. (Quadri che possono anche essere dei semplici quadrati, come mi spiega Lacomizietta)
Cerchiola: stanza piena di cerchi.

Neologismi /7

martedì 25 agosto 2009

Domenica scorsa mia moglie mi taglia i capelli, con l’aiuto de Lacomizietta, ovviamente. Anche lei deve fare qualcosa e allora prende pettine e specchietto ed esattamente dove la mamma taglia, lei deve pettinare (diversamente sarebbe stato troppo facile). Come prassi vuole, dalle parrucchiere si chiacchera. Nell’immaginario de Lacomizietta ovviamente non siamo soli.
Figlia: “Allora, signora, le faccio una bella acconciatura minale…”
Papi: “Minale?!”
Figlia: “E sì, minale!”
P: “Ma cosa vuol dire minale?”
F: “Vuol dire una bella acconciatura elegante. Oppure, signora, vuole un’acconciatura crabocante?”
P: “Crabocante…”
F: “Sì, come minale, ma un poco diversa…”
P: “Capisco… Mami, come sta venendo il mio taglio, minale o crabocante?”
Mami: “Forse un poco crabocante, sai?”