Chiedo venia se non sarò preciso, ma, dovendo raccontare una storia, ho raccontato quella che è diventata la “storia dell’uranio”.
La storia nasce da questa domanda: come mai Vega (il cattivo di Goldrake) aveva bisogno dell’uranio (altresì detto SuperUranio o Vegatron)?
L’uranio serviva a Vega per fare la corrente elettrica, quella cosa magica che ci accende la lampadina, ci scalda l’acqua, fa funzionare il fon, la lavatrice e tante altre cose. E come si fa la corrente elettrica con l’uranio?
Cominciamo col dire che tutta la materia, tutto quello che vediamo, è fatto di atomi, che sono come delle minuscole palline invisibili. E questi atomi sono fatti da altre particelle, ancora più piccole: gli elettroni, i protoni e i neutroni. Ci sono tanti tipi di atomi e ognuno differisce dall’altro per il numero di particelle più piccole di cui è composto. Il carbonio, per esempio, che si trova nella mina delle vostre matite, ha 6 protoni, 6 neutroni e 6 elettroni. L’uranio, invece, ha 92 protoni, 146 neutroni e 92 elettroni! Sono tantissimi! C’è da dire anche che questi atomi non stanno mai da soli. Si legano fra di loro per formare tutte le cose che vediamo. Ma lasciamo da parte questo discorso e veniamo all’uranio.
Tutti queste 238 particelle, i protoni e i neutroni, stanno al centro e tutt’attorno girano 92 elettroni, come fossero delle mosche. I protoni e i neutroni si attraggono fra di loro, stanno stretti stretti, e in effetti nessuno sa bene perché. Sappiamo però che lo fanno. Sappiamo anche che a volte queste particelle litigano, che alcuni legami si rompono, e allora succede che il nucleo dell’uranio si divide in due parti e vengono lanciati 3 neutroni, che si comportano come delle biglie molto veloci e vanno a rompere altri nuclei di uranio. Questa divisione produce un poco di calore. Se ci sono tanti atomi di uranio che si rompono, questo calore diventa tanto, se tanto uranio si trasforma tutto insieme si ha un’esplosione! BOOOM! E si ha la bomba atomica, che sono come le bombe vegatron di Vega. Per questo motivo non bisogna mai avere tanto uranio messo nello stesso posto: potrebbe esplodere!
Se invece si usa poco uranio e si fa in modo che si divida poco alla volta, il calore prodotto si può usare per scaldare l’acqua. L’acqua diventa vapore e il vapore fa girare una girandola, che si chiama turbina. Questa turbina fa giare dei fili di rame posti fra due grosse calamite, quei pezzetti di metallo che servono per attaccare i fogli nel frigo o i vagoni del trenino. E come per magia, questo girare dei fili di rame fra due calamite produce la corrente elettrica. La corrente elettrica si può anche vedere: durante un temporale i fulmini non sono altro che la corrente prodotta dall’aria calda e fredda che si scontra. Oppure nell’accendigas: quella scintilla è un poco di corrente e serve per accendere il gas. La facciamo noi schiacciando forte il pulsante dell’accendigas. Un esempio di girandola o turbina l’abbiamo con la dinamo della bicicletta. La ruota fa giare la dinamo e questa produce la corrente per la lampadina!
Finiamo col dire che l’uranio è molto pericoloso, non solo perché può esplodere, se ne accumuliamo tanto tutto assieme, ma anche perché i neutroni che spara quando si divide in due, a noi fanno male. E’ come se qualcuno ci sparasse! Sono particelle piccole, piccolissime, ma se sono tante ci provocano come delle ustioni. Infatti Vega, sbagliando ad usare l’uranio, ha distrutto il suo pianeta, e con le bombe ha avvelenato il pianeta Fleed. Tutti sono dovuti scappare dalle zone colpite.
Questa è la storia dell’uranio.
lunedì 14 dicembre 2009 alle 18:02
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