C’è chi ha visto 2001 e trova il film lento e noioso e c’è chi ha visto 2001 e lo ritiene entusiasmante e meraviglioso, in una parola cult. Non ho notizia di valutazioni intermedie, segno che il film tocca delle corde nascoste, non presenti in tutti gli esseri umani. Qualche settimana fa ho scoperto che mia moglie appartiene al primo gruppo (secondo lei la musica di Strauss per le astronavi è una boiata) e mentre mi accingevo a compilare le pratiche per il divorzio (io appartengo al secondo gruppo), ho scoperto che anche il grande Asimov fece parte del primo gruppo (*), nonostante fosse amico di Clarke. Ho deciso quindi di perdonarla e ho accantonato la pratica.
2001 mi stregò immediatamente, dalle prime immagini, quelle forse più noiose in assoluto per molti: l’alba dell’uomo, le scimmie nel deserto. Non ricordo la prima volta che lo vidi per intero, ma ero piccolo e ricordo che per molti anni il finale mi rimase oscuro, sebbene sempre affascinante. Poi un giorno la rivelazione. Ero già “grande” e mi venne in mente di leggere il romanzo e al fascino si aggiunse la comprensione. Infatti nel romanzo ci sono tutti gli elementi per decifrare il film. (Cosa non casuale, visto che film e romanzo crebbero assieme.) A quel punto la grandezza del film fu, ai miei occhi, incommensurabile. Fatemi vedere una sequenza qualsiasi del film o datemi una pagina qualsiasi del romanzo e io sarò ipnotizzato senza scampo.
Portati alla luce i succitati ricordi dalla provocazione de La Moglie, decisi che Lacomizietta era pronta per il test. Come storia serale le raccontai il riassunto del film. Moderato entusiasmo. Al mattino provai a leggere anche alcune pagine del libro, ma Clarke e l’editore non previdero bambini di 5 anni fra i lettori e non si adoperarono per creare le immagini per illustrare la storia. Niente immagini, niente lettura. Un peccato, Lacomizietta era pronta per ascoltare tutto il romanzo. Per fortuna rimane il film e ieri Lacomizietta ha voluto vederlo. Tutto!! 139 minuti di film visti con un’attenzione totale! Grande attesa per HAL 9000 (Papi, quando arriva il computer? Fra poco? E il computer quando viene? Ora? Manca molto per vedere il computer? E così via per 30 minuti) e per la camera finale dove Bowman muore (quando finisce il viaggio? Quando arriva alla stanza? Belle le sfumature, ma ora arriva? E la stanza?).
Dire che le è piaciuto forse è troppo, e interrogata in merito ha fatto notare che il film non è molto discutoso. In effetti 2001 è fra i film con pochissimo parlato. Nonostante questo grave difetto, l’ha seguito tutto con attenzione, ha fatto domande pertinenti e ciò mi fa sentire un padre orgogliosissimo. Ho una figlia meravigliosa e spero che tutto ciò si traduca in premi Nobel, Oscar o fate voi. :-) (Se vi sembra che esageri, non parlate con la Nonna M., lei di più!)
(*)I. Asimov, M. H. Greenberg, Le grandi storie della fantascienza vol13, Bompiani, prefazione a La sentinella di A.C. Clarke, racconto da cui si è preso spunto per libro e film.
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