Archive for settembre 2010

B2B

mercoledì 29 settembre 2010

Segnalazione di servizio: ho inaugurato la sezione “B2B” (blogger che segnalano blogger), dove raccolgo i link dei blogger che mi segnalano per qualche ragione. Io non li pago; al massimo li aiuto ad alzare i loro contatori di visite con le mie scorribande e con questa sezione. :-)

Se manca qualcuno, faccia un fischio.

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Aspiranti sindaci a Milano

mercoledì 29 settembre 2010

Come tutti sapete in primavera Milano dovrò scegliersi un nuovo Sindaco. Lorella Zanardo, giustamente, vuole sapere cosa faranno i candidati sindaci per le donne milanesi. Non so perché, ha scelto di interpellare a riguardo gli aspiranti candidati del PD. (Non chiedetemi di cercare aspiranti candidati o candidati di altre formazioni politiche, che ho il cuore debole.) Io avrei agito a 365°, come si dice in aziendalese correggiuto, e avrei messo sotto osservazione tutto lo schieramento politico. (No, non mi muovo io perché non sono di Milano. Farò qualcosa – in piccolo e non qui – per S. Donato quando sarà il momento.)

Ma veniamo al dunque. Zanardo segnala i tre siti degli aspiranti candidati del PD. Andate sui loro siti e… non c’è il programma elettorale. (Oggi, domani ci saranno sicuramente.) Nulla, nada, nisba. Linee guida? No. Un paio di progetti ambiziosi? Niente. Un’idea che li caratterizza? No, cioè sì, ce n’è una. Gireranno per Milano ad ascoltare gli elettori per scrivere il loro programma. Tutti e tre. Quindi si desume che avranno tre programmi uguali. Quindi si voterà la faccia più simpatica? Forse, quasi sicuramente. (Fa nulla se quello che dico c’è in una pagina nascosta del sito. Se non si vede in prima pagina, non serve.)

Si può iniziare peggio di così? Non credo.
(Se mi sbaglio, sarò il primo a rallegrarmi. Usate i commenti per farmi felice.)

Orologio e matematica

martedì 28 settembre 2010

Papi: Comizietta, che ne dici se ti compro un orologio da portare a scuola?

[ancora Lacomizietta non sa leggere l’orologio con le lancette, ma è sulla buona strada. Di orologi rotti finti per giocare ne abbiamo un discreto numero.]

Figlia: Sì, Papi, è una bella idea, ma prima è meglio che impari un po’ di matematica.

Papi: In effetti…

Repubblicate

lunedì 27 settembre 2010

Se volete un riscontro oggettivo del declino giornalistico (italiano) on line, edue vi offre questo servizio:

le Repubblicate

Edue offre anche le fattate. Mancano, misteriosamente, le corrierate.
Non ridete quando vi chiederanno dei soldi per vedere i loro siti.

Fantasia

lunedì 27 settembre 2010

Appena usciti di casa per andare a fare la spesa:

Figlia, con tono serio: Papi, sai perché siamo tutti magici?
Papi: Dimmi.
F, didascalica: Perché abbiamo la fantasia. Con la fantasia possiamo fare tutto: se ti manca la mamma con la fantasia puoi vederla e parlarci. Se vuoi puoi vedere la Puglia [ultimo luogo di vacanza]. Poi, Papi, hai presente la puzza che c’è in garage? Ecco, con la fantasia puoi sentire un profumo di biscotti!
P: Interessante.
F: Poi con l’anima e la fantasia si possono fare cose pazzesche. Posso trasformare un armadio in dinosauro, tanto per dire.
P: Tanto per dire, tu vorresti un dinosauro in casa?
F: No, Papi, è per farti un esempio. … L’anima e la fantasia possono farmi diventare tutta bagnata.
P: Bagnata?
F: Sì, tutta inzuppata d’acqua! [e ride]
P: Caspita, è potente la fantasia!
F: La fantasia e l’anima insieme. Papi, quando hai un problema, prova anche tu ad usare la fantasia. Funziona.
P: Hai ragione, dovrei applicarmi di più.

[Assicuriamo i lettori che Lacomizietta non assume sostanze psicotrope e che sono passate almeno due settimane dall’ultima visione di un episodio delle Winx.]

Blog che chiudono

lunedì 27 settembre 2010

Quasi un anno fa chiudeva Lo scorfano, oggi chiude Non ne so abbastanza di Mfisk.

Ha ragione Mfisk che il proprio blog, quando si devono fare scelte importanti nella vita, ha la stessa priorità di “comperare le rondelle per rialzare la porta d’ingresso“.

E’ vero che spesso blogger e lettori non si conoscono di persona, che tutto quello che sappiamo gli uni degli altri sta tutto in qualche kB di post scritti nei ritagli di tempo o nei casi più fortunati in qualche mail.

E’ vero che nella ragnatela globale è pieno di gente che sa scrivere, dà notizie importanti, ti fa ridere a crepapelle, eccetera e quindi noi avidi lettori non rimarremo senza la nostra dose quotidiana di post.

E’ vero che spesso siamo noi lettori che abbandoniamo volontariamente la lettura di un determinato blog perché non fa più vibrare i quattro neuroni che ci sono rimasti in testa. Un giorno ti accorgi che hai in memoria un indirizzo fra i Very Important Blogger ma che non lo visiti da un mese. Nessuno si accorge che il lettore è sparito, nessun post di addio viene scritto.

E’ vero che l’apertura di un blog che si rivelerà seguitissimo avviene nel più assoluto silenzio e anonimato.

Eppure quando un blog che seguo giornalmente chiude, alcune emozioni mi si affacciano alla tastiera: rabbia (ma come si permette di chiudere se aveva me come lettore, perché il blogger-lettore è per definizione vanesio ed egocentrico), speranza (speriamo che ci ripensi e ritorni a scrivere, dove scopro di essere un post-dipendente), preoccupazione (speriamo non sia successo nulla di grave, che dietro ogni blog c’è una persona in carne ed ossa), curiosità (chissà cosa gli sarà successo veramente, oltre all’acquisto di rondelle per la porta, che la curiosità non è solo femmina, è decisamente umana). Infine ripenso al motivo per cui continuavo a leggere ogni post di quel blog. Quello, non un altro. E scopro che anche le rondelle, per quanto piccole e insignificanti, contribuiscono a tenere su le Porte verso altri mondi e pensieri.

(Dedicato a Lo Scorfano, a Mfisk e a tutti quelli che chiudono un blog.)

Per umani motivi

venerdì 24 settembre 2010

Dal Corsera:

«Mi sono fermato per motivi umanitari»
Le scuse dei clienti delle prostitute
A Sedriano, dopo l’ordinanza contro le lucciole, vengono comminate sei multe al mese. C’è chi paga e chi protesta

Anni fa mi capitò proprio di fermarmi per motivi umanitari. Pioveva, era buio, faceva freddo e quella donna faceva l’autostop. Era vestita normalmente. Dei due non so chi ci rimase peggio: lei per aver beccato un bamboccione che le faceva perdere tempo o io che mi sentii dichiarare il tariffario.

Ad ogni modo mi sfuggono dei dettagli. Come si fa a discriminare una fermata per rimorchiare prostitute da una fermata di altro genere? Dal genere di vestiti della donna? Dalla strada? Dall’umore del vigile? Se una ragazza esce da una discoteca e si trova in difficoltà a piedi su una strada, posso fermarmi senza rischiare una multa? Se vado a piedi, a rimorchiare prostitute, succede nulla? Il problema è il decoro cittadino, la riduzione in schiavitù delle prostitute o la stupidità dei clienti?

Analfagrafismo di ritorno

venerdì 24 settembre 2010

Analfagrafismo non esiste, almeno secondo il dizionario Garzanti on line, e aggiungo che non so nemmeno se il neologismo che mi sono inventato sia vagamente corretto. Se qualcuno ha la definizione corretta faccia un fischio; si accettano neologismi migliori.

Il fatto è questo: oggi mi sono trovato a tu per tu con un foglio bianco e una penna. Dovevo scrivere un’autodichiarazione sul mio stato di famiglia. Non scrivo più testi di una certa lunghezza a mano da diversi anni e mi sentivo come un bambino alle elementari che ha appena imparato a scrivere. Spero di non aver fatto troppi errori, che la penna non ha nemmeno la correzione automatica dei refusi. :-)

Materiale scolastico

venerdì 24 settembre 2010

Se qualche insegnante (delle elementari) è in lettura, mi può spiegare nei commenti o in privato perché non possono accontentarsi dei normali quaderni a righe o a quadretti, o comunque del normale corredo che si trova in qualsiasi supermercato? Perché ad ogni anno scolastico, o ad ogni cambio di insegnante, ci sono richieste che gettano nel panico i genitori?

(Per esempio, voi sapete che ci sono fogli A4, forati, con rinforzo in plastica vicino ai fori, con quadretti di 1 cm di lato? Io ne ho appreso l’esistenza a 40 anni. Ovviamente il supermercato svende pile alte così di quaderni con le stesse caratteristiche ma con quadretti da 0,5 cm di lato. Quello con il quadretto da 1 cm l’ho trovato in negozio a peso d’oro.)

Esercitazioni di guerra

mercoledì 22 settembre 2010

Non ci potevo credere, invece è vero (L’89):

Protocollo Gelmini-La Russa: il progetto per fascistizzare la scuola

dove trovate il link ufficiale di presentazione del progetto (13 paginette facili facili in pdf-powerpoint).

Dove Galatea vorrebbe rispondere a questo tipo di iniziative:

La Rossa e il Sabato Fascista. Ovvero, quanto mi manca la mia prozia oggi che bisognerebbe rispondere alla Gelmini

Io invece mi sto esercitando per depurare la mia mente da pensieri malvagi, che lascio alla vostra immaginazione. HOMMMMMMMmmmmmmm……

(Piccolo comizio: difesa nucleare, ai ragazzi verrà insegnato questo. Quando ero all’università alcuni professori fecero un seminario sul tema delle armi nucleari. Essendo studenti di fisica ci illustrarono brevemente alcuni dettagli tecnici e ci dissero cosa sarebbe successo in caso di attacco nucleare. Bene, in caso di attacco nucleare si colpiscono le grandi città, quindi milioni di persone, e molto probabilmente si attaccano molte città contemporaneamente. Scordatevi i soccorsi, quindi. Non sono possibili. Le bombe di oggi sono molto più potenti di quelle di Hiroshima, quindi scordatevi di poter sopravvivere se siete a meno di 20 km dall’esplosione. Ma se per caso sopravviveste, avete fatto un pessimo affare: morireste in pochi giorni in mezzo ad atroci sofferenze. Per tutti gli altri che non sono direttamente coinvolti dall’esplosione la catastrofe delle scorie e delle perdite umane sarebbe di dimensioni tali che si fa fatica ad immaginare qualcosa di diverso da un incubo. A chi crede nei rifugi anti-atomici, dico che il bello viene dopo, quando uscirete dal vostro buco di cemento armato. Non penserete mica di andare al supermercato a fare la spesa, vero? Riassumendo: la difesa nucleare consiste nell’aprire l’ombrello quando vi sta per piovere sulla testa un asteroide grande quanto la Luna. Buona fortuna.)