Figlia: Mami, quella maestra è brava, ma stimpana troppo.
Mami: Urla troppo?
Figlia: Sì, urla che a volte mi devo tappare le orecchie!
Archive for novembre 2010
Neologismi /22
martedì 30 novembre 2010Domande /12
martedì 30 novembre 2010Papi, cos’è un file?
[Parlare del lavoro del Papi è decisamente noioso, ma quando non c’è la Mami non c’è alternativa.]
Wikileaks
martedì 30 novembre 2010Fra le tante cose che ho letto sul tema, la più interessante è su manteblog:
Perchè i giornalisti odiano Wikileaks*
Aggiornamento: 02/12/2010:
Lampi di Cassandra/ Chi ha paura di Wikileaks?
di M. Calamari – Potrà essere un problema per i governi. Potrà essere un problema per i politici. Di certo Wikileaks non è problema per i cittadini: l’informazione non è mai abbastanza per loro
e-book
martedì 30 novembre 2010Volevo scrivere un altro comizio sugli e-book. Poi ho scoperto che eDue aveva già scritto tutto quello che volevo dire io. Gli lascio la parola:
uno:
An e-book, is an e-book, is an e-book, isn’t a book
e due:
eBook e la risposta de La Feltrinelli
venerdì 26 novembre 2010Ne ho già parlato in altri comizi, e quindi chi mi segue sa cosa ne penso di DRM in generale e dei prezzi troppo alti degli ebook in particolare.
Oggi ho voluto mettere alla prova il negozio La Feltrinelli. Ho preso un libro a caso, Diario di scuola di Pennac, e ho confrontato i prezzi di vendita. E-book con DRM Adobe: 5,99 euro, carta: 6,40 euro (in offerta). Ovvero: la stampa, il trasporto e il deposito di quel libro valgono 0,41 euro, ovvero il 6% del prezzo di copertina. Caspita. Prendo un altro libro a caso: Eretici digitali di Zambardino e Russo. E-book con DRM: 6,90 euro, carta: 15,00 euro. La materia qui occupa il 54% del prezzo. Ultima prova: Totem e tabu di Freud. E-book della Bollati con DRM: 9,99 euro. Carta: 13,00 euro quella della Bollati, 6,00 euro quello della Newton Compton (non è un refuso: sei euro) . Fate voi i conti.
Scrivo alla Feltrinelli, chiedendo dove sia il vantaggio degli e-book, citando solo il caso di Pennac. Mi rispondono a tempo di record (bravissimi, in questo!), dicendomi:
1) è una scelta d’acquisto
Forse intendevano una scelta di NON acquisto…
2) il libro è deperibile, l’ebook no
Vedremo se fra 50 anni l’ebook scaricato oggi sarà ancora leggibile.
3) l’ebook è pratico da usare
Con un apparecchio che se si rompe non leggi nulla, che deve essere ricaricato, con un e-book che non può essere prestato e forse nemmeno sottolineato e su cui non si possono scrivere appunti personali. Pratico.
4) I prezzi li fanno gli editori
Devono essersi dimenticati che Pennac lo editano loro.
5) Speriamo che in un prossimo futuro i prezzi si possano abbassare.
Mai iniziare per primi…
Ok, smetto di fare polemica. Solo una cosa chiedo: se fra qualche mese o anno si vedrà che il mercato degli ebook non esplode come dovrebbe, non si dica che è colpa della crisi o degli italiani che non leggono. Altrimenti mi arrabbio!
Non attaccate quel telefono!
giovedì 25 novembre 2010Dal blog di Quintarelli:
Quella burocrazia per Internet di cui proprio non si avverte il bisogno (aka, serve un brodo party)
Dove si racconta che fra poco potrebbe volerci un tecnico iscritto ad un albo professionale per attaccare il vostro telefono alla borchia che vi ha installato l’operatore telefonico da voi scelto. Pena una multa salatissima da 15 mila euro. Non pensate nemmeno di attaccarvi un router o uno switch per la vostra rete domestica. Chissà se un modem USB potrà essere inserito nel pc impunemente.
Aggiornamenti 26/11/2010:
Ne parla oggi Punto Informatico:
Internet in Italia, la burocrazia non finisce mai
Un decreto per recepire la direttiva europea rischia di creare un nuovo pseudo-balzello. Per installare un router sarà necessario il tecnico autorizzato? Multe a partire da 15mila euro (a salire)
di Claudio Tamburrino
e Guido Scorza su wired,it:
Terminali di telecomunicazione: una storia di ordinaria burocrazia
Aggiornamento 29/11/2010:
M.fisk mi (ci) lava la testa:
La mia risposta andate a leggerla da lui, che ho il copia-incolla pigro, oggi. :-)
Neologismi /21
martedì 23 novembre 2010Nel cuore della notte:
Figlia: Paaaapiiii!
Papi addormentato: Cosa c’è? Hai sete?
Figlia agitata: Papi, ho fatto un brutto sogno. E’ fra i miei spreferiti.
Papi sordo e ancora addormentato: Un brutto sogno fra i tuoi preferiti?!
Figlia spazientita da un Papi addormentato: Ho detto fra i miei spreferiti, non preferiti.
Papi curioso: Me lo racconti?
Figlia piena di sonno: Non ho voglia.
Per fortuna si è riaddormentata senza altri brutti sogni.
Piccole soddisfazioni
lunedì 22 novembre 2010Forse qualcuno si chiederà quali soddisfazioni riceva un blogger solitario. Molti immagineranno che il blogger riceva gratificazione dai numerosi commenti ai suoi post e dal contatore che si impenna di tanto in tanto su qualche post fortunato. Sicuramente vero, perché avere un blog vuol dire scrivere per dei lettori ed averne tanti dà soddisfazione. Ma può accadere, a volte, che le soddisfazioni arrivino inaspettate e siano molto più gratificanti di migliaia di lettori. Non so se Galatea abbia provato questa intima e inaspettata soddisfazione quando ha spento il sorriso a 40 (?) denti di chi le ha proposto “una media strategy mirata a coniugare e-businness ed informazione dal basso”. … Ma sì, il suo post indica proprio questo! :-)
(Io, nel mio piccolo, ho ricavato il mio post di soddisfazione eterna. Per ora la soddisfazione è arrivata a quota 452, molto al di sopra delle mie aspettative.)
L’atomo all’italiana
venerdì 19 novembre 2010Da IlFattoQuotidiano:
Un disastro l’atomo all’italiana, parola del nuclearista Clò
Dove si racconta una cosa che sinceramente, in cuor nostro, sapevamo già: di centrali nucleari non ne vedremo neanche l’ombra in Italia, ma in compenso le pagheremo tantissimo. Mi sembra una storia già sentita da qualche parte…
Avanti veloce
venerdì 19 novembre 2010E’ successo questo: a metà ottobre ci siamo messi in un pericoloso tunnel: il cambio casa. A metà novembre di tutte le proposte che erano cosa fatta (ben tre!) non se n’è conclusa nessuna. Pensavo di raccontarvi i dettagli, ma poi ho scoperto di non averne voglia. Vi rifilo solo due consigli non richiesti:
1) Prima di firmare qualcosa pensateci almeno una settimana, durante la quale consulterete Zio Google e qualche amico che ci è già passato. Vi faranno fretta. Non c’è nessuna fretta, specialmente se non avete diversi rotoli da 300.000 euro in contanti sotto il materasso.
2) Non vendete la vostra casa con la stessa agenzia immobiliare con la quale acquistate.
In tutto questo turbine mi sono bellamente dimenticato del terzo compleanno del blog. Non vi ammorbo con noiose statistiche, ma da queste parti si caricano, ogni giorno, circa una trentina di pagine al giorno. Con questo trend, fra una ventina d’anni sarò famosissimo.