Archive for dicembre 2010

La Maestra

giovedì 30 dicembre 2010

Il nuovo gioco de Lacomizietta è fare la Maestra alla lavagna che insegna agli alunni (pupazzetti) svogliati.

Ieri la Mami ha captato il seguente discorso:
“No, Leo [new entry fra i pupazzetti], così non va! Così è fare una cosa correttamente sbagliata. E’ fare quello che la maestra non dice!

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Neologismi /24

giovedì 30 dicembre 2010

Ieri sera, come da consuetudine, ho dovuto pronunciare parole a caso per la storia serale. Allora ho preso il caso di un aspirante astronauta maschio che voleva andare sulla Luna ed era senza astronave. Al primo “allora lui” Lacomizietta mi ha corretto: “Allora lei, Papi.” “No Comizietta: si dice lo stesso astronauta sia che sia maschio sia che sia femmina. In questo caso è un maschio.” “Ma poi io non capisco! Se è maschio si dice astronauto!” “Sì lo so, ma si dice così…” Lacomizietta si agita: “Ma io non capisco! Tu devi dire astronauto!” Poiché l’obiettivo è far addormentare Lacomizietta e non una lezione di grammatica, ho dovuto cedere: “Voleva fare l’astronauto, ma era senza astronave…”.

Il nucleare in Italia

mercoledì 29 dicembre 2010

Ho avuto un brivido quando ho visto lo spot pro nucleare in TV. Molto convincente, purtroppo. Qui c’è il suo al alter ego, sempre altrettanto convincente:

Mettere sotto scacco il nucleare
di subvertising

PS: Io ho molta fiducia nella fisica nucleare e anche nell’ingegneria. Un po’ meno nella bontà di alcuni uomini. Ha espresso molto bene la cosa Clò. Inoltre del nucleare (da fissione) ne possiamo fare a meno.

Aggiornamento 03/01/2011:

Giovanna Cosenza affronta il tema comunicativo dello spot. La sua tesi è che lo spot sia un autogol.

Aggiornamento 25/02/2011:

Giovanna Cosenza ci informa che aveva ragione. :-)

Tunisini agitati

mercoledì 29 dicembre 2010

Che un popolo sia stufo del proprio dittatore non è una notizia da dare nel periodo natalizio, per cui i due maggiori quotidiani nazionali, nei loro siti web, non ne fanno menzione.

Per fortuna c’è 30secondi:

Rivolta in Tunisia
di Lorenzo Declich

Aggiornamento 30/12/2010:

Per sapere cosa succede in Tunisia continuate a seguire 30secondi. Stavo pensando di mandare una mail al sito di repubblica, per svegliarli dal torpore, ma ci sono giorni che uno non ha voglia di far girare da solo i mulini a vento. Comunque, se siete dell’umore giusto, fatelo voi. Ah! No, a pagina 16 di ieri sono riusciti a far fare mezzo giro di mulino. :->

Sono cose

martedì 28 dicembre 2010

Notizia da Grande Capo (e a dire il vero un po’ datata) se non fosse che ci insegna e ricorda molte cose.

La notizia è questa: Brian May, chitarrista dei Queen, non solo si è laureato con Lode in Fisica alla fine degli anni ’60, ma ha ripreso a studiare negli anni duemila e nel 2007 ha ottenuto il dottorato in Astrofisica. Come dire: lo scienziato e l’artista sono la stessa persona. All’età di 60 anni ha sfatato un altro luogo comune: si può studiare anche da non più giovanissimi (Lacomizietta direbbe da vecchietti). Siccome poi May ci vuole stupire ancora, “per completare la sua tesi di dottorato aveva usato per tre notti il telescopio nazionale italiano “Galileo” che si trova alle Canarie, isola La Palma.” Infine, nella foto proposta da Gravità Zero, May è affiancato da due dolci fanciulle (Gloria Andreuzzi e Noemi Pinilla Alonso), a ricordarci che la scienza non fa distinzioni di genere e non pone barriere fra persone famose e non.

Visto che a me la musica dei Queen non dispiace affatto, ora May mi sta decisamente molto più simpatico. :-)

(Via Gravità Zero)

Domande /14

martedì 28 dicembre 2010

Il problema posto da Lacomizietta è questo: noi Mapi (=Mami & Papi) siamo fortunati perché dormiamo vicini nel lettone e lei, la povera e maltrattata Comizietta, dorme da sola (da sempre, NdR). Se di notte sorge un problema, un Mapi ha un altro Mapi vicino che glielo risolve, ma lei chi l’accudisce? (i Mapi da sempe, NdR.)
 
Mami: Ma Comizietta, le nostre camere sono vicine. Se c’è un problema io o il Papi arriviamo subito in camera tua a vedere cosa c’è…
Figlia: Sì, ma voi siete vicini. Io invece sono lontanissima!
Mami: Non è vero, siamo tutti vicini…
F: Quanti passi ci sono fra il mio letto e il vostro?
M: Contiamoli!
F: Sì, ma non con i passi lunghi come il Papi! … Mami, ma quando si contano i passi, si conta quando si alza il piede o quando lo si appoggia?
M: Quando lo si appoggia.

Dopo la conta la Mami vigliaccamente afferma:
M: La cosa più logica è che di notte venga il Papi, che deve fare meno passi.
Papi: @#!

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lunedì 27 dicembre 2010

Segnalo Giovanna Cosenza nel suo blog disambiguando:

La donna banner

La pubblicità in radio di questo gruppo assicurativo, fra l’altro, è insopportabile e per un certo periodo non si poteva ascoltare radio rai senza sentirla 10 volte in 5 minuti. Tenendo conto che sento 20 minuti di radio al giorno e che la loro pubblicità è finita anche nei podcast rai che scarico, ora che hanno fatto un brutto passo falso, penso sia ora di ricambiare il favore con una segnalazione allo IAP, come suggerito da Giovanna. Un dovere civico.

Arcobaleno

lunedì 27 dicembre 2010

La Nonna Maria è riuscita a scrivere un commento su questo blog chiedendo lumi su come fa un prisma a fare l’arcobaleno. Penso che un’immagine valga molte parole e allora vediamo un attimo l’immagine proposta da wikipedia:

Arcobaleno da prisma. Clicca qui, Nonna Maria!

Tutti sappiamo che un raggio di luce, quando entra in un vetro, non continua dritto per la sua strada, ma cambia repentinamente direzione, formando un angolo rispetto alla direzione originaria. Questo angolo dipende dal mezzo in cui passa la luce. Ma dipende anche dalla lunghezza d’onda della luce, ovvero dal suo colore. Quindi il rosso verrà deviato di meno del viola e un prisma ha la forma ideale per separare le varie lunghezze d’onda della luce. Ci si accorge quindi che la luce bianca del raggio iniziale altro non è che la sovrapposizione di tutti i colori che vediamo nell’arcobaleno.

L’arcobaleno nel cielo nasce allo stesso modo, dove la funzione del prisma viene fatta dalle gocce di pioggia.

Del perché la luce passando fra materiali diversi debba cambiare direzione richiede spiegazioni più complesse che ho studiato, ma che non ricordo più. :-( Dico solo che la natura è pigra, e quindi la strada che percorre una fascio di luce è quella per lui meno “faticosa”, ovvero la più breve e veloce che può fare nelle sue condizioni.

Aggiornamento 29/12/2010:

Devo dire che Wikipedia è ottima per profani che vogliono farsi un’idea sulle cose scientifiche. Invito a consultare la voce Arcobaleno e, per chi ha fretta, questa immagine.

Etnografia dei social media

lunedì 27 dicembre 2010

Da Punto Informatico:

Open non è free, pubblicato non è pubblico
di Ippolita (www.ippolita.net) – Creatività inscatolata o crowdsourcing di massa al servizio del marketing? Libertà di esprimersi o auto-delazione compulsiva? Introduzione ad una analisi critica dei social media

Un estratto:
“La produzione industriale del nulla sotto vuoto spinto doveva crescere, a costo zero e con profitti favolosi per i soliti noti, ma come? […] Ed ecco palesarsi la soluzione a tutti i problemi: riversare online i contenuti degli utenti.”
[…]
“Ma pur essendo immersi in questo mondo tecnologico, vorremmo cercare di prenderne le distanze, per scrivere una sorta di etnografia dei social media. Non di come funzionano (ci sono how-to e manuali per quello), ma del perché siamo in questa situazione e di come influenzarla, iniettando eterogeneità, caos, germi di autonomia. […]
Qualcuno ha qualche idea? Noi qualcuna sì, fateci sapere!”

Da leggere dopo l’articolo di Schneier.

Voooshhh

lunedì 27 dicembre 2010

Io davanti alle scatole di Lego non capisco più nulla. Vorrei averle quasi tutte e troppe non sono mai abbastanza. Inoltre vorrei costruire cose 12 ore al giorno, fino allo sfinimento fisico. Ovviamente ciò non è possibile, ma questo non mi ha impedito di cedere all’acquisto. E così venerdì giravo per casa con in mano questo:

voooshhh…. vvvvvccchhhhh….