Archive for aprile 2011

Deliri

venerdì 29 aprile 2011

Sui nostri rapporti con la Libia: per chi ha fretta legga Spinoza:

L’Italia bombarderà la Libia. Forse ci voleva un verbo più comprensibile di “ripudia”. [batduccio]
Gli Usa bombarderanno la Libia servendosi di un piccolo mezzo senza pilota: l’Italia. [cani & porci]

Per chi vuole avere dei riferimenti più precisi legga peacereporter:
Mamma, ho perso la bussola
Il delirio della “politica” italiana sulla guerra in Libia. L’unica cosa che si capisce, è che a nessuno interessa la vita delle persone.

Per chi ama le infografiche si faccia un giro su linkiesta:
Il Gheddafometro: tutte le giravolte dell’Italia sul Raìs
A cura di Carlo Manzo e Paolo Stefanini

Per chi non l’avesse mai letta, un piccolo promemoria:
Art. 11
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

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Questa sconosciuta

mercoledì 27 aprile 2011

La Costituzione, intendo.
Non che io sia un costituzionalista, ma almeno un paio di volte nella vita la Costituzione l’ho letta. Non l’ho certo capita tutta, ma alcune cose sono proprio chiarissime. Non ci si può sbagliare. Però mi sento solo, perché non ho ancora letto questo commento:

Nella Costituzione non c’è scritto che il matrimonio debba essere eterosessuale. Quindi, caro Giovanardi, la pubblicità Ikea offenderà certo qualcuno, ma non la Costituzione.

Nel 1945-46 c’erano ancora uomini che sapevano guardare al di là del quarto d’ora prossimo venturo.

Va dove ti porta il prossimo quarto d’ora

giovedì 21 aprile 2011

La nostra classe politica ha la lungimiranza del prossimo quarto d’ora, purché riguardi i loro interessi personali. Leggere per credere:

Il nucleare solo a parole del governo italiano
A cura di Carlo Manzo, Michele Sasso e Paolo Stefanini

Idiosincrasie /4bis

giovedì 21 aprile 2011

Nel precedente post /4 Parlavo di Outlook e citavo Lotus Mail, per un suo fugace utilizzo all’inizio degli anni 2000. Ora la versione Webmail di Lotus Mail ho la fortuna di usarla quotidianamente. E niente: quasi quasi rimpiango Outlook. Per dire.

L’indispensabile /6

giovedì 21 aprile 2011

Da ZeusNews:

Mi son fatto la fidanzata… nel cloud
Con Cloud Girlfriend chiunque può crearsi una fidanzata virtuale, perfetta in ogni dettaglio, e iniziare una relazione via Facebook.

Il cloud computing è una di quelle fisse markettare che ogni tanto i grandi dell’IT tirano fuori per vedere se a quel giro ci sono un numero di gonzi sufficiente per fare affari. Fin’ora i grandi progetti sulle nuvole non hanno avuto il successo sperato. Vederlo abbinato all’onanismo virtuale via Facebook mi mette un brivido nella schiena.

Domande /17

venerdì 15 aprile 2011

Ieri giornata straordinaria, causa malattia de Lacomizietta. Ho passato la giornata a fare il PapiSitter e siccome durante la malattia ogni monelleria è permessa, ci siamo visti un film al mattino, con tanto di spuntino con tonno e maionese sul divano (sono temerario o no? Ok, il divano lo lasceremo qui, nel cambio casa. :-) ).

Il film è un classico della fantascienza: Uomini sulla Luna, del regista Irving Pichel. Il famoso scrittore Robert A. Heinlein ha fornito il soggetto e ha collaborato alla sceneggiatura. Dimenticavo un dato importante: siamo nel 1950, 19 anni prima del vero primo sbarco lunare. Riassunto all’osso, come immaginate dal titolo, si racconta della prima avventurosa missione lunare voluta e realizzata da un manipolo di scienziati, militari e imprenditori coraggiosi e visionari. Le figure femminili sono assenti, se si eccettua una segretaria e una moglie apprensiva, fugaci comparse di pochi secondi. Mentre notavo la cosa, Lacomizietta elaborava con precisione la sua domanda:

“Papi, perché non ci sono donne nell’equipaggio?”

Nella spiegazione (per nulla facile da esprimere ad un pubblico seienne candido come la neve) siamo poi passati al presente, che oggi se una donna vuole fare l’astronauta è possibile, anche se è un mestiere molto difficile…

“Ma io non lo voglio fare”, ha precisato Lacomizietta.

… e pericoloso. Abbiamo quindi fatto una carrellata degli incidenti nello spazio, da Apollo1 (non esattamente nello spazio, ma per andare nello spazio), fino al disastro del Columbia. Poiché nell’incidente vi era un’astronauta ecco la seconda domanda che mi ha lasciato senza parole:

“Ma la signora che morì nell’incidente era bella?”

Con grande difficoltà sono riuscito a farmi spiegare il perché di questa domanda, ma dubito che possa essere capito dal grande pubblico. Inoltre mi ha fatto promettere che deve rimanere un segreto. Quindi, cari lettori, non chiedete. Inoltre non sforzatevi: non ci arrivereste mai.

Un’ultima cosa: il film, se siete appassionati di FS, merita. Ha pure vinto l’Oscar per gli effetti speciali.

Buona visione.

Spirito scientifico

martedì 12 aprile 2011

[In questi giorni mia madre ha tirato fuori da un mare di polvere una scatola contenente i miei lavori delle elementari. Le mie elementari non furono normali: la nostra infornata di bambini seguiva metodi alternativi di insegnamento. Fra le altre cose vi erano i lavori di gruppo multiclasse: erano grandi riunioni dove, sotto la guida delle maestre, noi bimbi iniziavamo a riflettere su alcuni aspetti dell’Universo. Alla fine dei lavori le insegnanti redigevano a macchina un riassunto/verbale della riunione. Poi con carta copiativa, ciclostilato, olio di gomito e lavoro minorile volontario, si stampavano le copie del lavoro svolto per tutti i bambini. In uno di questi fascicoli si parla della comunicazione con il trascendente. Siamo nell’anno scolastico 1979/80, IV elementare. Le insegnanti – la mia dichiaratamente comunista e atea, la sua collega non ricordo, ma erano molto affiatate – lanciano spunti di riflessione in classe e raccolgono le nostre riflessioni. Di seguito un breve estratto, con una parte che mi riguarda.]

[…] Abbiamo notato però l’assoluta mancanza da parte dei bambini di accenni al rapporto comunicativo con il trascendente. Un solo alunno ha parlato dell’esame di coscienza a proposito della comunicazione con se stessi, certamente influenzato dall’educazione catechistica che sta ricevendo in attesa di fare la 1a comunione. Nessuno insomma, nonostante riceva un’educazione religiosa, aveva pensato di che il rapporto con “Dio” potesse costituire una forma di comunicazione di tipo particolare, come non riteneva “conoscenza” le nozioni che al riguardo gli venivano fornite. Per favorire questo processo di autocoscienza, abbiamo stimolato con queste parole il dibattito sulla conoscenza trascendentale.
[…]
Maestra2: Anche Gesù, pur essendo Dio, è stato un uomo e quindi ha avuto il corpo che poi è stato assunto in cielo. Cosa succede nell’Eucarestia?
Bimbo: Si mangia l’ostia che è fatta di farina, sale ed è senza lievito.
Maestra2: Ma la religione ti dice che dopo che è stata consacrata, l’Ostia diventa il corpo e il sangue di Gesù Cristo e quindi tu mangi il corpo di Dio.
Ilcomiziante: Non si è mai fatta l’analisi per vedere se diventava veramente carne e sangue di Cristo?
Maestra2: Per i credenti è così, anche senza analisi.
[…]

Universi paralleli

martedì 12 aprile 2011

Pensavamo di avere l’esclusiva: una figlia che si perde in universi paralleli non raggiungibili da noi esseri normali. Invece la sua amica Lady D. la supera le tiene testa.

Dopo aver cenato varie volte con la sua famiglia al gran completo, questa domenica mi chiede con aria innocente: “Ma tu lo hai conosciuto mio padre?” Io: “Lady D., ieri sera abbiamo cenato insieme a casa tua, ricordi? E c’era tuo padre.” Lei: “Eeeee… io non mi ricordo nemmeno cosa ho mangiato ieri…”

Chissà dove sono i nostri figli mentre giocano.