[In questi giorni mia madre ha tirato fuori da un mare di polvere una scatola contenente i miei lavori delle elementari. Le mie elementari non furono normali: la nostra infornata di bambini seguiva metodi alternativi di insegnamento. Fra le altre cose vi erano i lavori di gruppo multiclasse: erano grandi riunioni dove, sotto la guida delle maestre, noi bimbi iniziavamo a riflettere su alcuni aspetti dell’Universo. Alla fine dei lavori le insegnanti redigevano a macchina un riassunto/verbale della riunione. Poi con carta copiativa, ciclostilato, olio di gomito e lavoro minorile volontario, si stampavano le copie del lavoro svolto per tutti i bambini. In uno di questi fascicoli si parla della comunicazione con il trascendente. Siamo nell’anno scolastico 1979/80, IV elementare. Le insegnanti – la mia dichiaratamente comunista e atea, la sua collega non ricordo, ma erano molto affiatate – lanciano spunti di riflessione in classe e raccolgono le nostre riflessioni. Di seguito un breve estratto, con una parte che mi riguarda.]
[…] Abbiamo notato però l’assoluta mancanza da parte dei bambini di accenni al rapporto comunicativo con il trascendente. Un solo alunno ha parlato dell’esame di coscienza a proposito della comunicazione con se stessi, certamente influenzato dall’educazione catechistica che sta ricevendo in attesa di fare la 1a comunione. Nessuno insomma, nonostante riceva un’educazione religiosa, aveva pensato di che il rapporto con “Dio” potesse costituire una forma di comunicazione di tipo particolare, come non riteneva “conoscenza” le nozioni che al riguardo gli venivano fornite. Per favorire questo processo di autocoscienza, abbiamo stimolato con queste parole il dibattito sulla conoscenza trascendentale.
[…]
Maestra2: Anche Gesù, pur essendo Dio, è stato un uomo e quindi ha avuto il corpo che poi è stato assunto in cielo. Cosa succede nell’Eucarestia?
Bimbo: Si mangia l’ostia che è fatta di farina, sale ed è senza lievito.
Maestra2: Ma la religione ti dice che dopo che è stata consacrata, l’Ostia diventa il corpo e il sangue di Gesù Cristo e quindi tu mangi il corpo di Dio.
Ilcomiziante: Non si è mai fatta l’analisi per vedere se diventava veramente carne e sangue di Cristo?
Maestra2: Per i credenti è così, anche senza analisi.
[…]
martedì 12 aprile 2011 alle 17:58
da contanto padre… ;)
(“Stai inviando commenti troppo rapidamente. Rallenta.”
Come rendere inutili le finestre ;-( )
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sabato 16 aprile 2011 alle 9:02
Sono sgomento…
La maestra ha mostrato la classica presunzione di chi è ignorante in materia….
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sabato 16 aprile 2011 alle 16:54
Non era l’insegnate di religione che diede la risposta, questo sì. Ma non ricordo che le risposte al catechismo fossero maggiormente articolate, anzi, tutt’altro. Infatti la materia mi rimase oscura per molto tempo.
Il merito di queste insegnanti, comunque, non furono le risposte che diedero; il loro merito fu farci ragionare su argomenti complessi, ad abituarci alla ricerca delle risposte. Erano adulti che chiedevano la nostra opinione; c’era l’abitudine a discutere idee diverse con altri coetanei. Imparavamo a relazionare quanto trovato nelle nostre ricerche, a condividerlo. Un modo di fare che uso ancora oggi.
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