Segnalo una conferenza tenuta da Cory Doctorow a Berlino il 27 dicembre scorso alla Chaos Communication Congress. Ne parla Paolo Attivissimo e vi spedisco lì per il video con i sottotitoli in italiano, la traduzione scritta e un breve commento:
L’imminente guerra contro il computer generico: lezione magistrale di Cory Doctorow
di P. Attivissimo
La tesi è che il computer è potenzialmente fonte di infinita libertà. Chi ha potere ne ha paura. Chi ha potere cerca di convincerci che non abbiamo bisogno di un computer, ma di un elettrodomestico capace solo di fare ciò che chi lo produce vuole che faccia. Il tutto detto molto meglio.
Un unico appunto, come dicevo nei commenti da Attivissimo. Doctorow parla ad un pubblico elitario, che queste cose le sa già o che comunque riesce a capirle. Tre gatti in tutto.
Io lavoro nel settore informatico, fra gente spesso laureata o almeno diplomata. Quando accenno ai problemi citati da C.D. mi guardano come se arrivassi da Marte. Se raccontassi queste cose al mio macellaio gli sembrerebbe di avere davanti un teologo arabo che parla in greco antico di tecnologia preindustriale cinese.
C’è molto lavoro da fare.
Aggiornamento:
eDue dice la sua sulla conferenza di C.D.:
È un problema di usabilità
dove in sostanza ci dice che i pc che fanno tutto sono troppo difficili da usare e che quindi la semplificazione operata dall’industria non è un complotto contro di noi, ma un naturale sviluppo derivante dalle nostre necessità. Il tutto detto meglio, ovviamente.
E’ vero quello che dice eDue, ma non vedrei i due discorsi in opposizione. Penso siano veri entrambi gli aspetti: il controllo voluto dall’industria e la voglia di semplificare. Con il primo si spiegano delle limitazioni assolutamente insensate e innaturali dei nostri apparecchi tennologici, con il secondo la loro fortuna.
(E comunque riflettere su questi temi fa sempre bene.)