Archive for aprile 2012

Un re sull’albero

lunedì 23 aprile 2012

Questa mattina Lacomizietta, mentre mangiava la sua focaccia-lacchetto[=stracchino]-salame, guardava fuori dalla finestra con aria sognante:

Figlia: C’è un uomo fra i rami di quell’albero e ci sono due animali che lo curano…
Papi: Dove?!
Figlia: Sono le foglie che hanno quella forma.
Papi:
Figlia: E’ un re che sta male e viene curato da un tasso e un cane…
Papi:
Figlia: Dietro al re c’è un’anima cattiva che gli tormenta la testa.
Papi:
Papi: E tutto questo lo vedi nella forma delle foglie?
Figlia: Sì, Papi. [con aria: è ovvio. Non vedi anche tu le stesse cose?]

Garantisco che non facciamo uso di stupefacenti in famiglia.
Tutte le pazzie che facciamo sono naturali al 100%.

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L’indispensabile /13

venerdì 20 aprile 2012

Potrebbe essere il mio nuovo profumo per l’ereader (dalla colonna morbosa di repubblica.it):

Geza, “il naso” tedesco prepara il profumo che sa di libri

Lotta dura con tanta paura

martedì 17 aprile 2012

Al di là di come la si pensi sulle modifiche all’articolo 18, fare 4 ore di sciopero nel settore privato… è come assumere una medicina omeopatica diluita. Che senso ha? Che messaggio dà? Se è veramente così importante questo articolo 18, altro che 4 ore; sono necessari giorni e giorni a scacchiera. Quattro ore sono una presa in giro per tutti. Che nervoso.

Aggiornamento 20/04/2012:

Da Repubblica.it:
Migliaia in marcia con la leader Camusso
Non c’è equità, faremo lo sciopero generale

Non c’è fretta, fate pure con comodo.

Il mistero del tesoro sperduto /2

venerdì 13 aprile 2012

Il capitano Trappola camminò a lungo sulla lastra di roccia finché giunse al fiume, il capitano Trappola attraversò il fiume e giunse ad un deserto. Il deserto aveva in centro una piccola pozza d’acqua.

lì il capitano vi si abbeverò e ad un tratto dall’acqua uscì un paguro che mi disse “Ciao coso, come ti cosi?”

Io lo guardai stupito: “Potresti ripetere? Ho paura di non aver sentito bene!”

“Io ho detto ciao coso come ti coschi, o per la precisione ciao coso come ti cosi

“Ma mi stai prendendo in giro?”

“No, affatto. Ah! Oro ho cosito perché non mi cositi, perché io faccio parte della famiglia PrPr Cositos Curcottiuns!!”

“Insomma, adesso ti dico cosa sto cercando: però è un segreto che non devi dire a nessuno”

“Cosa? Cosa?” rispose il paguro insistente.

Io dissi: “Sì! sì! Calma! Calma! Adesso te lo dico. Io sto cercando il tesoro sperduto di cristallo e non solo il diamante, ma anche le sue sette altre pietre.”

“Ah! Ora capisco cosa stavi cosando nella tua testa di fontina!”

Io impaziente dissi: “Allora! Adesso mettiamoci a cercare questo santo, anzi santissimo, diamante e le sue sette pietre.”

“Ok coso, mettiamoci al lavoro!”

E così partimmo alla ricerca di… insomma sapete bene, anzi, benissimo cosa stiamo cercando! E così partimmo alla ricerca.

(C) 2012 Lacomizietta. Tutti i diritti riservati.

Quanto costa il futuro?

mercoledì 11 aprile 2012

Paolo Attivissimo ci segnala una riflessione di Neil deGrasse Tyson sul futuro:

Per risparmiare mezzo centesimo abbiamo smesso di sognare

L’indispensabile /12

mercoledì 11 aprile 2012

Per chi ama (od odia) twitter ora c’è:

Shitter, la carta igienica per i fanatici del tweet

Per pochi dollari è possibile farsi stampare su carta igienica i propri tweet preferiti.
(via ZeusNews)

Già solo la notizia stimola la peristalsi.

[ebook] Cibo

mercoledì 11 aprile 2012

Titolo: Cibo
Autore: Uriel Fanelli
Genere: Fantascienza
N.Pagine: 273
edizione elettronica gratuita, edizione cartacea disponibile a pagamento (info sul precedente link).
Voto personale: 8

Qui Fanelli si supera. La dico grossa: se Fanelli si dedicasse a tempo pieno alla fantascienza potrebbe diventare il prossimo Asimov.

Tredici gruppi umanoidi che si definiscono appartenenti alla Diaspora hanno elaborato un complesso sistema sociale basato sulla teocrazia e l’enoteismo. Uno di questi gruppi, i namaiti, duemila anni prima sono stati espulsi dalla Diaspora per via delle loro credenze religiose ritenute scandalose. I namaiti infatti adorano Naamah, la Dea Prostituta, e Kushiel, il Dio Assassino. La storia inizia quando i namaiti rincontrano il gruppo principale e decidono di riunirsi a loro. Nel frattempo, però, la teologia dei namaiti si è evoluta e raffinata e la sfida sarà la loro integrazione nella Diaspora. Uno stacco temporale di seimila anni ci porterà alla conclusione del libro, a Washington DC nel 2034.

Con una Dea Prostituta e un Dio Assassino avrete a che fare con eros e tanatos come se piovesse.

E il titolo? Il finale ne darà ragione.

L’autore, nell’introduzione, ci avverte che ha in mente una storia
molto più lunga di quella raccontata. Io sono qui che aspetto paziente il seguito.

Buona lettura.

Nomi di coniglietti

martedì 10 aprile 2012

Lacomizietta, questa Pasqua, ci ha consegnato il lavoretto fatto a scuola per la festività. In un bel foglietto giallo, pieno di fiorellini, è stampata una scritta:

Happy Easter

La interroghiamo:
Mami: Come si pronuncia?
Figlia: eppi ister [sì, lo so, l’acca aspirata…]
M: E cosa vuol dire?
F: Mm..
M: Cosa vuol dire ister?
F: E’ un nome di coniglietto?

L’indispensabile /11

venerdì 6 aprile 2012

Non so se sia un incubo o il prossimo futuro (da ZeusNews):

Google testa gli occhiali per la realtà aumentata
Dal design minimalista, consentono di consultare gli appuntamenti, inviare SMS e ricevere informazioni sul mondo che ci circonda.

Il mistero del tesoro sperduto /1

giovedì 5 aprile 2012

Questa storia incomincia in un bel mattino di primavera, quando il capitano Trappola naviga sul bellissimo mare oceanico del sud. Ad un tratto la nave incominciò a tremare, il capitano Trappola all’inizio non ci fece caso, la seconda volta nemmeno, alla terza volta dall’acqua uscì una seppia GIGANTE. Io pensai: “Speriamo che sia morta.” Ormai l’avevo pensato troppo forte, ma la seppia era viva. Io mi feci avanti e provai a parlare con la seppia: “Sai una bella cosa? Noi e la nostra nave portiamo malattie mortali per tutti i tipi di seppia giganti.” La seppia, che aveva già sentito questa frase, non ci cascò e fece muovere l’acqua in modo che la nave naufragasse su un’isola; il capitano però nuotò fino ad un’altra isola. L’isola era deserta, il capitano Trappola c’era già stato su quell’isola però era cambiata una cosa da quando lui ci veniva: una volta c’era un torrente, era anche tutta ricoperta di alberi, erba, cespugli e arbusti. Adesso l’isola era deserta, neanche il fiume c’era. Perché? Lo scopriremo nel secondo capitolo!

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