Archive for luglio 2013

Revoca

martedì 30 luglio 2013

Dal CorSera:

Licio Gelli non è più commendatore
La (lentissima) scoperta della burocrazia
Onorificenza revocata 32 anni dopo il caso delle liste P2

Senza fretta e con molta calma.
Ricordo che c’è anche un Cavaliere con la tessera P2. Altri 20 anni e se vive abbastanza il cavalierato lo revochiamo anche a lui.

Aggiornamento 19/03/2014:

Pare, dicono, che ora il Cavaliere non sia più Cavaliere. Non speravo così presto. In realtà serviva la carta bollata, che la cronaca non bastava per renderlo indegno, e ora è arrivata.

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L’indispensabile /36

domenica 28 luglio 2013

Una volta sbagliare numero di telefono era un problema. Da qualche tempo è diventato invece intenzionale. Poteva mancare un app apposita?

Dal Corriere:

WeChat, per parlare con gli sconosciuti
L’app cinese per smartphone, pubblicizzata da Messi, permette di pescare i propri interlocutori in modo casuale

V. Palestro 1993-2013

sabato 27 luglio 2013

Da Linkiesta:

Via Palestro 1993, i misteri di una strage dimenticata
di Luca Rinaldi

Video documentario nell’articolo: Saranno fiori bianchi

L’indispensabile /35 – Onan glass

venerdì 26 luglio 2013

Da ZeusNews:

Il primo porno girato coi Google Glass
Arriva su YouTube il primo filmato a luci rosse e realtà aumentata, realizzato con gli occhiali creati a Mountain View.

Aggiornamento 27/07/2013:

Da Spinoza:
Girato il primo porno con i Google Glass. Due ore di condensa. (frandiben)

Idee alla c…ome vengono

venerdì 26 luglio 2013

Da IlPost:

Il brainstorming? Non funziona
La tecnica del brainstorming è stata inventata nel ’53 e, cinque anni dopo, dichiarata inefficace. Eppure la stiamo usando ancora adesso. Newsweek suggerisce sette tecniche alternative (e funzionanti) per incentivare la creatività

Parental control col culo degli altri

martedì 23 luglio 2013

Da PuntoInformatico:

Il Regno Unito e il parental control di stato
Internet, ha stabilito il Primo Ministro Cameron, è come la realtà: da controllare, perché irta di pericoli, e di contenuti capaci di corrompere i giovani. A capire come, saranno gli attori della Rete
di Gaia Bottà

Il segnale che si è di fronte a provvedimenti folli arriva quando si afferma che si vogliono proteggere le creature, i poveri bimbi indifesi. Il secondo segnale è quando si mescolano reati (pedofilia) con cose per adulti perfettamente lecite (pornografia). Con queste premesse potete stare certi che il discorso si snoderà in una serie di assurdità una peggiore dell’altra.

Se avete ancora dei dubbi ecco che il tutto deve essere a spese altrui (cioè del cliente, chi pensate che paghi?): “Il sistema, secondo Cameron, è efficace: saranno i provider a renderlo tale, “spetta a loro trovare le soluzioni tecnologiche”.” Chiedere ai provider internet di filtrare i contenuti è follia: è come chiedere alle compagnie telefoniche di filtrare le telefonate fra mafiosi o alle poste di fermare le lettere minatorie o i pacchi bomba. Vi verrebbe mai in mente? Inoltre nessuno ha in mente come fare. Perché è vero che si possono automatizzare molte cose, ma gli automatismi sbagliano e si rischia di imbavagliare qualcuno che invece non ha commesso nessun reato e ha tutto il diritto di esprimersi. (In Italia si censura “a mano” e i risultati non sono migliori: http://censura.bofh.it/ Notate le proporzioni fra le censure della magistratura e le altre.) La libertà di espressione diverrà un optional da acquistare con il collegamento alla rete?

Che le creature non siano il fine del provvedimento lo si intuisce quando si legge: “[il Governo] taglia i fondi alle istituzioni che dovrebbero sorreggere l’apparato eretto in Rete a protezione dei minori.” Ecco il vero motivo della legge: scaricare su altri il costo delle proprie idee.

Che tristezza…

[libro] L’ultimo teorema

lunedì 22 luglio 2013

Autori: Arthur C. Clarke, Frederik Phol
Titolo: L’ultimo teorema (The Last Theorem)
Editore: Mondadori, Urania
Altro: anno 2012, p. 308, 4,90 €, Traduzione: Flora Staglianò

Voto: 6/10

Mi è difficile valutare questo libro. Il romanzo mi è piaciuto e sono arrivato fino alla fine senza intoppi, però devo ammettere che la storia manca di consistenza. Ci sono narrazioni che non si intrecciano e sembrano indipendenti le une dalle altre; il finale sembra tagliato improvvisamente e la cosa è verosimile visto che questa è l’ultima opera di Clarke prima di morire. Forse Phol non se l’è sentita di concluderlo o armonizzarlo da solo, anche perché non è più un giovincello.

E’ difficile spiegare queste sensazioni senza divulgare la trama. Mi limiterò al minimo indispensabile: la storia è ambientata nello Sri Lanka e Ranjit Subramanian è un giovane tamil appassionato di matematica e iscritto all’università di Colombo. La sua ossessione è la dimostrazione dell’ultimo teorema di Fermat, teorema già dimostrato nel 1995 da Andrew J. Wiles, ma che non soddisfa il giovane Ranjit per via della sua complessità (la dimostrazione, in effetti, è un bel tomo comprensibile solo a pochi adepti). Ovviamente Ranjit troverà una dimostrazione alternativa e molto più semplice di quella di Wiles e questo gli darà fama e gloria, anche senza aver terminato gli studi universitari. Nel frattempo, i Grandi Galattici, alieni misteriosi e presuntosi, dopo aver visto l’umanità alle prese con l’energia atomica e vista la propensione ad uccidersi da sola per via della sua violenza decide di cancellare la Terra dalla faccia dell’universo. Ma loro non si sporcano le mani e mandano altre specie aliene come sicari. Quando i sicari saranno ad un passo dal nostro sterminio… Ecco, succederanno cose, ma l’ultimo teorema di Fermat non avrà nessun ruolo, e, a dire il vero, nemmeno Ranjit (semmai sua figlia Natasha). Incastrati in questi eventi ci sono altre (dis)avventure di Ranjit, anche queste del tutto aliene dagli alieni (perdonatemi…) se non nelle ultimissime pagine.

Nel frattempo si parla di ascensori spaziali (idea cara a Clarke), di alieni strani (Clarke – Phol), di politica planetaria, di pace, di religione e anche un poco di sesso, in modo molto semplice e ingenuo.

Lo consiglio solo se siete appassioni di fantascienza e/o dei due autori. Altrimenti lasciate perdere.

Buona lettura.

Il digitale delle impronte sulla lavagna

lunedì 22 luglio 2013

Mariangela Vaglio, alias ilnuovomondodigalatea, ci spiega che l’insegnamento con strumenti digitali potrebbere non essere così efficace e utile come sembra:

Il Ministro Carrozza, la didattica digitale e ’intramontabile fascino di lavagna e gessetto

Armi made in Italy

lunedì 22 luglio 2013

Le armi italiane non risentono della crisi (da Adista):

AUMENTA L’EXPORT DI ARMI ITALIANE: ISRAELE PRINCIPALE CLIENTE
di Luca Kocci

Segnalo che Ubi (banca) è quasi uscita fuori dal commercio di armi. Nel 2009 era fra le prime banche “armate”. Bravi!

L’indispensabile /34

giovedì 18 luglio 2013

Io sospetto sempre degli apparecchi che fanno due o tre cose alla volta. Di solito fanno male tutto. (Qualcuno sostiene che con il furbofono si navighi. In realtà si spia il web dal buco della serratura. E solo mio padre, intossicato ormai irrimediabilmente da radio 3, ha la radio accesa sul telefonino 24 ore su 24.) Però ormai dovreste sapere che soffro di vecchiaia e il progresso non si può arrestare.

Verso nuovi confini telefonofotografici: Nokia Lumia 1020