Per rompere la routine dei saluti convenzionali, alla domanda “Come stai?” sono solito rispondere con un “Sono vivo”. La cosa spesso disorienta e ho sperimentato anche rare reazioni di fastidio. Però l’alternativa è che inizi un comizio sulla mia salute psicofisica, e non è il caso. “Bene Grazie.” spesso non riflette la mia reale situazione. Più semplicemente sono un asociale rompirotule e chi mi conosce accetta volentieri “Sono vivo” come risposta.
Tutta questa premessa per dire che questo sarebbe il buon anno che gradirei ricevere prossimamente:
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