Da ilPost una riflessione sull’oggetto libro nella cultura di oggi:
Cosa resta dei libri
Marino Sinibaldi spiega – in un libro – cosa è cambiato nel ruolo dei libri, e in quali tratti rimangono unici
Laterza ha pubblicato Un millimetro in là, un libro costituito da una lunga intervista di Giorgio Zanchini a Marino Sinibaldi. Sinibaldi, 60 anni, è da cinque anni direttore di Radio 3 e in questo ruolo e in quello precedente di conduttore sulla stessa radio è soprattutto noto e familiare a molti ascoltatori. Si occupa da molto tempo di cultura e libri, e alla definizione di cosa la cultura sia e cosa le stia accadendo è dedicata gran parte dell’intervista.[…]
Sinibaldi dice:
[…] Tuttavia penso che l’esperienza della lettura abbia una profondità particolare e diversa dalle altre forme di appropriazione della realtà.[…] Il libro […] sviluppa in una forma molto peculiare due straordinari processi umani: l’immaginazione e l’immedesimazione. […]
[…] Oggi si può essere colti, informati, aggiornati senza aprire un libro. Per secoli […] non è stato possibile. Ma vorrei sfuggire questa dimensione epocale perché mi spaventano le generalizzazioni vagamente apocalittiche […] Il nostro obiettivo deve essere far sì che tutti dispongano di quante più opportunità è possibile. Poi vedremo. […]
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