Dopo anni a prendere le misure con la ragione per scegliere il più bello o il meno peggio dei partiti, dopo anni di delusioni raccolte, passando da Rutelli al PD, dal M5S a Per il Bene Comune, che quest’anno voleva uscire dall’Euro e manco s’è presentato, dopo aver tentato una qualche visibilità nella scheda nulla, spesso nemmeno inserita nelle statistiche giornalistiche, dicevo, quest’anno ho dedicato cinque minuti cinque alla scelta del partito. Di sinistra, se ci fosse una sinistra dignitosa da votare, ho visto nella Casa Pagina (Home Page) della lista Tsipras che Rodotà l’appoggiava; Rodotà mi sembra persona degna; ho votato Tsipras con la più giovane donna come preferenza, come facevo quando ero giovane.
Lo Tsiprasino de noantri s’è portato a casa i suoi tre seggi, che, vista la visibilità mediatica prossima allo zero, mi sembra un ottimo risultato. Che dicano qualcosa di sinistra, almeno in Europa.
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Non so se per fortuna sfacciata o perché il mio calcolo avesse senso, ma la mia previsione dell’affluenza si è rivelata ragionevole. Lo so, non ve lo avevo detto, ma, sempre a occhio, ci avevo messo davanti un ±2% e quindi mi ritengo soddisfatto. Ci riproverò, sempre che eDue non si voglia spellare le dita.
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Nessuno sembra occuparsi di 21,7 milioni di italiani che sono restati a casa e di 1,5 milioni di italiani (5,3% dei votanti) che si sono scomodati per annullare la propria scheda. Sono 23,2 milioni di italiani, il 45,7% degli aventi diritto al voto, che non sono rappresentati da nessuna forza politica. A me questa cosa colpisce molto e mi lascia un po’ di inquietudine.
lunedì 26 maggio 2014 alle 21:42
Solo per avere altri punti di vista su cui discutere : http://www.lospiffero.com/cronache-marxiane/con-tsipras-nemmeno-per-sogno-14684.html
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lunedì 26 maggio 2014 alle 21:54
Ivan, non è molto ben argomentata la cosa. Sembra più una facile equazione Economia=Male che emotivamente fa presa, anche su di me, ma nei fatti rischia di essere fuorviante. L’economia è un sistema complesso che è anche a guida politica. La politica, Tsipras o chi per esso, può fare molto. Sicuramente non è facile.
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lunedì 26 maggio 2014 alle 22:20
Bei ricordi, quelli di “Per il bene comune”: lo 0,3% di cui vado maggiormente fiera, da elettrice che finora non ha saltato un’elezione. Quest’anno la mia coscienza civica mi ha portata di nuovo alle urne, col tuo stesso ragionamento. E visto quello di cui siamo circondati in Europa, ti dirò, forse nemmeno ci sarà troppo da pentirsene (ahinoi).
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lunedì 26 maggio 2014 alle 22:44
Mi commuovi, Veronica. Una persona che condivide i miei astrusi ragionamenti politici fino allo 0,3% è una cosa che mi tocca l’anima.
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lunedì 26 maggio 2014 alle 22:46
Eh, ho sperato a lungo che il buon Montanari tornasse sulla scheda elettorale, ma nisba! :)
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lunedì 26 maggio 2014 alle 22:53
Era un esperimento interessante e ha fallito. Amen. Molto simile a quello di Grillo, fra l’altro. Il M5S si è perso per altre vie: ha un sacco di voti e ha prodotto nulla.
(Anche uscire dall’euro del PbC non mi sembra cosa praticabile. Per andare dove?)
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martedì 27 maggio 2014 alle 7:37
PbC mi interessava per l’aspetto ambientalista fondato su basi scientifiche e per le soluzioni che proponeva…il resto purtroppo (euroscettisismo compreso) lascia il tempo che trova. In compenso non sono mai stata grillina: il personalismo del M5S è una cosa che non mi convince, così come tanti altri aspetti che riguardano sia la sua composizione sia le proposte (quando ce ne sono).
No, il mio cuore ha sempre battuto dalla stessa parte (ma sempre con meno convinzione…). :)
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