Seguivo Giovanni Fontana qualche anno fa, poi divergenze di opinioni e cambi di interesse mi allontanarono dal suo blog. Un peccato perché è un tipo alla Uriel Fanelli: quello che scrive, anche se non si è d’accordo, obbliga sempre ad usare il cervello. (Almeno il mio. Quel che è rimasto.)
Ha vissuto qualche anno in Palestina, ha studiato Relazioni Internazionali in Inghilterra e ora ci dice la sua sul conflitto Israeliano Palestinese. Sul IlPost:
La strategia di Israele
di Giovanni Fontana
Ad oggi sono 4 articoli e si parla anche Hamas. Il link lì sopra è la prima puntata.
A leggere gli articoli e i relativi commenti (sempre utili per integrare e spiegare) c’è da mettersi le mani nei capelli. Nel mondo occidentale il potere è legato alla forza economica. In quella regione la forza economica è solo un piccolo tassello, forse nemmeno troppo importante. (Israele e Palestina farebbero molti più soldi se cooperassero, al posto di tirarsi bombe sulla testa.) Lì il potere è legato alla forza militare, alla religione e alla politica, quando c’è. Il tutto si mischia a formare un caos inestricabile. Anche chi diserta nell’esercito israeliano potrebbe farlo per ragioni che a noi sfuggono:
Gaza: Udi, 19 anni, disertore: “Vado in carcere per non bombardare la Striscia”
di Gianni Rosini
Questo conflitto mi mette addosso un grande senso di impotenza. Ma si può trovare un punto di incontro fino a quando chi è lì pensa di esserci per volere divino, con tutti i distinguo e le sfumature del caso?
Tag: gioanni fontana, guerra, israele, palestina
martedì 29 luglio 2014 alle 9:16 |
Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vò la zinna:
dormi, dormi, cocco bello,
sennò chiamo Farfarello
Farfarello e Gujermone
che se mette a pecorone,
Gujermone e Ceccopeppe
che se regge co le zeppe,
co le zeppe d’un impero
mezzo giallo e mezzo nero.
Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucili
de li popoli civili
Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che commanna;
che se scanna e che s’ammazza
a vantaggio de la razza
o a vantaggio d’una fede
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.
Chè quer covo d’assassini
che c’insanguina la terra
sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe li ladri de le Borse.
Fa la ninna, cocco bello,
finchè dura sto macello:
fa la ninna, chè domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
boni amichi come prima.
So cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali
li rapporti personali.
E riuniti fra de loro
senza l’ombra d’un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe quer popolo cojone
risparmiato dar cannone!
* * *
Trilussa – La ninna nanna de la guerra (1914)
Mi piaceMi piace