Titolo: Pride
Regista: Matthew Warchus
Sceneggiatura: Stephen Beresford
Musiche: Christopher Nightingale
Costumi: Charlotte Walter
Altro: paese: Regno Unito, durata: 120 minuti; genere: storico, drammatico, commedia; Miglior film indipendente britannico al 2014 – British Independent Film Awards e altre nomination; direzione del doppiaggio: Marco Mete
(Dati wikipedia e finalmente mi sono ricordato la direzione del doppiaggio dopo la visione dei titoli di coda.)
Attori:
Bill Nighy: Cliff
Ben Schnetzer: Mark Ashton
Voto: 7/10
Confesso che sono andato al cinema pieno di pregiudizi. Pensavo che fosse un film politicamente impegnato (lo è) e molto noioso (non lo è).
Il film racconta della storia di un gruppo di attivisti omosessuali che nell’Inghilterra del 1984 decide di aiutare i minatori in sciopero contro la politica tatcheriana. La storia si basa su fatti reali poco conosciuti, anche se nel film vengono semplificati e romanzati. I minatori erano in sciopero dal marzo del 1984 quando Mark Ashton ha una specie di folgorazione: “visto che i minatori sono trattati dalla polizia come noi quando manifestiamo, allora dobbiamo aiutarli.” Nasce così “Lesbians and Gays Support the Miners”, LGSM per gli amici. Le diffidenze reciproche non mancano, ma grazie a iniziali malintesi e a persone lungimiranti la collaborazione sarà proficua. Non dal punto di vista dei minatori, visto che combattevano una causa persa, ma per i diritti degli omosessuali sì.
Non dico altro sulla trama, ma Warchus e Beresford hanno reso il racconto emotivamente molto intenso e lo hanno alleggerito con alcune trovate da commedia comica che ha stemperato la parte drammatica. Sullo sfondo, infatti, non ci sono solo le rivendicazioni politiche dei gay e dei minatori, ma anche la minaccia di una nuova malattia: l’AIDS.
Bravissimi gli attori.
Due piccole note politiche:
1) Lo sciopero dei minatori durò un anno, dal marzo 1984 al marzo del 1985. Quando vedo che i nostri sindacati per contrastare l’abolizione dell’articolo 18 non vanno oltre alla mezza giornata, penso che non ci meritiamo nulla.
2) Mi è sembrato di capire che la situazione dei gay in Inghilterra partisse da posizioni molto più arretrate della nostra. Solo che in Inghilterra la situazione si è evoluta molto più rapidamente e siamo stati sorpassati ampiamente. Che pensare?
Aggiornamento 04/03/2015:
Da ilPost:
Lo sciopero dei minatori britannici, che finì 30 anni fa
La storia di una delle lotte sindacali più famose di sempre, contro il governo conservatore di Margaret Thatcher