Titolo: Divergent
Regista: Neil Burger
Soggetto: Veronica Roth
Sceneggiatura: Evan Daugherty, Vanessa Taylor
Altro: paese di produzione: USA; genere: fantascienza, avventura; 139 minuti; anno 2014; direzione del doppiaggio: Alessandro Rossi
Titolo: The Divergent Series: Insurgent
Regista: Robert Schwentke
Soggetto: Veronica Roth
Sceneggiatura: Brian Duffield, Akiva Goldsman
Altro: paese di produzione: USA; genere: fantascienza, avventura; 119 minuti; anno 2015; direzione del doppiaggio: Alessandro Rossi
Attori principali:
Shailene Woodley: Beatrice ‘Tris’ Prior
Theo James: Tobias ‘Quattro’ Eaton
(Fonte dati: Wikipedia, AntonioGenna per il doppiaggio.)
Voto per entrambi: 7/10
Avverto che non ho letto i libri da cui sono tratti i film, ma so per certo che ci sono stati cambiamenti e semplificazioni.
Il genere è tagliato su misura per la fascia di età 14-18 per il semplice fatto che l’eroina è una ragazza di 16 anni e c’è la storia d’amore che alza di molto il livello di glicemia. Ci sono anche delle sbavature nella sceneggiatura, alcune cose non mi sono tornate, ma il ritmo dei film non consente disattenzioni e comunque il tutto fila via senza eccessivi traumi, almeno per uno distratto come me e alla prima visione.
Detto questo, i due film sono ben confezionati e il mondo creato dalla Roth non è niente male. È inutile reinventare l’acqua calda. Leggiamo wikipedia, che ci dà l’ambientazione. (Tranquilli, niente spoiler.)
Chicago. In un imprecisato futuro, dopo una catastrofe globale, la società è divisa in cinque fazioni: Abneganti (conducono una vita semplice e altruista, dedicandosi ad aiutare il prossimo), Pacifici (credono nella felicità e l’armonia sono sempre felici), Candidi (perseguono onestà e ordine), Intrepidi (protettori, soldati, polizia: sono coraggiosi, arditi e liberi) ed Eruditi (perseguono la logica e la conoscenza). Gli abitanti scelgono la fazione in base alle proprie preferenze, ma sono indirizzati verso la scelta dal test attitudinale. La giovane Beatrice Prior è cresciuta tra gli Abneganti, la fazione che dato che è sempre al servizio degli altri gestisce il governo, ma è sempre stata affascinata dagli Intrepidi. Suo padre, Andrew, fa parte del consiglio della città, capeggiato da Marcus Eaton.
Ogni anno, i sedicenni sono sottoposti a un test attitudinale, in cui viene loro iniettato un siero che indica la fazione a cui dovrebbero appartenere per qualità e difetti, ma non modifica necessariamente la scelta dell’iniziato. A Beatrice il test viene effettuato da una donna chiamata Tori. Il suo esito è inconcludente: Beatrice è una Divergente, cioè ha mostrato attitudine per ben tre fazioni diverse (Eruditi, Intrepidi, Abneganti).
Beatrice andrà poi con gli Intrepidi. I Divergenti sono molto destabilizzanti, perché non è possibile metterli nella giusta categoria, sono molto svegli e difficilmente manipolabili; per questo sono molto osteggiati ed emarginati. Beatrice dovrà nascondere le sue doti. Nel mentre gli Eruditi vorrebbero avere il potere sulla comunità tutto per loro. Da qui in poi iniziano i guai e Tris sarà molto riluttante ad accettare e ad assumere il ruolo di salvatrice della comunità.
Ma i colpi di scena e le novità non mancano. I capitoli finali li dovremo aspettare nel 2016 e 2017. Oppure corriamo in libreria e ci pigliamo tutta la saga, che forse è meglio.