Archive for aprile 2015

Ritorneremo ai buoi

giovedì 30 aprile 2015

Da PuntoInformatico:

Copyright, nemmeno il trattore è dell’agricoltore

General Motors e il produttore di macchine agricole John Deer rivendicano la proprietà intellettuale sugli automezzi che vendono: il software che li anima non va manipolato dall’utente, che deve limitarsi a fruirne
di Claudio Tamburrino

Pubblicità

[libro] Alan Turing – Storia di un enigma

lunedì 27 aprile 2015

Autore: Andrew Hodges
Titolo: Alan Turing – Storia di un enigma
Editore: Bollati Boringhieri
Altro: ISBN 9788833926575; prezzo 18,00 €; ed. 2014; p. 762; genere: biografia; traduzione di David Mezzacapa

Voto: 5/10 (non teminato)

Iniziato dopo la visione del film, speravo di trovare qualche verità storica interessante, ma non sono riuscito ad arrivare alla fine.

Se siete molto interessati ad ogni minuto della vita di Turing, alle sue lettere personali con tanto di errori di ortografia, a tutte le persone ha ha incontrato e visto, ad ogni pensiero che gli passava per la mente e che è rimasto in un qualche documento, questo libro fa per voi. Altrimenti lasciate perdere. Troppe informazioni. Io dopo un po’ mi sono rotto.

Ilcomizietto Attivissimo /2

lunedì 27 aprile 2015

L’anno scorso nessuno dei miei lettori ha partecipato, che io sappia. Ci riprovo quest’anno: il 16 maggio parteciperò alla cena organizzata a Milano da Paolo Attivissimo per i suoi follouer. I dettagli per l’iscrizione qui:

Prossima Cena dei Disinformatici: 16 maggio. Iscrivetevi o pentitevi

Avete tempo fino al 10 maggio.
(Non) Ci vediamo là.

[film] Humandroid

domenica 26 aprile 2015

Titolo: Humandroid (Originale: Chappie)
Regia: Neill Blomkamp
Sceneggiatura: Neill Blomkamp, Terri Tatchell
Effetti speciali: Jamie Hendricks
Musiche: Hans Zimmer
Scenografia: Jules Cook
Altro: Paese di produzione: Stati Uniti d’America, Messico, Sudafrica; anno: 2015; durata 120 min; genere: azione, thriller, fantascienza; direzione del doppiaggio: Roberto Gammino.

Interpreti e personaggi:
Dev Patel: Deon Wilson
Hugh Jackman: Vincent Moore
Sigourney Weaver: Michelle Bradley
Jose Pablo Cantillo: Yankie
Yolandi Visser: Yolandi
Watkin Tudor Jones: Ninja

(Fonte dati: Wikipedia.)

Voto: 4/10

Ambientato in Sud Africa, Johannesburg, in un molto prossimo futuro (2016). La Tetravaal produce robot poliziotti con IA (detti scout), progettati da Deon Wilson, e robot teleguidati da un umano, progettati da Vincent Moore. Sigourney Weaver, nei panni d Michelle Bradley, fa la capa della Tetravaal. Gli scout hanno pieno successo commerciale, usatissimi dalla polizia sudafricana, con grande spargimento di proiettili e azioni di guerra. Il progetto di Moore è invece destinato al fallimento; Moore non prende bene la cosa, ovviamente. Nel frattempo Wilson porta la IA verso nuove frontiere, in modo totalmente autonomo. Tanto autonomo che la sua creatura cadrà in mano ad una banda di criminali. Il resto ve lo lascio immaginare.

Sceneggiatura non originale: prende in prestito, senza nessuna aggiunta originale, idee da Robocop, “Robot NDR-113” di Asimov e da ennemila film che parlano di IA. Stereotipi ed effettoni speciali a pioggia. Una banda criminale assolutamente improbabile. Immancabile la mente umana immagazzinata in una chiavetta USB e gli pseudo comandi unix che fanno molto “genio informatico”.

Bravi gli italiani che almeno hanno cambiato il titolo orginale.

Ho già perso troppo tempo con questo film.
Buona passeggiata.

Divorzio breve

mercoledì 22 aprile 2015

Divorzio breve, per ora l’unica – che io sappia – cosa buona fatta da questo Parlamento.

Il commento di Famiglia Cristiana:

Ridurre il matrimonio a qualcosa di sempre più simile a un patto elastico di convivenza, che si può sciogliere in brevissimo tempo e con estrema facilità, è un pericolo per tutti a cominciare dai figli, le vere vittime di questi casi.

è straordinario.

Prima di tutto parte dal presupposto che tutti siano cattolici. Non è così. I cattolici potranno tranquillamente rimanere uniti per sempre. Gli altri potranno risolvere i loro problemi matrimoniali in tempi ragionevoli.

Seconda questione: si usano i minori a sproposito. Quando c’è una separazione consensuale la coppia ha già trovato il modo per risolvere l’accudimento dei minori. Quindi i minori sono già tutelati dai diretti interessati: i genitori. È il caso migliore, se ci pensate bene. Nel caso di separazione giudiziale, un tempo ragionevolmente breve, e un anno lo è, allevierà le sofferenze di tutti, minori compresi.

La separazione e il divorzio, infatti, non sfasciano un bel nulla. Prendono solo atto di una situazione già in atto. La famiglia è già saltata. Se i politici cattolici tengono alla famiglia, facciano approvare qualcosa che eviti la rottura, non che obblighi due persone a stare assieme quando non vogliono.

(Avvertenza: sono direttamente interessato alla questione. Purtroppo.)

Alternativa di coppia

mercoledì 22 aprile 2015

Mentre in politica e in società discettiamo sul fatto se sia giusto o meno il matrimonio omosessuale o se le coppie omosessuali possano o meno avere il diritto di una prole, il mondo reale va per conto suo e i giudici, a volte, sono costretti a stiracchiare le leggi che hanno per adeguare le idee (=le leggi) alla realtà.

Primo caso da repubblica.it:

Coppie omosessuali, i figli hanno diritto di frequentare l’ex compagna della madre anche dopo la separazione
Sentenza senza precedenti del tribunale di Palermo che ha adottato la decisione prendendo come riferimento la tutela degli affetti dei bambini. Gli incontri secondo un calendario stabilito

Qui apprendiamo tre fatti (non idee che si vorrebbe che fossero ma non sono):
1) le coppie omosessuali sono come le altre: a volte scoppiano.
2) le coppie omosessuali hanno figli, con buona pace di chi vorrebbe non succedesse mai.
3) i figli delle coppie omosessuali che si sciolgono hanno gli stessi diritti degli altri.

Secondo caso da ilfattoquotidiano:

Nozze gay, la Cassazione: “Cambiò sesso, ma matrimonio ancora valido”
Dopo una battaglia di 6 anni la Suprema Corte riconosce che i diritti di una coppia emiliana devono rimanere gli stessi: “Ancora non ci credo. Spero sia l’inizio di un futuro radioso per i diritti civili”
di David Marceddu

Qui apprendiamo due fatti (non idee che si vorrebbe che fossero ma non sono):
1) il matrimonio omosessuale, in Italia negato dalla legge fino ad oggi, rientra dalla finestra quando uno dei due cambia sesso. Caso raro, ma non impossibile, a quanto sembra.
2) la coppia si è sposata in chiesa, quindi era cattolica. È vero che la religione non deve seguire necessariamente un percorso democratico o di massimo consenso, ma è anche vero che irrigidirsi troppo su alcune posizioni rischia di estinguere la comunità stessa o portarla verso posizioni antisociali (v. estremismo islamico.) Se si vuole evitare questa sciagura una qualche idea bisognerebbe farsela venire.

A questo proposito è interessante leggere lo stesso fatto descritto dall’Avvenire:

Il marito diventa donna: matrimonio valido

in cui si legge, per ben due volte:

[…] non un matrimonio tra persone dello stesso sesso, che nella nostra legislazione sarebbe anticostituzionale e illegale […]

[…] Quindi la Consulta invitava il legislatore a trovare soluzioni diverse dal matrimonio (“nel quale secondo Costituzione e Codice civile i coniugi devono essere di sesso diverso”) […]

Cosa che la Cassazione si guarda bene dal dire, tanto che poi dovrebbe giustificare la decisione della Corte Costituzionale sullo stesso caso:

[…] La Consulta nel giugno del 2014 ha dichiarato anticostituzionale la norma che automaticamente scioglie il matrimonio in caso di cambio di sesso, qualora i due non intendano interrompere la vita di coppia. […]

Infatti ilfattoquotidiano.it riporta la decisione della Cassazione in maniera diametralmente opposta:

[…] posto che in Italia il matrimonio è al momento quello tra uomo e donna (non lo prescrive la Costituzione, precisano i giudici, ma “solo” il Codice civile che è modificabile con legge ordinaria) […]

Una breve ricerca in rete ci conferma che il matrimonio omosessuale NON è anticostituzionale:

http://www.treccani.it/enciclopedia/il-matrimonio-tra-persone-di-orientamento-omosessuale_%28Il_Libro_dell%27anno_del_Diritto%29/

O in modo più chiaro:

http://www.leggioggi.it/2011/05/24/la-costituzione-italiana-vieta-davvero-il-matrimonio-omosessuale/

Tutto questo comizio per dire una cosa molto semplice: la vita di coppia è alla base della nostra società. Se la legge non riesce a regolare le nuove forme di coppia, non saranno queste ultime a soccombere. Sarà la legge o, nei casi peggiori, la società. L’adeguamento legislativo non potrà seguire idee astratte, basate su assunti filosofici o religiosi. Dovrà tenere conto delle realtà di fatto. Di quello che succede qui ed ora.

[ebook] Anna

domenica 19 aprile 2015

Autore: Cetta De Luca
Titolo: Anna
Editore: Watson Edizioni, collana Luci
Altro: ISBN 9788898036202 (cartaceo: 9788898036080); 137,7 KB; formato epub; 107 pagine; 2,49 € (cartaceo: 10,00 €); romanzo breve

Voto: 8/10

In un posto imprecisato del Sud Italia – qualcuno immagina la Sicilia, io ho immaginato i dintorni di Napoli – Anna Lojacono è costretta dalla famiglia a sottostare ad un matrimonio combinato. Angelico Buonomo, suo promesso sposo, deve anche lui sottostare ai voleri della famiglia, borghese e benestante, ma, al contrario di Anna, lui è innamorato di lei. Non sarà facile per Angelico conquistare un cuore tanto ribelle e indipendente e soprattutto non interessato.

La storia inizia nel 1937, in pieno regime fascista, e un tragico errore di Angelico e l’inizio della guerra porteranno nella nuova famiglia scompiglio e dolore. Anna dovrà affrontare dieci anni di solitudine, di segreti, di trame familiari. Anna dovrà aspettare, aspettare che la vita possa finalmente ricominciare da dove si era interrotta, aspettare un marito che andrà in Etiopia, in India fino ad arrivare in Australia. Ma ricominciare non è facile, le ferite lasciano cicatrici indelebili.

Della trama non dico altro, ovviamente, ma gli interrogativi di Anna, sul suo ruolo nella famiglia e nella società, sull’amore, sono interrogativi senza tempo. Volontà e determinazione, casualità e fato plasmano la nostra vita, creano intrecci e risposte che sono inevitabilmente personali. Anna è un tentativo di riposta basato su una storia vera.

Il romanzo è molto ben scritto, con una prosa semplice e diretta. La tensione narrativa è sempre presente, pur nella estrema semplicità della trama, tanto da farmi prendere direzioni sbagliate nei metrò. Per esser chiari: mi è piaciuto molto.

Ottima la politica ebook della cosa editrice: formato epub senza DRM ad un prezzo molto vantaggioso rispetto al cartaceo.

La teoria del genere

giovedì 16 aprile 2015

Da ilPost:

Che cos’è la “teoria del genere”
di Giulia Siviero
Ma soprattutto che cosa non è: i suoi rumorosi critici – compreso il Papa – spesso parlano di altro

La verità sul genocidio degli armeni

giovedì 16 aprile 2015

Spiegata bene, anche se questa volta siamo su internazionale.it:

La verità sul genocidio degli armeni
di Gwynne Dyer
(Traduzione di Federico Ferrone)

(via Lo Scorfano)

Smalto per unghie /6

martedì 14 aprile 2015

Non chiedetemi come l’ho saputo.

No, non faccio ricerche mirate, anche perché neanche in sogno mi sarebbe venuto in mente di fare ricerche con certe parole chiave.

Non sono nemmeno vegano, che, se necessario, mangerei anche i gattini.

Però ormai sapete della mia personale ossessione fissa.

Ora so questa cosa e volevo condividerla con voi:

I 10 migliori smalti vegan
di Glenda