Sta impazzendo in questi giorni la follia delle “informative cookie” che tutti i siti italiani devono apporre per informare sull’uso che viene fatto di queste piccole stringhe di testo che vengono scritte sui nostri pc durante la navigazione web.
Le intenzioni sono ottime, perché i cookie possono letteralmente fare la nostra fotografia, informando molte aziende sulle nostre abitudini di navigazione e di acquisto. La soluzione trovata dal Garante della Privacy, invece, lascia molto a desiderare. Primo perché l’intervento del Garante della Privacy riguarda i siti “italiani” e non si capisce se per italiani si intende “server sul suolo italico” o “proprietari del dominio italiani” o “gestori italiani di domini e server esteri”. Quando server, gestori e proprietari del dominio sono sparsi in tutto il pianeta che si fa? Qualcuno saprà sicuramente la risposta, ma non io. Ma c’è dell’altro: i metodi di tracciamento oggi sono molto sofisticati e non si limitano ai semplici cookie. Ci sono i Canvas Fingerprinting, gli Evercookie, i Zombie Cookie, gli HTTPEtag e chissà cos’altro. Tutti possono essere usati da siti che non hanno nessun obbligo di informare chicchessia e non sono facili da togliere o rilevare.
Non vi annoio oltre, anche perché mi sto aggiornando in questi giorni sul tema e non ne so molto di più.
Mi soffermo su un dato di fatto: senza i cookie non sarebbe possibile navigare sul web. Non si potrebbero fare acquisti, non ci si potrebbe autenticare nei servizi di webmail, social network eccetera. Molti siti, se si rifiutano i cookie, non sono nemmeno visibili correttamente. [edit: v. commenti per le precisazioni.] La conclusione è semplice: se non volete i cookie datevi alla cucina e fate una torta. Oppure leggete un libro o un giornale, ma rigorosamente di carta e comprato in un negozio non virtuale.
Detto questo, è possibile cancellare i cookie quando più ci aggrada. Su Firefox, come su ogni browser che si rispetti, è possibile cancellare i cookie alla sua chiusura:
Strumenti -> Opzioni -> Privacy -> Cronologia -> Impostazioni cronologia: Utilizza impostazioni personalizzate -> Accetta i cookie dai siti:
Accetta i cookie di terze parti: Sempre
Conservali fino: Alla chiusura di Firefox
Basta chiudere Firefox e tutti i cookie se ne vanno. Be’, non tutti. Quelli cattivi di cui sopra sono più resistenti.
Per chi già mastica la materia e distingue un plugin di un browser da un programma o sa come configurare il proprio browser (praticamente è un hacker), ho predisposto un post di condivisione della conoscenza su frenf.it. In pratica lì si segnalano plugin, configurazioni e software per navigare senza pubblicità, tracciamenti, pop up e biscottini impertinenti o per fare pulizia post navigazione.
Come navigare senza essere tracciati.
Per approfondire l’aspetto leguleio, sempre su frenf.it, ci sono spunti di riflessione qui:
Ringrazio senape, illogico, fabs e gli altri frenfamici per i suggerimenti e gli avvisi. Paolo Attivissimo per aver segnalato uBlock.
Aggiornamento 03/06/2015::
Arenzulla vi dà una mano a gestire i cookie di altri browser.
Tag: cookie, frenf.it, informatica, privacy, web
lunedì 1 giugno 2015 alle 15:42
Solo una precisazione; senza i cookie si può fare tutto quel che dici, compreso fare acquisti.
L’HTTP è un protocollo stateless, ovvero non è nato per tenere traccia dell’identità della controparte. Siccome chi sta su internet per soldi (chi vende, per esempio) non può pensare di perdere soldi perché tu non accetti cookie, in alternativa si usa la session.
La sessione è una stringa brutta (sequenza di caratteri pseudo casuali) che va avanti e indietro tra te e il server, e che serve appunto a tenere traccia di chi sei.
Esattamente come i cookie.
Però non è possibile fare spoofing della session, perché appunto è pseudo causale, a differenza dei cookie, sui quali invece è possibile perché in genere alcuni di essi sono ben riconducibili ed un dato emettitore (Google lo sa bene…).
E siccome la session fa esattamente quel che fanno i cookie, la norma non la prevede.
Ecco.
Questa normativa ci toglie il gusto di autodefinirci paese di buffoni; dal 3 giugno siamo un continente, di buffoni.
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lunedì 1 giugno 2015 alle 16:34
Grazie per la precisazione.
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lunedì 1 giugno 2015 alle 21:33
[…] Ilcomizietto, “Come difendersi dai cookie”: Mi soffermo su un dato di fatto: senza i cookie non sarebbe possibile navigare sul web. Non si potrebbero fare acquisti, non ci si potrebbe autenticare nei servizi di webmail, social network eccetera. Molti siti, se si rifiutano i cookie, non sono nemmeno visibili correttamente. La conclusione è semplice: se non volete i cookie datevi alla cucina e fate una torta. Oppure leggete un libro o un giornale, ma rigorosamente di carta e comprato in un negozio non virtuale. […]
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