Archive for novembre 2016

No, grazie /3

mercoledì 30 novembre 2016

Sul socialino sono venuto a sapere di questo articolo:

La ragione non ha taciuto
di Luigi Castaldi

ne sottolineo un paragrafo:

Il No ha ragione senza neppure dover entrare nel merito delle modifiche che questa riforma intende apportare alla Costituzione, e a entrarci ne acquista ulteriormente, perché è proprio nel merito che essa rivela quanto non fosse affatto necessaria, tanto meno urgente, rivelando che, a dispetto di quanto afferma chi l’ha scritta, non semplifica affatto il processo legislativo, né ne abbrevia i tempi, né riduce i costi della politica, se non in misura irrisoria, mentre invece di sicuro riduce il peso della sovranità popolare e cancella ogni distinzione tra potere esecutivo e potere legislativo.

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Omaggio a Fidel

domenica 27 novembre 2016

Dal socialino sono venuto a conoscenza di questa testimonianza che mi pare importante.

Omaggio a Fidel
di Lia De Feo

No, grazie /2

domenica 20 novembre 2016

Mi sento di sottoscrivere per intero il post di Marco Delmastro:

In breve, ho già votato “No”

Lo cito, non tanto per i link informativi che trovate, ma per le considerazioni personali iniziali.

Il meno peggio

lunedì 14 novembre 2016

Cosa succede quando si vota in negativo? Perché non c’è un’alternativa che dia soddisfazione, perché alcuni non hanno una rappresentanza politica a causa del sistema elettorale, perché se X non soddisfa, allora Y che è contro X farà sicuramente qualcosa e gliene dirà quattro, perché il meno peggio non può essere così orribile come lo dipingono tutti. Cosa succede? Vince Trump.

Le ragioni di un’elettrice di Trump
di Asra Q. Nomani – The Washington Post
Un’ex giornalista di origini indiane – e musulmana – ha spiegato al Washington Post perché ha deciso di votare Trump

Ora spostatevi in Italia e troverete gli elettori di tutti i partiti che vi stanno sulle palle. Io conosco un sacco di gente che vota Y pur sapendo che condivide con Y l’1% del programma, o lo fa solo perché Y è il meno peggio, ignorando scientemente tutto lo schifo che combina. Pensiamoci un attimo, la prossima volta che andiamo a votare.

Aggiornamento 16/11/2016:

Capire gli elettori di Trump
di Jeff Guo – The Washington Post
Ora sono bravi tutti, ma un articolo e un libro scritti prima delle elezioni americane avevano raccontato loro – e le loro ragioni – senza le solite scorciatoie e stereotipi

[mostra] The art of the brick

domenica 13 novembre 2016

A Milano, alla Fabbrica del Vapore, fino al 29 gennaio 2017, potete visitare la mostra The art of the brick. Si tratta di opere costruite con i Lego; sì, proprio i pezzi che si usano per fare i giochi dei bambini e meno bambini.

Nathan Sawaya, avvocato newyorchese, un giorno dell’anno 2004 decise di lasciare la professione e darsi alle costruzioni Lego. Ragazzata, penserete voi. Be’, no. Nel 2007 la sua prima esposizione personale. Il successo è enorme e da allora ci si dedica a tempo pieno.

Molte costruzioni sono riproduzioni di opere d’arte famose, come il discobolo, la Gioconda, Il bacio di Klimt, altre sono sue creazioni, come Yellow, un uomo giallo che si apre il petto con le mani, simbolo della mostra. C’è una cartina geografica dell’Italia, riproduzioni di foto e tante altre cose curiose. Le costruzioni sono enormi, a grandezza naturale, mediamente composte da più di diecimila pezzi. L’opera più grande, un tyrannosaurus rex, arriva ad avere 80.000 pezzi ed è lungo, penso, almeno 4 metri. A quelle dimensioni non è solo importante “cosa si vede”, ma ci sono anche problemi di stabilità e trasportabilità. I tempi di costruzione si misurano in mesi. Insomma, Sawaya ha fatto le cose in grande. Nell’ultima sezione la contaminazione con la fotografia. Vi lascio alla sorpresa, che vale. (Il fotografo con cui ha collaborato Sawaya è Dean West. Grazie a 321clic nei commenti! )

Da ignorante mi permetto una considerazione artistica. Riprodurre in due dimensioni una fotografia è chiaramente una ripresa, in chiave moderna, del puntinismo di fine ‘800. Però Sawaya va oltre e lo porta in tre dimensioni, con le riproduzioni di figure umane a grandezza naturale. Non solo: l’opera è riproducibile. Certo, bisogna avere voglia, tempo e soldi per montare quella marea di pezzi, ma tecnicamente è possibile. Ma non riproducibile che sembra l’originale. Può essere proprio una copia esatta. Penso che questa cosa sia molto moderna, attuale e Sawaya un artista coraggioso e innovatore.

Considerazioni logistiche: per entrare, oggi, domenica, abbiamo fatto un’ora e un quarto di fila, dalle 16:30 alle 17:45. Quando siamo usciti, più di un’ora dopo, non c’era nessuno a fare i biglietti per entrare. Quindi: o pagate il pizzo della prevendita online o andate in orari non da folla, magari al mattino alle 10. Consultate il sito per eventuali sconti con le convenzioni.

Non acquistate le scatole dei Lego nel negozio della mostra. Ho visto prezzi 50% superiori a quelli di mercato.

Luogo, prezzi, orari, biglietti e convenzioni qui.

Voto: 9/10

Campagna elettorale

mercoledì 9 novembre 2016

Ammetto di non aver seguito le lezioni USA, anzi, ho cercato proprio di evitarle. Nonostante questo mi ero lasciato illudere dai sondaggi e pensavo che la Clinton avrebbe vinto.

Ho avuto qualche sospetto dopo il primo scontro televisivo, quando i media statunitensi davano la Clinton come vincente. Solo che Trump non aveva sbagliato nulla, era solo stato pasticcione e sbruffone come al solito. Avevo già visto la scena e ricordavo il risultato. Sposo quindi le tesi a caldo di Giovanna Cosenza:

Impressioni (a caldo) sulla vittoria di Trump negli Stati Uniti

Nove anni

sabato 5 novembre 2016

Nove anni di blog. Tantissime cose sono cambiate nella mia vita, alcune assolutamente impossibili da prevedere allora.

Da mesi, ormai, il ritmo dei post è calato. Complice il socialino, certo, ma complice anche la Valle di Lacrime (VdL per gli amici), il posto di lavoro che da un anno e mezzo ha abbassato notevolmente la mia qualità della vita. Lì, l’unico modo per sapere cosa succede fuori dal mondo è il furbofono. Rendo l’idea?

Non sono diminuite le cose da dire. Rimangono ferme dentro e a volta, preso dalla disperazione, mi riduco a scriverle su carta, l’unico modo per farle uscire dalla VdL. Ma al pc ci arrivano raramente. La vita scorre veloce.

I blog sono morti, dicono, ma non è vero. Di cose interessanti nei blog ce ne sono ancora tantissime. E qualcuna spero di scriverla io. Nei prossimi nove anni.

Windows 10 su Windows 8.1

mercoledì 2 novembre 2016

Sappiamo ormai per certo che Windows 10 si fa un sacco di cazzi nostri. (Scusate se dico volgarità come Windows 10.) Ma per essere sicuri che anche chi ha l’8.1 non rimanga indietro dallo spionaggio, Windows Update ci ripropone periodicamente l’aggiornamento KB2976978, più o meno facoltativo. Anche se lo avete messo fra gli aggiornamenti che non vi interessano e lo avete nascosto. Vi ricorda qualcosa?

Tina Anselmi

martedì 1 novembre 2016

Da ilPost:

È morta Tina Anselmi
Aveva 89 anni, era stata la prima donna a fare il ministro in Italia

Una donna dedita alla politica a cui avrei affidato le chiavi di casa. Una donna di grande rettitudine morale e di vera presenza politica.

Una perdita notevole.

Ciao Tina.

Aggiornamento 02/11/2016: Tina la patriota di Marco Damilano (L’Espresso)
(via eDue)