Archive for novembre 2019

[libro] Terra e spazio (vol. 3/4)

mercoledì 27 novembre 2019

Autore: Arthur C. Clarke
Titolo: Terra e spazio volume 3 (The Collected Stories)
Editore: Mondadori – Urania Collezione
Altro: prezzo 6,90€, p. 310, I edizione agosto 2019, I ed lingua originale 2000, genere: fantascienza, racconti, disponibile anche in epub.

Voto: 6/10

Prosegue la raccolta dei racconti di Clarke da parte di Urania. Qui quello che c’è da sapere.

In questo volume segnalo la presenza dei racconti La stella, La defenestrazione di Ermintrude e Ritmo assoluto.

Molto presente l’avventura umana nello spazio, con la Luna in primo piano. Si vede che siamo nella seconda metà negli anni ’50 e l’umanità è pronta per l’avventura spaziale. Gli alieni non sono mai andati via dai racconti e iniziano i primi problemi “informatici”, i racconti sull’intelligenza artificiale e le interfacce uomo macchina.

Per le anticipazioni tecnologiche, in Ritmo assoluto si ipotizza una musica creata artificialmente. Oggi c’è.

Buona lettura!

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[libro] Chernobyl 01:23:40

lunedì 25 novembre 2019

Autore: Andrew Leatherbarrow
Titolo: Chernobyl 01:23:40. La storia vera del disastro nucleare che ha sconvolto il mondo
Editore: Salani Editore
Altro: ISBN: 9788831003032; 15,90€; p. 272; genere: saggistica; traduzione di Irene Annoni, Rachele Salerno, Carlotta Turrini; I ed 2019

Voto: 7/10

Avete presente la prima legge di Murphy? Quella che recita: Se qualcosa può andar male, lo farà. Ecco, nel caso del disastro di Chernobyl va presa alla lettera e ogni più piccolo dettaglio di tutti gli eventi occorsi per arrivare al disastro e per uscirne si è svolto nel peggiore dei modi possibile. Una catena di errori umani veramente incredibile.

Non so a che titolo l’autore abbia scritto questo racconto del disastro. Mi sembra di aver capito che Leatherbarrow sia un semplice appassionato, un fotografo (dilettante? professionista?), che negli anni ha vagliato un gran numero di relazioni e libri sull’argomento, ha messo giù degli appunti che poi sono diventati un libro. Sul suo sito c’è la prima versione di questa opera (in inglese), poi corretta, ripulita e trasformata in una pubblicazione. Le note al testo danno l’idea di una bibliografia non indifferente. (Bibliografia che purtroppo manca.) Il racconto dei fatti è accompagnato, a mo’ di contrappunto, da quello del suo viaggio nella zona di esclusione, una zona di 30 km di raggio dalla centrale (2826 km^2), compiuto nel 2011. (Sul suo sito potete vedere le foto scattate a colori e anche alcune non presenti nel libro di carta.)

Personalmente ho apprezzato di più la parte di descrizione dell’incidente. Anche se in alcuni punti l’ho trovata confusa, i dati riportati sono impressionanti: 750 tonnellate di materiale rilasciato in atmosfera durante l’esplosione del reattore, 65 morti nei primi momenti del disastro, più di due milioni e mezzo di persone evacuate, 30 km il raggio della zona interdetta, ancora oggi, a oltre 30 anni dal disasto, oltre 600.000 persone coinvolte nella limitazione dei danni del disastro, 235 miliardi di dollari di danni (al 2009) che hanno coperto solo l’8% del danno complessivo, il danno sanitario e le morti secondarie sono impossibili da stimare (si va da 4000 morti delle stime più prudenti, ai milioni di morti stimati da Greenpeace). È lampante l’incapacità umana nel gestire una tecnologia che non concede sconti; è evidente che non è possibile lasciare a valutazioni economiche la produzione in sicurezza dell’energia nucleare (la sicurezza è la prima cosa che salta, quando una cosa è troppo costosa); è evidente l’uso militare di questa tecnologia; l’autore accenna al prossimo disastro che si sta preparando con le conseguenze dello tsunami del 2011 sulla centrale di Fukushima. Ebbene, dopo tutto quello che ha scritto (i dati sopra riportati sono suoi) l’autore è ancor fiducioso nell’uso dell’energia atomica da parte di questa razza animale che è l’uomo. Una alternativa pulita, dice lui. A questo punto io dico che se siamo destinati all’estinzione voglio che questa sia rapida. Un meteorite. O una bomba atomica direttamente sopra la testa. Non voglio friggere lentamente per decenni con il cesio nella tiroide o lo stronzio nelle ossa.

Buona lettura!

[film] Maleficent – La signora del male

domenica 24 novembre 2019

Titolo: Maleficent – La signora del male (Maleficent: Mistress of Evil)
Regista: Joachim Rønning
Sceneggiatura: Linda Woolverton, Micah Fitzerman-Blue, Noah Harpster
Altro: 2019; USA; 118 minuti; direzione del doppiaggio: Maura Vespini; genere: fantastico; produzione: Disney

Attori:
Angelina Jolie: Malefica
Elle Fanning: Aurora
Michelle Pfeiffer: regina Ingrid
Harris Dickinson: principe Filippo

(dati tratti da Wikipedia e Antonio Genna peri il doppiaggio)

Voto: 5/10

Seguito del primo Maleficent, trattasi di un libero rimaneggiamento della fiaba di Perrault, la bella addormentata nel bosco.

Bello, con tanti effetti speciali, dove i buoni – non credo di fare spoiler, siamo in un film Dinsey – alla fine trionfano.

Comunque il tema non è la lotta fra il bene e il male e nemmeno l’amore trionfa su tutto. Il tema è le suocere sono un problema.

Buona visione! (o anche no)

[libro] Numeralia

mercoledì 20 novembre 2019

Autore: Maurizio Codogno
Titolo: Numeralia
Editore: Codice Edizioni
Altro: ISBN: 9788875787554; 16,00€; p. 206; genere: saggistica, matematica

Voto: 7/10

È successo che ho avuto la bella idea di tinteggiare metà casa nei ritagli di tempo dei fine settimana di settembre. Pessima idea. Il lavoro grosso è finito, ma ho ancora qualcosa da sistemare e siamo oltre la metà di novembre.

Il soggiorno fa parte della metà della casa tinteggiata e soggiorno significa libreria e libreria significa circa mille volumi da spostare. Non sono tantissimi (per i miei gusti), ma quando è ora di muoverli vi assicuro che non finiscono mai. Inoltre, poiché sono un genio, durante i lavori ho anche provveduto a portarmene a casa di nuovi, residui di dismissioni altrui. Risultato: era ora di fare ordine e liberarmi di cose che non avevano più ragione di stare in casa.

Una delle mie manie ricorrenti è la matematica. Mi affascina molto e allora periodicamente compro volumi più o meno divulgativi. Una decina di anni fa decisi di comprare buona parte di una collana di giochi matematici. Poi mi sono accorto che le mie capacità matematiche sono molto inferiori ai miei desideri e soprattutto ho l’elasticità mentale di un pezzo di marmo. Risultato: quei libri di giochi matematici sono rimasti sullo scaffale intonsi.

Liberarsi dei libri senza buttarli al macero è molto più difficile di quanto si pensi e scordatevi di monetizzare in qualche modo la montagna di carta che avete in casa. L’offerta dell’usato sovrasta di molto la domanda. A chi dare dunque questi libri? Perché non a un matematto? Ecco quindi che Maurizio se ne è presi alcuni e nello scambio ho ricevuto in regalo la sua ultima fatica, Numeralia, cosa molto gradita e inaspettata.

Numeralia è una specie di pettegolezzo sui numeri, una carrellata di curiosità, aneddoti, teoremi e problemi che hanno occupato l’umanità per millenni. Lo stile è un po’ quello dei Rudimathematici: un numero, una scusa per parlare di tante cose.

Mentre è facile pensare che il capitolo sullo 0 parlerà della sua nascita e diffusione, meno facile intuire che nel capitolo 538 si parlerà di elezioni e distribuzione di seggi. Nel capitolo 10^100, invece, si parlerà di quanti modi si sono inventati i matematici per scrivere con pochi simboli numeri che superano ogni immaginazione. Non pensate però che si parli solo di matematica: nel capitolo sul numero 13 si affronta il tema della superstizione numerica. Vi lascio scoprire gli altri numeri.

Per i terrorizzati dalle formule: non ci sono. Qualche ragionamento, per essere apprezzato appieno, presuppone aver già visto il problema prima, ma nulla che non possa essere goduto con piena fiducia senza troppi pensieri.

Buona lettura!

[libro] Respiro

sabato 16 novembre 2019

Autore: Ted Chiang
Titolo: Respiro (originale: Exhalation)
Editore: Frassinelli
Altro: ISBN: 9788893420563; I ed. 2019; p. 340; 18,50€; traduzione di Christian Pastore; genere: fantascienza

Voto: 9/10

Nove racconti pubblicati fra il 2005 e il 2015, di cui uno, Il ciclo di vita degli oggetti software, è di fatto un romanzo breve. Tre (Respiro, Il ciclo di vita degli oggetti software e Il mercante e il portale dell’alchimista) si sono aggiudicati il premio Hugo e altri premi.

I racconti trattano temi attualissimi (i social network e l’intelligenza artificiale) e universali (la memoria, la paura della morte, il senso della vita), ma Chiang è sempre originale e particolare nell’affrontarli. I racconti mi sono piaciuti molto, tutti tranne uno, non solo per i temi, ma anche per lo stile.

Cosa succederebbe se sapessimo il nostro futuro, magari anche solo potenziale? O potessimo rivivere il nostro passato? Saremmo diversi? Saremmo migliori? Il libero arbitrio verrebbe meno? Tre storie non danno una risposta semplice e univoca a queste domande, ma evidenziano bene il limite delle nostre aspirazioni di controllo e ci pongono di fronte alle nostre responsabilità, assolutamente inevitabili.

Ne Il ciclo di vita degli oggetti software viene invece trattato il tema della realtà virtuale, dove tamagotchi con intelligenza artificiale assumono il ruolo di un figlio. Quando la IA diventa “come noi” e quindi è giusto trattarla come se fosse un uomo in carne e ossa? Dove sta il confine? Avere un figlio è diverso dall’avere un amico virtuale, anche se intelligente e in evoluzione? E dove sta la differenza? Un tema antico, quello della intelligenza creata dall’uomo, direi fondante della fantascienza, si veda Frankenstein di Mary Shelley, ma coniugato attraverso il nostro mondo attuale, proiettato verso la realtà virtuale e i social network.

Respiro, che dà il nome alla raccolta, racconta la storia di una scoperta e della meraviglia dell’indagine scientifica, dell’universo. “L’universo ha avuto origine da un immenso respiro trattenuto.” dice l’autore nel racconto. Un omaggio anche alla termodinamica, direi, non solo all’indagine scientifica.

E infine la nostra memoria personale e le tecnologie informatiche. Cosa succederà quando tutta la nostra vita personale potrà essere registrata e potrà essere oggetto di ricerca e indagine? Cosa cambierà per noi? Avrà senso opporsi a questa possibilità?

Queste e altre domande nei racconti di Chiang.

Buona lettura!

Orologi

lunedì 11 novembre 2019

Salve, sono Ilcomizietto e non sono un appassionato di orologi, ma mi piacciono tantissimo e mi affascinano.

Questa estate, complice un negozio di orologi che chiudeva facendo forti sconti e il mio vecchio orologio che iniziava a dare segni di cedimento, ho approfittato per prenderne uno nuovo e per vedere cosa c’era nel web su questo tema. Mi sono quindi fatto una cultura di orologi su YouTube, la nuova fonte del sapere moderno. Ho scoperto numerose curiosità.

La prima è che l’appassionato di orologi standard non guarda affatto alla loro precisione nel segnare il tempo. Il primo punto per l’appassionato è che il movimento sia meccanico; se non è meccanico l’orologio è solo una bella scatola di un calibro (così si chiama il meccanismo che muove le lancette) di nessun interesse. Di fatto, un orologio al quarzo è il paria degli orologi. Tutta l’orologeria di lusso ha movimenti meccanici, a carica automatica (attraverso il movimento del polso) o manuale. Questi movimenti, nei casi migliori, hanno una precisione di pochi secondi al giorno. Un modesto orologio al quarzo questi secondi li accumula in uno o più mesi. Quelli radiocontrollati spaccano il centesimo di secondo praticamente sempre. Il vostro pc e un qualsiasi smartcoso è sempre precisissimo nell’indicare l’ora perché si corregge continuamente usando server dedicati. In altre parole: se pensate che l’orologio debba essere preciso, non siete un appassionato di orologi. Siete un fisico, un informatico o un ingegnere.

Poi c’è la questione della manutenzione. Un orologio meccanico ha bisogno di una manutenzione periodica: una volta ogni 5 o 10 anni, a seconda dei modelli, vanno completamente smontati, ripuliti, cambiate le parti usurate e rimontati. Una operazione che richiede qualche settimana e una discreta quantità di soldi, dai 200€ in su.

Sulla manutenzione di quelli al quarzo non so. Al massimo si cambia la batteria, quelli a ricarica solare nemmeno quello. Non credo che nessun vero appassionato di orologi spenderebbe un euro per la manutenzione di un orologio al quarzo, sempre che si possa trovare un ricambio dopo una decina d’anni.

I prezzi. Ci sono per tutte le tasche: dai 20€ degli orologi al quarzo, ai fantastiliardi di quelli di lusso tempestati di rubini e diamanti, prodotti in 4 esemplari. Quasi tutti quelli al quarzo, ovviamente, stanno sotto i 1000€ e comunque nessuno di loro è considerato orologio di lusso. (Non faccio fatica a pensare che esista l’eccezione che conferma la regola.)

Devo però ammettere che alcuni calibri meccanici sono molto affascinanti. Ne esistono che riescono a segnare anche le fasi lunari, i mesi, i giorni della settimana e gli anni bisestili. Tutte le cose oltre il segnare l’ora si chiamano complicazioni e più complicazioni gestisce il meccanismo, più si alza il prezzo e più è degno di attenzione. Anche vedere gli orologiai che smontano questi calibri meccanici è molto affascinante: come riescono a ricordarsi dove rimettere tutti i pezzi? Non hanno paura di perderli o di romperli? Affascinante anche l’aspetto tecnologico: i movimenti meccanici più sofisticati sono insensibili ai campi magnetici e agli urti, usano molle e ingranaggi con materiali nuovissimi, pensati apposta per l’orologeria e, nonostante non possano competere con gli orologi al quarzo, hanno scarti di uno o due secondi al giorno, contro i 10/15 della maggior parte di quelli in commercio. Una nota marca di orologi di lusso è in grado di ricostruire eventuali ingranaggi non più in produzione e quindi sono in grado di rimettere in marcia qualsiasi loro pezzo. Non a caso per compare un loro segnatempo io dovrei vendere casa.

L’impermeabilità: vedete scritto: “impermeabile a 100m” e pensate che possiate fare una bella immersione a quelle profondità con il vostro nuovo acquisto. Sbagliato: i metri indicati non sono effettivi. Si riferiscono alle prove statiche fatte in laboratorio. Nell’uso effettivo “100m” è indicato per un uso in riva al mare. “50m” è impermeabile durante il lavaggio dei piatti. Se volete un orologio per le immersioni dovrete cercare un diver, con impermeabilità da 200m in su. Che poi, il collega che fa immersioni ha un orologio apposta con il computer per calcolare le salite, ovviamente al quarzo.

Gli orologi femminili non esistono. L’orologio va considerato come un gioiello tipicamente maschile, al pari dei gemelli o il fermacravatta. Il mercato dell’orologeria femminile è assolutamente marginale, almeno così si vede sul Tubo. Se una donna vuole portare un orologio di un certo valore dovrà portarne uno pensato per polsi maschili.

Detto questo il mio orologio “da sogno” (pensate Crozza che imita Briatore) è in titanio, a carica solare, radiocontrollato e impermeabile 100m. Esiste e sta attorno ai 650€ o, avessi qualche spicciolo in più, potrei prendere il modello da 1100€.

La politica

mercoledì 6 novembre 2019

Quando nacque Lacomizietta concordai con la madre che io mi sarei occupato della sua educazione politica. Avevo idea che sarebbe stato difficile, non avevo idea a cosa sarei andato incontro.

Proprio in questi giorni la figlia è incappata nella parodia di un comizio di una nota politica che usa photoshop e così è voluta andare a vedere il comizio originale, perché lei è del partito “San Tommaso”, “controlliamo di persona”. Ne è rimasta (per fortuna) scandalizzata, ma con alcune domande che mi ha chiesto di chiarire.

E così, al termine di una giornata piena di emozioni impegnative, mi sono sciroppato venti minuti di un comizio di estrema destra e ho dovuto spiegarne alcuni passaggi. Non è stato facile, ecco.

Pensando fra me e me, mi sono reso conto che, attualmente, un bel comizio politico è difficile sentirlo, indipendentemente dalla parte di provenienza. E quando raramente capita, ne risente spesso la coerenza, che con la giusta opportunità tutti possiamo diventare grandi statisti, ma è nella pratica politica che si misurano i grandi politici dagli opportunisti. Lacomizietta, leggendomi nella mente, mi ha chiesto: “Ma tu come fai a scegliere chi votare?” Ho iniziato a piangere.

Alessandro Barbero

martedì 5 novembre 2019

Penso che il compito principale di un divulgatore non sia quello di dare informazioni esatte e specialistiche della materia che divulga, per quello c’è la scuola. Penso che il suo compito principale sia quello di far venire voglia di studiare quello che sta tentando di illustrare in modo semplificato.

Ecco, Alessandro Barbero, professore di Storia medievale presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale, è un bravissimo divulgatore. Tiene alta l’attenzione per un’ora e più e alla fine della sua conferenza hai una gran voglia di studiare storia, di andare a vedere cosa dicevano i tuoi manuali al tempo del liceo, di saperne di più. È vero, molti non andranno oltre questa vaga voglia di saperne di più, ma ne basta uno su cento, o su mille, che porta avanti questa passione nascente, per avere un nuovo bravo storico in circolazione. Molti bravi scienziati sono nati grazie alla famiglia Angela, per dire.

Ormai su YouTube Barbero è una star e io sicuramente arrivo tardi per molti di voi, ma per chi fosse ancora all’oscuro di questa scoperta, metto alcuni link:

Festival della mente di Sarzana
2007 – Alessandro Barbero racconta le invasioni barbariche
L’immigrazione (mp3)
L’integrazione (mp3)
Il razzismo (mp3)
2008 – Alessandro Barbero racconta le Crociate
L’epopea (mp3) (video)
Fra guerra santa e jihad (mp3) (video)
L’Occidente visto dagli “altri” (mp3) (video)
2009 – Creatività distruttrice.
Campaldino 1289 (video)
Lepanto 1571 (video)
Waterloo 1815 (video)
2010 – Pensare l’Italia
Cavour (video)
Vittorio Emanuele II (video)
Garibaldi (video)
2011 – Come pensava un uomo del Medioevo?
Il frate (video)
Il mercante (video)
Il cavaliere (video)
2012 – Come pensava una donna nel Medioevo?
Caterina da Siena (video)
Christine de Pizan (video)
Giovanna d’Arco (video)
2013 – Medioevo da non credere
La paura dell’anno Mille (video)
Lo ius primae noctis (video)
La terra piatta (video)
2014 – Come scoppiano le guerre?
La prima guerra mondiale (video)
La seconda guerra mondiale (video)
La guerra delle Falkland (video)
2015 – La responsabilità dello storico
Gaetano Salvemini: dall’interventismo socialista all’antifascismo (video)
Marc Bloch: dalla Sorbona alle carceri della Gestapo (video)
Ernst Kantorowicz: dai Freikorps al maccartismo (video)
2016 – Lo spazio della guerra
La prima guerra d’indipendenza (video)
La seconda guerra d’indipendenza (video)
La terza guerra d’indipendenza (video)
2017 – Le reti clandestine
Una rete di spie: il dottor Sorge a Tokyo (video)
Una rete di partigiani: i GAP di Roma e l’attentato di via Rasella (video)
Una rete di terroristi: le BR e il rapimento Moro (video)
2018 – La Prima guerra mondiale
Il 24 maggio: l’Italia entra in guerra (video)
Caporetto (video)
Dal Piave a Vittorio Veneto (video)
2019 – Le rivolte popolari nel Medioevo
La Jacquerie dei contadini francesi (1358) (video)
La rivolta dei Ciompi (1378) (video)
La rivolta dei contadini inglesi (1381) (video)

Festival del Medioevo
2019 – La vita sessuale nel Medioevo (Gubbio, settembre 2019)
2019 – Fake news sulle donne nel Medioevo (Gubbio, settembre 2019)

Alle 8 della sera (RAI)
2003 – Carlo Magno (mp3)
2005 – La battaglia di Adrianopoli (mp3)
2006 – Federico il Grande (mp3)
2009 – Il divano di Istanbul (L’impero ottomano) (mp3)

Altro:
2010 – La crisi del trecento e del duemila
2016 – Al di là dei luoghi comuni: Monaci e Monasteri nel Medioevo
2017 – L’imperatore Costantino
2017 – Le parole del Papa
2018 – Memoria vs storia
2018 – Carlo Magno (versione corta)
2018 – “Napoleone e l’arte della guerra” a partire da “Guerra e pace” di Lev Tolstoj
2018 – Dante e la nobiltà
2019 – Storia dell’Europa
2019 – L’errore ripetuto: invadere la Russia
2019 – Cucina d’epoca
2019 – I barbari in Italia, i longobardi
2019 – Il Medioevo qui da noi
2019 – La civiltà e i selvaggi
2019 – Napoleone tra libertà e tirannide
2019 – Qui deinde fit? Costruire il futuro della storia
2019 – La resistenza in Italia
2020 – Conseguenze inattese (Salone del Libro di Torino)