Marco Delmastro ha aperto un nuovo podcast:
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Paolo Attivissimo ci ricorda i meriti di Assange e i pericoli che corre il giornalismo:
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SPOILER: Non moriremo tutti di coronavirus. Non c’è bisogno di bardarsi come nei film. Non c’è bisogno di fare scorte di nulla. Devi solo lavarti quelle cazzo di mani quando entri al lavoro e quando entri a casa. Le mascherine non servono. Se hai sintomi influenzali stai a casa e contatta il tuo medico. Segui le indicazioni delle autorità. FINE.
Del perché lavarsi le mani, come lavarsele, come farsi una soluzione disinfettante se proprio uno non ha nulla da fare (Dario Bressanini):
Amuchina fai-da-te e isteria collettiva
Quarantena. Perché è necessaria?
Le FAQ sul coronavirus del ministero della salute, aggiornate.
Un profilo twitter di qualcuno meno ansiogeno e più calmo di Burioni, ma altrettanto preparato sulle notizie mediche:
Salvo di Grazia – MedBunker
La merda che gira sul coronavirus va messa in quarantena (Paolo Attivissimo):
Non mandate ai debunker presunte bufale sul coronavirus da indagare: cestinatele e basta
Sull’utilità delle mascherine, da ilPost:
Le mascherine servono a qualcosa contro il coronavirus?
L’ansia da coronavirus, l’ordine degli psicologi di Trento fornisce delle indicazioni:
IL DECALOGO DI AUTOPROTEZIONE EMOTIVA CONTRO IL COVID-19
Per curiosità: Coronavirus 2019nCoV: la mappa della diffusione.
Dovrebbe essere un messaggio semplice. Dovrebbe essere l’ABC della buona educazione e dell’igiene personale. In questi frangenti straordinari ho scoperto che non è così. Qualcuno ci ha fatto anche un grafico e non siamo messi benissimo, ecco:
The European countries that wash their hands least after going to the toilet
Al lavoro ho trovato le scuse più fantasiose, i ma più creativi. La mia fede nella nonviolenza ha avuto un attimo di sbandamento, la fede nell’umano raziocinio ha vacillato.
Se una cosa è facile, allora ci sembra di non fare abbastanza. Eppure è proprio facile:
LAVATI.QUELLE.CAZZO.DI.MANI.
No, non c’entra il coronavirus. Nemmeno l’ebola. È da quando sappiamo dell’esistenza dei batteri, più o meno dalla seconda metà dell’800, che dovrebbe essere così. Quindi quando entri in ufficio ti vai a lavare le mani, prima di mangiare ti lavi le mani, quando torni da pranzo ti lavi le mani. A casa tua ti ammazzi come vuoi, ma non invitarmi se non ti lavi le mani quando entri in casa. Facile, efficace, veloce, sicuro.
Quando e come, c’è scritto qui:
Autore: Marco Malvaldi
Titolo: Milioni di milioni
Editore: Sellerio
Altro: ISBN 9788838927638; II ed 2012; 13,00€; p. 200; genere: giallo
Voto: 7/10
Il romanzo è fuori dalla serie BarLume ed è arrivato in casa grazie al bookcrossing organizzato dal comune. Preso questo Natale, è stato finito ieri sera. In via del tutto eccezionale è stato letto ad alta voce dal sottoscritto per Lacomizietta, alla sera, e non era un libro imposto dalla scuola. La cosa a me è piaciuta molto, alla Comizietta un po’ meno, ma per altri motivi.
Invece il romanzo è piaciuto a entrambi. Abbiamo avuto un attimo di confusione fra i numerosi personaggi, ma più che altro per le lunghe pause fra una lettura e la sua ripresa. In realtà è un giallo leggero, scorrevole.
Siamo a Montesodi Marittimo, paese immaginario nell’entroterra toscano, con meno di mille abitanti e una peculiarità: sono tutti forzuti. Un gruppo di ricerca composto da un medico fisiologo (Piergiorgio Pazzi) e una filologa (Margherita Castelli) dovranno cercare di capire, attraverso analisi di DNA e alberi genealogici, il perché di questa forza straordinaria fra i montesodiani. Ma la ricerca andrà presto in secondo piano, perché chi ospita Piergiorigio, la signora Zerbi Palla, viene uccisa durante una nevicata notturna eccezionale. La cosa singolare è che il delitto, senza le osservazioni di Piergiorgio, avrebbe potuto passere inosservato. Solo che, a questo punto, Piergiorgio rimane l’unico che avrebbe potuto eseguire il delitto e non ha un alibi. Un bel pasticcio.
Vi lascio da soli a scoprire il mistero. Buona lettura!