Archive for agosto 2020

Cambiamenti

lunedì 24 agosto 2020

Io non so perché. A un certo punto qualcuno che si occupa dello sviluppo software ha la bellissima idea che bisogna cambiare menu, interfacce, punti di riferimento. E non per introdurre novità che altrimenti non si saprebbe dove mettere. No, proprio cambiare per il gusto di cambiare. Spostare il menu X da destra a sinistra, sotto al posto di sopra, farlo verde se era blu o bianco se prima era nero, senza nessun motivo.

Il grande classico è il menu di Avvio di Windows. Dopo che con Windows XP si era giunti alla perfezione, in casa Microsoft si è sentita la necessità di ridisegnare il tutto fino ad arrivare alla merda di Windows 10, ma comunque periodicamente ancora si cambia, sia mai che uno si abitui a trovare le cose.

L’ultima cagata in fatto di cambiamenti è la rivoluzione grafica di Firefox 79 per Android. Dopo non poche bestemmie ero arrivato alla mia personalissima configurazione ideale e ora per arrivare allo stesso punto di prima mi perdo in clicca a destra e a sinistra e sembra non ci sia verso di ripristinare la mia configurazione precedente. Senza contare che si sono persi per strada alcuni componenti aggiuntivi essenziali per vivere nel web.

Dovrei chiedere ad Albanese la versione per informatici delle sue maledizioni:

Pubblicità

[ebook] Quello che alle donne non dicono

giovedì 20 agosto 2020

Autore: Salvo Di Grazia
Titolo: Quello che alle donne non dicono – La salute al femminile
Editore: Laterza
Altro: ISBN 9788858142769, I ed. lug 2020, 854KB, formato epub con DRM, 9,99€

Voto: 7/10

Libro facile e veloce per chi si vuole informare sui temi della salute che riguardano la donna e super consigliato alle giovani donne.

Una rapida carrellata su molti temi: dalla gravidanza alla contraccezione, dalle mestruazioni alle malattie tipicamente femminili. Di Grazia è medico ginecologo che ormai da una decina di anni si occupa anche di divulgazione scientifica sul suo blog (avete il link sul suo nome qui all’inizio del post).

Di grande attualità e utilità la segnalazione di molte bufale e credenze errate, così come di abitudini da dimenticare (alcool, fumo e vita sedentaria). L’appello, spesso inascoltato, a considerare la gravidanza e l’invecchiamento non come malattie, ma come eventi che seguono un loro corso naturale e che la scienza medica può aiutarci a gestire al meglio, ma senza esagerare, che tanto non saremo mai immortali. Di Grazia ci riporta insomma con i piedi per terra, senza giudizi e pregiudizi, ma con le ultime informazioni scientifiche disponibili. (Per chi vuole approfondire nelle note i riferimenti a informazioni più specifiche e articoli scientifici.)

Astenersi ipocondriache (e ipocondriaci).

Buona lettura!

Michelle Obama’s full speech at the Democratic National Convention

mercoledì 19 agosto 2020

Qui la trascrizione del discorso, per chi ha difficoltà a decifrare il parlato, peraltro pronunciato in modo chiarissimo:

Full Transcript of Michelle Obama’s D.N.C. Speech
Michelle Obama, the former first lady, was the keynote speaker on the first night of the 2020 Democratic National Convention.

È un discorso politico degno di ascolto, una capacità assertiva e di coinvolgimento emotivo notevole: raccoglie i semi dell’antipolitica, li fa propri, li condivide: dice quanto sia divisiva la politica, di quanto pochi l’ascolteranno, perché donna nera a una convention democratica, arriva a dire “You know I hate politics.”. Dopo di che non dice di scegliere il meno peggio, non propone ricette facili per tutti. Dice che la strada è difficile, che il candidato non è il miglior candidato possibile, ma che fa niente. L’importante è saper scegliere i propri aiutanti, sforzarsi di capire le cose complesse, lavorare sodo, assumersi responsabilità e avere chiara la direzione da prendere. E assicura l’elettorato che il candidato Biden ha tutto quello che serve per essere un buon presidente.

In Italia ricordo solo Pertini avere una simile lucidità, chiarezza, coraggio e forza nell’esprimersi e nell’agire.

[ebook] Cosa tiene accese le stelle

sabato 15 agosto 2020

Autore: Mario Calabresi
Titolo: Cosa tiene accese le stelle – Storie di italiani che non hanno mai smesso di credere nel futuro
Editore: Arnoldo Mondadori Editore s.p.a.
Altro: ISBN 9788852019234, I ed. 2011, 775 KB, 7,99€

Voto: 7/10

È curioso questo libricino. Nel capitolo “I venditori di alici” leggo:

“I genitori avevano la certezza che i figli sarebbero stati meglio, e così il domani sembrava una cosa solida.”

Il concetto viene ripetuto in varie salse nel libro ed è uguale uguale a quello che dissi a mio padre e altri amici della sua età in un dopo cena l’anno scorso. Oggi la percezione di un futuro migliore non c’è più. Da una ricerca citata nel capitolo “La palestra di roccia” leggo:

«Quanto pensate che il vostro futuro e la vostra realizzazione dipendano da fattori esterni alla vostra volontà?». Negli Stati Uniti si ritiene che questi pesino per il 30 per cento, in Francia per il 50, mentre in Italia si pensa che contino oltre il 70 per cento.

Il senso di scoramento e pessimismo diffuso in Italia (e non solo) sembra appoggiare su solidi dati di fatto: una economia globale difficilmente prevedibile e governabile, la politica incentrata sulla gestione del qui e ora, senza una visione di insieme e di futuro. Ma le testimonianze raccolte da Calabresi non dicono solo questo. Raccontano anche di una grande voglia di riscatto e storie andate a finire bene; dei numerosi passi da gigante che ha fatto la nostra società e la nostra cultura. Curiosamente però, la voglia di riscatto che ha come base l’Italia proviene dagli immigrati, che provenendo da realtà disastrate trovano qui tutti gli strumenti per avere una vita migliore, mentre gli italiani, i più giovani a dire il vero, per riscattarsi sentono il bisogno di andare all’estero.

Alla fine mi sono convinto che oggi sia più che mai necessario avere una visione politica audace, capace di avere obiettivi lontani e lungimiranti. È di questo che soffro, più di tutto. Non a caso, ormai da anni, i votanti sono in calo e presto toccheranno cifre fino a poco tempo fa impensabili e molto pericolose per la democrazia.

Noi speriamo che ce la caveremo.

Buona lettura!

[ebook] Open source, software libero e altre libertà

martedì 4 agosto 2020

Autore: Carlo Piana
Titolo: Open source, software libero e altre libertà
Editore: Ledizioni
Altro: ISBN 9788867057672; 919KB; I ed. 2018; formato epub; prefazione di Roberto Di Cosmo; postfazione di Simone Aliprandi; 6,99€

Voto: 7/10

Ebook molto interessante sulla nascita del copyright e la sua deriva odierna, il tutto visto da un punto di vista legale.

Mentre fino a circa il 1700 la questione del diritto d’autore, i brevetti e cose analoghe non esistevano, con la nascita della società industriale e con la maggiore facilità di replicare le opere scritte (e non solo) nasce l’esigenza di censurare, pardon, controllare la produzione culturale. Si inizia in Inghilterra con lo Statuto di Anna del 1710 e si arriva al delirio odierno, dove studi di avvocati sono incaricati di fare guerre legali incentrate sull’uso di brevetti.

Se da un lato pare ragionevole remunerare chi produce cultura (in senso lato), dall’altro è evidente che la cultura non si crea attraverso limitazioni ma attraverso la condivisione libera e, perché no, anche attraverso la semplice copia. Il punto di equilibrio è, oggi, molto difficile.

I primi a capire che il copyright poteva strozzare l’innovazione sono stati gli informatici, sono stati loro a creare le prime licenze che consentono la libera circolazione del software. Il più famoso assertore di questa necessità fu (ed è) Richard Stallman e la sua Free Software Foundation, ma oggi Carlo Piana ci presenta una vera e propria foresta di organismi e licenze che incarnano la necessità di rendere libera la cultura. Ne viene fuori un ginepraio difficilmente districabile. Le varie licenze sono a fatica recepite e rese effettive dai vari ordinamenti statali, ma qualcosa si muove.

Se le cose a un certo punto vi paiono difficili, non è colpa dell’autore. È proprio il tema che è astruso, tanto che fanno fatica a districarsi anche gli esperti.

Personalmente trovo assurde molte cose relative al copyright, ai brevetti e alle cose in cloud (si parla anche di cloud nel libro), ma le mie opinioni le lascerò per un altro comizio.

Buona lettura!

2 agosto 1980

domenica 2 agosto 2020