Archive for febbraio 2021

[libro] Se mi lasci fa male (presentazione)

mercoledì 24 febbraio 2021

Se per coso a qualche lettore fosse piaciuto Per quest’anno le rondini non tornano segnalo che Giuliana Dea si è data al romanzo a puntate attraverso patreon. Il romanzo si intitola Se mi lasci fa mele e

non ha alle spalle nessuna revisione, a parte le mie molte riletture.

Sono convinta che sia in grado di reggersi sulle sue gambe ma voglio anche darmi il modo di sperimentare qualcosa come il romanzo a puntate.

Quindi vi faccio una proposta.

A partire dal 1 febbraio, che incidentalmente cade di lunedì, pubblicherò per chi si abbona al mio patreon un capitolo.

Come al solito, se vi piacciono i salti nel buio nella lettura, questo fa per voi. Il romanzo parla di una famiglia disfunzionale. Ci saranno 50 puntate, quindi la cosa durerà circa un anno. Chi paga vede i capitoli. Ci risentiamo fra un anno quando sarà finito e l’avrò (l’avremo) letto.

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[libro] Cime tempestose

mercoledì 24 febbraio 2021

Autrice: Emily Brontë
Titolo: Cime tempestose (Wuthering Heights)
Editore: Einaudi
Altro: ISBN 9788806128746; edizione 1992; I ed. originale: 1847; p. 396; genere: romanzo romantico; saggio di Virginia Woolf, prefazione di Charlotte Brontë con lo pseudonimo di Currer Bell; appendice con estratti di lettere scritte da Emily Brontë; traduzione di Antonio Meo

Voto: 6/10

Pubblicato per la prima volta nel 1847 con lo pseudonimo di Ellis Bell, all’epoca non ricevette critiche letterarie entusiasmanti proprio per le novità che introduceva – racconti dentro altri racconti – e per la crudeltà che descriveva. Tutte cose oggi ampiamente digerite e quindi rimane, per noi, solo la trama, la prosa romantica ottocentesca e il tono poetico decantato dalla Woolf. Io però sono persona insensibile e tutta questa poesia non mi ha smosso granché o forse semplicemente non l’ho vista.

Purtroppo questo fu non solo il primo romanzo di Emily, ma anche l’ultimo. L’autrice morì nel 1848 a soli 30 anni e non fece in tempo a scrivere altro.

La storia narra invece di cattiverie e soprusi senza fine. Il nuovo inquilino di Thrushcross Grange, Mr Lockwood, conosce il proprietario e, costretto dagli eventi a rimanere a dormire presso di lui, si fa raccontare dalla governante Nelly Dean la storia della famiglia Heathcliff, di cui ha notato lo strano assortimento. Ne viene fuori una storia pazzesca, a cominciare da Heatchliff, un trovatello portato a casa, in famiglia, in una data imprecisata della seconda metà del 1700 da Mr Earnshow senior, così senza preavviso, e senza alcuna formalità. Il trovatello sarà battezzato come Heathcliff, non avrà cognome e non avrà una data certa di nascita. Le gelosie e le rimostranze del resto della famiglia creeranno un ambiente malsano, con un odio feroce del piccolo Hindley nei confronti di Heatcliff che durerà tutta la vita e invece la nascita di un amore non vissuto fra la piccola Catherine e Heathcliff. Questo porterà Heatchcliff a dedicare la sua vita alla sua personale vendetta che si estenderà al figlio di Hindley, Hareton, alla figlia di Catherine, Caty, e a suo cognato e sua moglie. Un disastro dopo l’altro. Non vi dico altro.

Non so se dipenda dalla traduzione non proprio recentissima, dovrebbe essere del 1962, o è il romanzo che è proprio così, ma ho trovato la prosa un po’ troppo pesante, con lunghi dialoghi, spiegazioni e descrizioni che non mi sono suonati proprio realistici. Ma potrei essere io il problema. I sentimenti negativi di rancore e vendetta permeano tutte le relazioni e rendono tutto il romanzo cupo e in alcuni casi spettrale.

Buona lettura.

Perseverance

domenica 21 febbraio 2021

Il 18 febbraio scorso è atterrata su Marte Perseverance, il nuovo robot targato NASA che esplorerà il pianeta rosso. Come sempre ci sono stati quelli che hanno detto che sono soldi buttati via. E quindi mi sono fatto un paio di conti, così, a spanne.
Il programma Mars2020 è costato circa 2,8 miliardi di USD spalmati in 10 anni. Facciamo 3 miliardi, cifra tonda. 300 milioni di dollari l’anno che danno da mangiare, a occhio, a circa 1000 persone. Tanto? Poco? Non so.
Vediamo quanto spendono gli USA per distruggere il pianeta e altri esseri umani. Spese militari USA del 2019: 732 miliardi di USD, il 3,4% del PIL del paese. Calcoliamo 732/0,3 e viene fuori 2440. Siamo generosi e facciamo 2400. Come stima di massima possiamo dire che gli USA spendono 2400 volte in cose militari rispetto a quanto spendono per la ricerca spaziale su Marte. La spesa militare di un giorno e mezzo è maggiore di quello che spendono in 10 anni per andare su Marte.

Senza contare che la ricerca della NASA è ricerca pubblica e quindi i risultati sono a disposizione di tutti. La tecnologia coinvolta la useremo presto per i nostri usi quotidiani.

Io però sento troppo spesso che la ricerca di base è troppo costosa e troppo poco che le spese militari si dovrebbero ridurre drasticamente.

Detto questo, abbiamo avuto in tempo reale (11 minuti circa di ritardo per la distanza) la conferma dell’atterraggio su Marte e quattro foto straordinarie. Da 202 milioni di km di distanza. Se a voi questa cosa non appare incredibile, non so. Cos’altro può stupirvi?

(Quanto sia difficile arrivare su Marte lo si vede da quanti tentativi sono andati falliti. Qui.)

La morte morta, la merda merdosa

sabato 13 febbraio 2021

Quando hai toccato il fondo puoi sempre iniziare a scavare. È così che si dice quando tutto va male, giusto? Sì, sto parlando di questo governo arlecchino, nella mia personale classifica il peggiore che si potesse immaginare. Non tanto per il Presidente del Consiglio e nemmeno per i singoli ministri, anche se la signora tunnel dei neutrini, da (ex) fisico, l’avrei lasciata a casa. È proprio il messaggio politico che dà che è devastante.

La politica dovrebbe avere un progetto di futuro, un progetto sociale di convivenza, avere degli ideali condivisi o condivisibili a cui tendere; questi progetti e ideali dovrebbero essere ben identificabili. Da tutto questo si dovrebbe trarre l’indicazione per governare. Se un progetto non ha i numeri per governare dovrebbe entrare in campo la mediazione.

Cosa abbiamo oggi di tutto questo? La destra, paradossalmente, è quella che un ideale e un progetto futuro ce l’ha. Prima gli italiani, abbasso le tasse, chi sgarra in galera, ma solo se ha la pelle scura o si droga. Poco altro. Una visione di cortissimo respiro, tutta chiusa nella paura di perdere il piccolo privilegio di benessere che pensa di avere. La sinistra non pervenuta. Forse ha anche idee meravigliose, ma non si vedono. In compenso si vedono benissimo gli ennemila partitini più o meno personali che nascono come funghi, per difendere un comunismo ormai improponibile, un ecologismo mai nato o un dinamismo di facciata dal sapore piduistico. Un velo pietoso per il M5S che sta incarnando molto bene tutto quello che si prometteva di combattere.

E il governo Draghi? Il governo Draghi ha imbarcato tutti: un progetto di destra fallito (FI), l’ala xenofoba (Lega), quelli che dovevano combattere la politica (M5S), quelli che non si sa cosa vogliono (PD) e lui, l’autore di questo ultimo passaggio verso il basso, Matteo Renzi. Come nota di colore ci sono anche i wannabe comunisti (LeU). La scusa per questo puzzle psichedelico è che la legislatura va salvata perché c’è la pandemia, andare a votare non sarebbe saggio. (No, non sarebbe saggio, anche se sarebbe molto meglio di questa accozzaglia di partiti al governo.) E fra molto poco dovremmo anche cambiare il Presidente della Repubblica. Pensare a questi problemi prima di aprire una crisi di governo pareva brutto, evidentemente.

Ma torniamo agli effetti politici di questo nuovo governo. Cosa impara l’elettore da questa crisi politica? Che un progetto di futuro non c’è più. Non ci sono futuri alternativi da scegliere. Ci sono tante persone più o meno competenti che fanno cose per tenere insieme la baracca, ma senza una strada condivisa o mediata da percorrere. C’è una emergenza sanitaria mondiale, ma si darà priorità all’economia o alle persone? Le vaccinazioni saranno ancora lasciate alle regioni o saranno date in mano allo Stato? O sarà ancora tutto di nuovo incerto, un po’ così e un po’ cosà come l’ultimo governo Conte? Anzi, ancora di più, viste le differenze fra i partiti che compongono questa maggioranza. Sempre che ci siano le differenze, a questo punto. Ma Draghi potrebbe anche fare un ottimo lavoro, no? Certo. Confermerebbe in altro modo che i partiti non servono a nulla. Sono delle pedine messe lì per essere manovrate dal Draghi di turno. Insomma, qualsiasi cosa accada il messaggio è uno solo: la politica è morta e sepolta.