Per il ventesimo anniversario dei fatti di Genova, il G8 del 2001 terminato tragicamente con la morte di Carlo Giuliani, Internazionale, ilPost e la Rai hanno dedicato articoli e podcast all’evento.
Internazionale ha dedicato uno speciale (7€ in edicola, 6€ la versione digitale), molto ben fatto. È diviso in tre parti: nella prima gli articoli che descrivono gli eventi prima del G8 (i movimenti di Seattle), poi gli articoli su Genova e per ultime le riflessioni degli anni a seguenti.
Sempre Internazionale ha reso visibile un documentario del 2002 di Art France.
La generazione perduta del G8 di Genova.
e ha dedicato un podcast, Limoni, di Annalisa Camilli. Quest’ultimo l’ho ascoltato tutto e merita, è molto ben fatto.
ilPost ha dedicato un articolo:
Cosa successe al G8 di Genova
La storia (e le foto) di quei tre violentissimi giorni del 2001, del contesto che li precedette e dei processi che li seguirono
di Stefano Nazzi
Anche la Rai ha fatto un podcast, ma non l’ho ancora ascoltato:
Genova per tutti
Avevo rimosso dalla memoria i fatti di Genova 2001. Gli articoli e il podcast della Camilli me li hanno riportati tutti a galla. Lo stupore, l’indignazione, la rabbia e la paura. Dopo nemmeno due mesi iniziò una nuova era con l’11 settembre e le priorità cambiarono. La guerra, la guerra al terrorismo imposta dagli USA, divenne prioritaria.
A vent’anni di distanza penso che quei due eventi contribuirono a una cesura significativa nella politica italiana e penso anche mondiale. Pur nelle sue ingenuità e nella sue mille sfaccettature, c’era un movimento che sognava e proponeva un mondo diverso dall’esistente. Lottava per rimettere l’uomo e le sue necessità al centro dell’agenda politica, lottava per un mondo più giusto, lottava per realizzare quei sogni, nel bene e nel male. C’era chi si opponeva agli OGM e chi si chiedeva come far pagare le tasse alle multinazionali, per dire. Il primo tema si è rivelato improponibile (se non moriremo tutti di fame sarà proprio per gli OGM), il secondo è entrato nell’agenda politica di molti stati. Ma un movimento globale che mettesse in discussione il capitalismo non c’è più stato. Ci sono molti movimenti che si occupano di temi specifici (le libertà digitali e la censura, per esempio), ma nessun movimento degno di nota porta avanti una critica globale al sistema.
La sinistra italiana è sparita. Molti di noi si sono assuefatti alla sospensione dei diritti democratici più basilari, accettiamo censure alla nostra vita digitale, la notizia di soprusi in carcere è durata il tempo di un cinguettio e in piazza scendiamo (pochi, ma sempre troppi) solo per non vaccinarci e per non avere nessun rispetto per la salute altrui. La nostra società è molto cambiata da allora.
L’archivio dei documenti sui fatti di Genova del 2001, articoli di giornale, documenti dei processi, testimonianze, foto e video, non è più a Genova. Il tutto è stato trasferito a Bologna. Un altro segno dei tempi che sono cambiati.
Tag: democrazia, Genova 2001, politica