Archive for the ‘recensione’ Category

[libro] Il male allo specchio

domenica 28 Maggio 2023

Autrice: Gaia Conventi
Titolo: Il male allo specchioo
Editore: Golem – Collana Ombre
Altro: ISBN 9788892911543; 240 p.; 16,50€; genere: thriller; I ed. apr. 2023; editing: Patrizia Carrozza; progetto grafico e copertina: Valentina Catto

Voto: 8/10

Le vacanze estive sono alle porte e Gaia Conventi ci offre la sua ultima fatica, ideale per la lettura sotto l’ombrellone. In uscita il 9 giugno prossimo, ho acquistato il volume in anteprima al Salone del Libro di Torino, nello stand della casa editrice Golem.

Non è un giallo. Saprete sempre chi ammazza chi. Non ci sono indagini di polizia, ma ci saranno indagini di dilettanti.

Siamo nel 2002 in pieno centro di Ferrara e una scrittrice famosa dal nome improbabile, Iduccia Malacarne, ha bisogno di una sosia per la presentazione del suo ultimo libro. A causa della sindrome di Behçet, malattia che deve rimanere segreta a tutti, la sosia è necessaria per portare avanti una complessa e delirante strategia di vendetta della protagonista. Nei libri passati di Iduccia, infatti, vengono rivelati i particolari romanzati della sua vita passata, vita fatta di eccessi, abusi, violenze e scandali, dove i protagonisti reali sono facilmente identificabili. Il libro in uscita è l’ultimo capitolo, il capitolo finale, di questa saga di scandali. L’editore si aspetta grandi vendite, ma Iduccia non ha nessuna intenzione di mostrarsi debole e malata. La sua vendetta deve essere compiuta da un punto di forza.

Altro punto improbabile: il reclutamento della sosia, Giulia, una studentessa universitaria. Ma, pensandoci meglio, neanche tanto improbabile. Il passato di Giulia è problematico quanto basta per convincerla che 1000 euro siano un compenso ragionevole per pochi giorni di lavoro, un lavoro ancora oscuro. (A proposito: nel 2002, con il cambio in euro appena effettuato, nessuno si tradisce a usare le lire.)

Da qui in poi, nel tentativo di portare avanti il disegno vendicativo o per capire cosa sta succedendo, i vari personaggi si lanceranno in uno scivolo sempre più ripido di eventi che, oltre a tenervi incollati alle pagine del romanzo, vi rileveranno la complessa trama degli orrori, degli odi e delle vendette di Iduccia Malacarne. Il finale è a sorpresa, e che sorpresa!

Interessante la colonna sonora del romanzo. Ebbene sì, è un romanzo con colonna sonora. Interessanti e originali gli stacchi “cartolina da Ferrara”, cartoline da un altro mondo che poi collasserà nella tarma principale e ci saluterà nel finale.

Insomma, il divertimento è assicurato.
Buona lettura!

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[libro] Femina

martedì 16 Maggio 2023

Autrice: Jamina Ramirez
Titolo: Femina – Storia del Medioevo attraverso le donne che sono state cancellate
Editore: Il Saggiatore
Altro: ISBN 9788842831679; genere: saggistica, storia; traduzione: Roberta Zuppet; 35,00 €; 452 p.; I ed. mar. 2023

Voto: 7/10

Ramirez è una storica dell’arte, docente a Oxford. Si è presa la briga di rivedere numerosi documenti e indizi archeologici per vedere la storia medievale con una prospettiva diversa, cercando di andare a fondo nel ruolo delle donne in questo periodo storico. Un lavoro necessario, in quanto da almeno circa mezzo millennio la storia viene scritta e interpretata alla luce di grandi uomini (nel senso di genere maschile).

Siamo in Inghilterra, all’epoca della Riforma e cattolici e protestanti se ne danno di santa ragione. La guerra viene combattuta anche sul piano culturale e si compilano liste di testi da bruciare e salvare. Quelli scritti da donne, magari in odore di eresia e stregoneria, hanno affianco una notazione: femina. Sono i più sacrificabili. Nonostante questa epurazione, qualcosa si è salvato.

Scopriamo quindi un mondo medievale cosmopolita, fluido, molto più simile al nostro di quanto immaginiamo, con le medesime spinte progressiste e retrograde, dove il cristianesimo ha dato possibilità inaspettate alle donne e non è solo stato causa della loro repressione. Troviamo regine e imperatrici che hanno avuto il titolo di Re e Imperatore, perché il titolo maschile era più autorevole. (Vi ricorda qualcuna?). Troviamo tombe di donne inumate con vestiti e oggetti “da uomini” e viceversa. Troviamo guerriere, scienziate, teologhe e tante altre sorprese.

Mi sorprende, per l’ennesima volta, non tanto le difficoltà che le donne hanno avuto in un determinato periodo per affermarsi. Ci sono sempre riuscite, in fin dei conti. Sorprende invece l’accanimento nel cancellarne la memoria dopo la loro affermazione. È un fenomeno diventato sistematico in tempi relativamente recenti, dalla Riforma in poi, e che si sta invertendo solo in questi ultimi decenni, ma c’è ancora molto lavoro da fare e questo saggio è solo un primo passo per divulgare questo cambiamento di prospettiva.

Segnalo due cose che non vanno: 35 euro con 4 refusi – chissà quanti altri me ne sono sfuggiti – mi sembrano decisamente tanti. Inoltre Ramirez dà per scontato la nostra conoscenza della storia e inizia il racconto dei fatti che riguardano le donne senza prima darci un quadro generale e dei riferimenti temporali precisi. Bisogna andare avanti con la lettura, annotarsi nomi, luoghi e date, e ritornare indietro per farsi uno schemino. Santa Wikipedia aiuta molto. Anche un maggior numero di cartine non mi sarebbe dispiaciuto. Molte considerazioni sono poi solo ipotesi e suggestioni, con poche basi certe, ma di certo nella storia c’è ben poco. La prospettiva con cui si guardano i fatti è invece determinante.

Buona lettura!

[film] Il sol dell’avvenire

domenica 7 Maggio 2023

Titolo: Il sol dell’avvenire
Regista: Nanni Moretti
Sceneggiatura: Francesca Marciano, Nanni Moretti, Federica Pontremoli, Valia Santella
Fotografia: Michele D’Attanasio
Musiche: Franco Piersanti
Altro: Italia; 95 minuti; genere: commedia, drammatico; anno: 2023

Voto: 7/10

Come al solito Nanni Moretti non sforna film facili e questo non fa eccezione. È un film che ha dentro tante cose, è una continua matriosca.

Prima di tutto è un metafilm: parla di ben quattro film che si incastrano fra loro, film immaginati e film in lavorazione, in tutto ben quattro. Considerazioni estetiche condite con considerazioni filosofiche sulla violenza. Considerazioni sul linguaggio con il ribadire che “le parole sono importanti”, il significato della rappresentazione, il sogno, la trasformazione della realtà con la narrazione, con una finale ucronico.

Poi è un film intimo, sulla difficoltà di una coppia di lungo corso e la sua relazione con la figlia. Il mondo che cambia, il mondo che si vorrebbe, le fissazioni (ancora le scarpe!), invecchiare.

E per ultimo l’ironia: sull’industria del cinema, sulla politica, sulla sua situazione personale.

Un film che, se avete apprezzato gli altri di Moretti, vale la pena di andare a vedere.

Segnalo una recensione, scritta meglio, di Slow Film.

[ebook] Lamé – Delitti in abito buono

sabato 8 aprile 2023

Autrice: Gaia Conventi
Titolo: Lamé – Delitti in abito buono
Editore: VGS-Libri
Altro: ISBN 9788894511857 a 13,00€, 100 pagine (versione cartacea); I ed. giugno 2021; 147 kB; genere: thriller, horror

Voto: 8/10

È andata così: nell’estate del 2021 volevo comprare la versione ebook del libro, ma era presente solo su amazon con formato proprietario. Chiedo alla casa editrice se è in vendita il formato epub e come risposta mi è arrivato in omaggio, quindi l’ISBN è solo per la versione cartacea, che amazon ha l’esclusiva per la versione digitale e non ha ISBN. Immagino che conoscere Gaia abbia facilitato l’omaggio. L’idea era di leggerlo durante le vacanze estive. Poi nell’estate del 2021 sono successe molte cose decisamente impegnative e mi sono dimenticato dell’esistenza del libricino. L’ho recuperato recentemente e me lo sono finito in poco tempo.

Sono dieci racconti brevi da thriller psicologico, molto macabri, molto noir, molto fatti bene, molto ambientati a Ferrara. Alcuni avrei voluto che fossero più “discutosi”, direbbe la Comizietta, che ci avevo preso gusto. Io spero che Gaia continui sul filo del suo D’argine al male, che mi era piaciuto tanto e qui ha dimostrato di saperci fare anche nei pezzi brevi.

Buona lettura!

[film] Everything Everywhere All at Once

domenica 2 aprile 2023

Titolo: Everything Everywhere All at Once
Regia e sceneggiatura: Daniel Kwan, Daniel Scheinert
Montaggio: Paul Rogers
Effetti speciali: Zak Stoltz, Ethan Feldbau, Benjamin Brewer, Jeff Desom e Matthew Wauhkonen
Altro: USA; anno 2022; genere: fantascienza; direzione del doppiaggio: Teo Bellia, durata: 140 minuti; premi: 7 oscar (miglior film, regia, sceneggiatura non originale, attrice protagonista (Michelle Yeoh), attore non protagonista (Ke Huy Quan), attrice non protagonista (Jamie Lee Curtis), montaggio.) e molti altri.

Attori:
Michelle Yeoh: Evelyn Quan Wang
Stephanie Hsu: Joy Wang / Jobu Tupaki
Ke Huy Quan: Waymond Wang
James Hong: Gong Gong
Jamie Lee Curtis: Deirdre Beaubeirdre

(Fonte dei dati: Wikipedia)

Voto: 7/10

Una lavanderia a gettoni negli USA, condotta da una famiglia di origine cinese (Evelyn e Waymond) in difficoltà finanziarie per via delle tasse. A complicare la situazione, la famiglia è composta da una figlia omosessuale (Joy) e dal relativo nonno materno (Gong Gong) debilitato dall’età e con una forte cultura tradizionalista. Una vita ordinaria, scialba e triste, quella dei coniugi Wang, al limite della rottura e del disastro economico.

In questo contesto Evelyn Wang, la capo famiglia, mentre si trova nell’ufficio dell'”Agenzia dell’Entrate” del posto per cercare di risolvere i suoi problemi di tasse, si trova introdotta, suo malgrado, in una lotta fra universi paralleli. Qui viene a sapere che un essere chiamato Jobu Tupaki ha creato una specie di buco nero in cui vuol far ricadere ogni multiverso esistente e in questo tentativo sta spargendo terrore e sta causando grandi danni in molte linee temporali e universi. Ovviamente solo Evelyn, proprio per il suo essere una nullità nel suo universo, potrà avere il potere di salvare questa strana organizzazione della realtà sconfiggendo l’entità Jobu Tupaki.

Bizzarri e comici sono i salti fra un universo e l’altro, bizzarri e singolari sono il buco nero e i fantasiosi super poteri di Jobu Tupaki, la nemica da sconfiggere.

Ovviamente vi tralascio i dettagli, ma posso dirvi che il tema del film, in ultima analisi, è: se posso fare quello che voglio dove voglio e quando voglio, che senso ha la vita? Non ci si annoia mortalmente? Non è un tema nuovo, come non è nuova la sua soluzione, ma sicuramente è trattato con originalità, un pizzico di comicità e molta fantasia.

Vi ho trovato riferimenti a Star Trek, Matrix, 2001 Odissea nello spazio e sono sicuro di essermene persi, per ignoranza, molti altri.

È sicuramente un film da rivedere, perché ci si impiega un poco a entrare nella logica dei multiversi e i cambi veloci di scena non aiutano.

Buona visione!

Bonus: qui gli articoli de ilPost che parlano del film.

[libro] La terra è rotonda

venerdì 17 marzo 2023

Autori: AA.VV.
Titolo: La terra è rotonda – E ha sopra un sacco di cose: storie di geografia e informazioni per capire oceani, mappe, stagioni e il mondo intero.
Editore: ilPost – Iperborea – Collana “Cose spiegate bene”
Altro: ISBN 9788870919233; 19,00€; 272 pagine; genere: saggistica; con illustrazioni di Jacopo Rosati; I ed. 2023

Voto: 6/10

Continua l’ottimo lavoro de ilPost per spiegare le cose bene. In questo libricino si parla di geografia: di cosa si occupa la geografia, i saperi che ci ruotano attorno (informatica e politica), curiosità, spigolature di personaggi blasonati.

A dire il vero questo volume è stato quello che mi ha dato meno soddisfazioni, ma per lo più la cosa è imputabile a me soltanto. Su alcune cose mi aspettavo cose più tecniche, che quelle di base già le sapevo (tipo che rappresentare una cosa tonda su un foglio non è facilissimo); nel capitolo “I colori del mondo” ancora non ho capito cosa c’entra la geografia e la canzone mi ha lasciato indifferente, ma perché essenzialmente sono un persona orribile.

A parte gli scherzi e le mie necessità, anche questo libro lo consiglio per chiunque voglia farsi un’idea su questa materia affascinante. Sì, perché i nostri governanti, a un certo punto, hanno deciso che la geografia non serviva e quindi oggi è la cenerentola delle materie scolastiche. Quindi un richiamo alla nostra curiosità è più che doveroso.

Molto interessanti il capitolo sulle metropolitane e sul funzionamento di google maps. E poi molte curiosità: i fusi orari e le capitali strane del mondo e altro ancora.

Buona lettura!

[libro] Buchi bianchi

sabato 4 marzo 2023

Autore: Carlo Rovelli
Titolo: Buchi bianchi
Editore: Adelphi
Altro: ISBN: 9788845937538; p. 148; 14,00€; I ed. 2023; genere: saggistica, divulgazione scientifica

Voto: 8/10

Nella mia infinita ignoranza, non sapevo che Rovelli si occupasse, e da anni, anche di astrofisica. Per la precisione dei buchi bianchi.

Partiamo dall’inizio. Ormai quasi tutti sanno cosa sono i buchi neri e come si formano. Un buco nero è il risultato della morte di una stella: quello che non viene scagliato nello spazio, si accumula e si concentra al centro, fino a diventare tanto compresso da creare una specie di buco gravitazione, dove ogni cosa cade dentro e nulla può uscirne, nemmeno la luce. Da cui l’aggettivo nero, per l’appunto. Che sia nero il centro e che nulla possa sfuggirgli non impedisce di vederli e di imparare tante cose dalla loro esistenza. Li vediamo essenzialmente per gli effetti che producono nella materia circostante. Le stelle vi orbitano attorno – si nota una stella che ruota attorno a uno spazio nero – e la materia che vi cade emette luce e l’anno scorso, per la prima volta, con questa luce abbiamo ottenuto una fotografia. Dal 2016 non solo li vediamo, ma li sentiamo anche, attraverso le onde gravitazionali.

Sì, ma poi questi buchi neri come evolvono? Che fine fanno?

In questo breve saggio Rovelli espone, in modo semplice e piano, la teoria a cui sta lavorando: l’evoluzione di un buco nero e la sua trasformazione in buco bianco, ovvero un oggetto da cui si può solo uscire e non entrare.

Amedeo Balbi, un anno fa, ne parlava nel suo canale. Rovelli, con la sua teoria, cerca di risolvere i problemi che vi espone Balbi.

Non vi dico cosa ha escogitato. Vi dico solo che la soluzione è semplice, nella sua formulazione concettuale, e sembra geniale; vi dico che non vi è accordo unanime fra gli scienziati e fino ad ora la teoria di Rovelli & C. rimane teoria. Conferme sperimentali non ci sono. Se una qualche conferma si troverà prossimamente, premi Nobel verranno assegnati a chi ci ha lavorato.

Dal punto di vista della prosa segnalo le molte citazioni poetiche dantesche e le citazioni filosofiche. Ci sono anche alcuni intervalli di riflessione e ricordi, scritti senza maiuscole, che rendono il testo precario e straniante.

Sebbene la spiegazione della sua teoria sia molto semplice, accettare il nuovo punto di vista che propone non è cosa da tutti. È tutto altamente contro intuitivo e strano. Siete avvisati.

Buona lettura!

Aggiornamento 17/03/2023: Carlo Rovelli a Radio3Scienza.

[libro] Canzone nera

giovedì 16 febbraio 2023

Autrice: Wisława Szymborska
Titolo: Canzone nera (originale polacco: Czarna piosenka)
Editore: Adelphi
Altro: ISBN 9788845937149; 14,00€; 158 pagine; genere: poesia; I ed. 2022, edizione con testo polacco a fronte, Adelphi 783; a cura di Andrea Ceccherelli; traduzioni di Linda Del Sarto e Andrea Ceccherelli

Voto: 7/10

Wisława Szymborska, premio Nobel per la letteratura 1996, è fra i miei cinque autori a cui riservo un budget di spesa virtualmente illimitato, ovvero a una loro uscita in libreria non si dice mai di no, conto in banca permettendo. Ringrazio per questo Denise, la morosa che nel 1998 me la fece conoscere. (Non credo mi legga.)

Questa opera è inedita in Italia e in Polonia è stata pubblicata postuma solo nel 2014. Sono le prime poesie della Szymborska ventenne, scritte fra il 1944 e il 1948 e l’autrice non volle mai pubblicarle in una raccolta perché le considerava acerbe, appartenenti a uno stile in cui non si riconosceva più. È una raccolta mancata, in quanto all’epoca avrebbe dovuto uscire in libreria, ma i fatti politici del dopoguerra cambiarono le carte in tavola. L’ex marito Włodek, però, nel 1970 volle festeggiare il suo venticinquesimo anniversario dell’esordio poetico e raccolse in un dattiloscritto tutte le sue prime poesie pubblicate e su questo lavoro si basa gran parte di questa opera. Nel 2014 la casa editrice Znak la pubblica con il titolo Canzone nera (il titolo è stato scelto dall’editore) e il curatore italiano ne modifica in parte la scelta esplicitando ed argomentando le divergenze. (Ci sono varie versioni della stessa poesia, frutto di elaborazioni e ripensamenti successivi alla prima stesura.)

L’esordio della Szymborska è singolare: all’inizio del 1945 manda una sua poesia a un giornale di Cracovia, Dziennik Polski, e il redattore che la riceve la gira a un inserto culturale appena nato, Walka, che però all’inizio non la pubblica. Il redattore (Witold Zechenter) insiste e la sua prima poesia, Cerco la parola, viene pubblicata. Tagliata, perché troppo lunga, e modificata! Ma questo, per la giovane Szymborska è sufficiente: qualcuno ha preso in considerazione un suo scritto. Altrimenti, confessò anni dopo, non avrebbe più mostrato le sue poesie ad altri.

In queste prime poesie si vede lo stile che la rese famosa in seguito – l’uso del paradosso e dell’ironia, per esempio – e sono presenti temi che successivamente abbandonò: è presente la Storia, fatti rilevanti legati alla seconda guerra mondiale, e ci sono “cicli poetici”, più poesie che dispiegano un tema, struttura che abbandonò in seguito. Sono poesie sicuramente acerbe e nulla fa presagire il successo che ne seguì, per questo è una raccolta indicata più a un pubblico di fan e di studiosi, che a un pubblico generalista. Ma alcune perle rimangono, come La ballata d’amore scherzosa o Il giorno dei morti.

Interessanti le note del curatore, che entrano nel dettaglio di quanto qui solo accennato.

Buona lettura!

[libro] La scienza delle pulizie

sabato 14 gennaio 2023

Autore: Dario Bressanini
Titolo: La scienza della pulizie – La chimica del detersivo e della candeggina e le bufale sul bicarbonato
Editore: Gribaudo
Altro: ISBN 9788858043035; 24,00€; 280 p.; genere: saggistica, divulgazione scientifica; capitoli extra, solo on line, sugli odori e sulla pulizia dei metalli.

Voto: 8/10

Dopo la lettura di questo libro le vostre pulizie di casa non saranno più le stesse, questo è certo. Tante informazioni sui detersivi, sui disinfettanti, sull’eco sostenibilità dei prodotti per le pulizie, sui metodi di lavaggio, sulle false credenze che girano sull’aceto e il bicarbonato. Chi segue Bressanini da molti anni avrà sicuramente già visto e digerito alcuni concetti, altro materiale e le presentazioni si trovano on line (qui sull’eco sostenibilità dei detersivi e qui sui saponi per le mani), ma chi vuole altri dettagli e una visione di insieme dovrà acquistare e leggere il libro.

Tra le cose più importanti che non sapevo segnalo:
1) l’aceto potrebbe uccidere la vostra lavatrice o la vostra lavastoviglie. Alcune gomme e guarnizioni non lo sopportano. Non usatelo come ammorbidente, brillantante, disinfettante o detersivo;
2) l’etichetta ecolabel è l’unica che certifica, in modo indipendente, che il prodotto che usiamo è stato pensato per ridurre al minimo l’impatto ambientale, a partire dalla sua produzione. No, le scritte eco, natura, bio e il colore verde non certificano nulla;
3) il bicarbonato non deterge e non disinfetta.

Avvertenza per gli aspiranti chimici casalinghi. Bressanini non vede di buon occhio chi vuole fare il detergente fai da te. Dà qualche alternativa casalinga per le cose più basiche, ma ribadisce il concetto che se i colleghi hanno lavorato tanto per pensare un prodotto, una ragione c’è di sicuro. I suggerimenti di Bressanini servono al più per scegliere il prodotto migliore che fa al caso nostro. Io che aspettavo il suo libro per avere indicazioni su come fare in casa il sapone sono rimasto a bocca asciutta. (Dice che è troppo pericoloso – non ha tutti i torti – e che è complicato, ma no, se uno non fa di testa sua a segue le giuste istruzioni.)

Buona lettura!

[libro] La lezione di Enea

venerdì 6 gennaio 2023

Autrice: Andrea Marcolongo
Titolo: La lezione di Enea
Editore: Editori Laterza
Altro: ISBN 9788858139677; genere: saggistica; p. 204; 16,00€; I ed. 2020

Voto: 8/10

Il mio primo alias sull’internet è stato Pio Enea e il mio primo tema in classe sopra il 5 è stato sull’Eneide, scritto mentre mi stava salendo la febbre, ma mi ero preparato bene, mi ero fatto la cartina dei luoghi raggiunti da Enea, con i riferimenti ai capitoli e alla trama. Sapevo tutto, quel tema lo dovevo fare assolutamente, era la mia occasione. Presi 6,5 o 7, non ricordo. Fu una grande conquista, dopo tutte le sfumature di 5 prese nei temi del primo anno.

Quando lunedì scorso mi sono trovato in mano questo volume, preso perché consigliato dalla scuola della Comizietta, e ho iniziato a leggerlo in metropolitana, mi ci sono perso dentro. Ho capito perché il mio istinto mi fece prendere quell’alias e perché l’Eneide, al liceo, mi piacque tanto da farmi prendere il mio primo bel voto in un tema.

Scrive Marcolongo:

[…] Soffre, Enea, soffre in ogni suo gesto, eppure sembra immune al ricatto dell’angoscia. Laddove noi restiamo sgomenti – più che giustamente –, lui passa oltre e non smette di avanzare.

Piange moltissimo, come vedremo. Ma alla paura risponde sempre con l’audacia. Non si sottrae al dovere di guardare in faccia realtà raccapriccianti. Non esita a dare un nome a ciò che fino a poco prima era a tutti ignoto. A fronteggiare fenomeni mai vissuti da nessuno.

Enea pensa, cataloga, si sforza di comprendere. Ricompone il magma indefinito del caos con il rigore della razionalità. Proprio per questo, a prima vista Enea appare così detestabile. Come noi non sa cosa fare, eppure lo fa. Come noi non sa da che parte cominciare, ma nel dubbio comincia. È irritante, è vero – perché non fa che ricordarci l’urgenza di continuare. […]

L’Eneide è quindi un’opera da leggere durante i periodi difficili, quando il mondo ci sembra impazzito e abbiamo bisogno di sapere che il nostro eroe alla fine farà tutto quello che deve fare per uscirne. Per cercare di immedesimarci in questo eroe, in Enea, un eroe laico. Nelle mie piccole sfortune e crisi personali mi immedesimo molto in questo carattere, anche se ho meno sapienza e audacia di Enea. Forse lo sapevo già nel 1997. O forse lo sapevo già un decennio prima.

L’autrice non a caso ha scritto questo saggio durante la pandemia, nei primi mesi del 2020. Anche lei aveva sempre sottovalutato l’opera e il personaggio. Anche lei è stata folgorata da questa scoperta: si può uscire dalla crisi cercando di fare del nostro meglio.

Ma nel breve saggio non c’è solo questo. Viene analizzata la figura di Didone, lo stile dell’Eneide, lo scempio che ne fece il fascismo, la fortuna letteraria e altro ancora. Un breve e intenso manuale su tutto quanto c’è da sapere su questa opera straordinaria e spesso sottovalutata.

No, non è necessario avere sotto mano l’Eneide e forse non è nemmeno necessario averla letta o ricordarsela. (C’è un piccolo riassunto in fondo.) Tutto quello che serve è nel testo.

Buona lettura!