Se non fosse che certe notizie ti arrivano di venerdì sera e non presagiscono nulla di buono, ci sarebbe da ridere.
Chiedo un piccolo sforzo ai miei lettori. Il sottoscritto abita in una casa costruita con l’edilizia convenzionata secondo la legge 167. In pratica il Comune ti garantisce una casa decente a prezzi calmierati, ma, come contropartita, il tuo diritto di proprietà è a tempo: 90 anni, se non ricordo male. In gergo tecnico si chiama diritto di superficie. Passati i 90 anni la casa ritorna proprietà del comune. Io avrei potuto morire di vecchiaia in questa casa senza preoccuparmi di nulla. Se però uno ha intenzione di vendere o affittare la casa, il diritto di superficie limita i prezzi e la libertà decisionale del temporaneo proprietario. Ecco allora che una apposita legge consente al Comune di far decadere il vincolo dei 90 anni: in altre parole consente di passare da proprietari temporanei a proprietari eterni, da diritto di superficie a diritto di proprietà, e così decadono anche i vincoli sulla vendita e sugli affitti. Per far questo il Comune chiede un obolo, in teoria la differenza di prezzo fra il prezzo di libero mercato e il prezzo calmierato, in realtà molto meno. Di solito la cosa è conveniente. Io pagai l’obolo al Comune e un notaio registrò il passaggio nel febbraio del 2008. Per risparmiare sul notaio si fece un atto unico con altri 25 proprietari interessati al passaggio. C’era però da pagare allo Stato una tassa di 168 euro. Il notaio pensava 168 euro per tutti e 25 i proprietari. L’Agenzia delle entrate 168 euro per i 14 immobili (neanche i proprietari). Indovinate chi ha ragione? E indovinate quando sono venuto a sapere di questa tassa?
Venerdì mi arriva questa lettera dall’ufficio locale dell’Agenzia delle Entrate:
Protocollo: scritto a mano
AVVISO DI LIQUIDAZIONE DELL’IMPOSTA
IRROGAZIONE DELLE SANZIONI
[
numeri vari]
IL SOTTOSCRITTO DIRETTORE
XAVVERTE
ilcomizianteCHE IN RELAZIONE ALL’ATTO STIPULATO IL
feb 2008DAL NOTAIO
Y [numeri di protocollo vari]DANTE CAUSA: COMUNE DI SAN DONATO MILANESE […]
AVENTE CAUSA:
noi 25 proprietari E PER I SEGUENTI MOTIVI:
[l’italiano non è il piatto forte dell’Agenzia delle Entrate]NEL PRESENTE ATTO SI RISCONTRANO 15
[14 + il comune?] NEGOZI GIURIDICI PORTANTI OGNUNO UNA CESSIONE DI QUOTA DELL’AREA DA PARTE DEL COMUNE DI SAN DONATO MILANESE. AGLI STESSI SOGGETTI CHE SONO GIA’ IN POSSESSO DELLA PROPRIETA’ SUP/ERFICIARIA DEGLI IMMOBILI COSTRUITI SULL’AREA STESSA. IN SEDE DI AUTOL/IQUIDAZIONE E’ STATA ERRONEAMENTE VERSATA UNA SOLO TASSA FISSA, MENTRE, AI SENSI DEGLI ARTT. 20 E 21 DEL DPR 131/86, TALI NEGOZI COSTI TUISCONO PIU’ ATTI DISTINTI E SEPARATI. DEVONO PERCIO’ ESSERE APPLICATE T/ANTE TASSE FISSE, PARI AD EURO 168,00, QUANTI SONO I NEGOZI GIURIDICI STESSI.
LE IMPOSTE, LE SANZIONI PECUNIARIE E GLI INTERESSI DI MORA SONO STATI
LIQUIDATI COME SEGUE:
IMPOSTA: REGISTRO TERR.
TRIBUTO: 105T
IMPORTO: 2184,00 EURO
data, firma e timbri vari
Seguono le istruzioni per il ricorso e il modello F23, a mio nome, con la bella cifra di 2184 euro stampata sopra.
Per la vostra gioia ho trascritto la lettera nel modo più fedele possibile, come nell’originale: in maiuscolo, con gli “a capo” fantasiosi e la prosa incomprensibile.
Tutto questo lo ricevo venerdì sera. 60 giorni per pagare 2184 euro, dai 168 iniziali. Così c’è scritto, perché qualcuno (il notaio?) si è sbagliato a fare i conti.
Oggi telefono al notaio e scopro che non devo pagare io tutti i 2184 euro. L’Agenzia delle Entrate ha mandato a tutti i proprietari lo stesso modello F23 con i 2184 euro, ma in realtà per ogni immobile (14 e non 15 come scritto) si deve pagare 156 euro (che sono i 168 meno quello che abbiamo già pagato) e ogni proprietario paga secondo la sua proprietà. Nessuna sanzione e nessuna mora. Il notaio collezionerà le quote dovute e farà un singolo versamento.
Non sono simpatici quelli del fisco?