Autrice: Annalisa Camilli
Titolo: Un giorno senza fine – Storie dall’Ucraina in guerra
Editore: Ponte delle Grazie
Altro: ISBN 9788833319520; 192 p.; 14,90 €; genere: giornalismo, saggistica; I ed. settembre 2022
Voto: 8/10
La Camilli è andata in Ucraina a marzo e a maggio, in mezzo alla guerra, per raccogliere le testimonianze della popolazione. Un vero e proprio atto di coraggio, visto che i giornalisti morti in Ucraina, alla data del primo giugno, sono otto.
La violenza, il senso di straniamento, gli spostamenti di milioni di persone verso i paesi europei, le distruzioni, sono contenuti sconcertanti, ma, se non siamo proprio giovanissimi, sono cose che ci si aspetta. La Camilli ha il pregio di restare molto aderente ai fatti, a non enfatizzare i racconti, a non entrare nei dettagli morbosi. Racconta in modo piano l’orrore della guerra, in modo molto efficace. Ma non è questo il motivo per cui ho comprato il libro. L’ho preso essenzialmente per gli ultimi due capitoli, Il dibattito avvelenato e Quale pacifismo.
La giornalista fa una carrellata delle varie posizioni sul conflitto, ma soprattutto dà voce ad alcuni intellettuali ucraini e segnala le molte anomalie del dibattito occidentale, tutto impegnato a schierarsi da una parte o dall’altra. senza farsi molte domande, tenendo in scarsa considerazione i fatti. Non vengono date facili soluzioni, ma si viene esortati a informarsi e a tenere attivo il pensiero, a non sminuire l’utopia del disarmo, della pace e del dialogo e, al tempo stesso, a tenere conto che gli ucraini stanno combattendo una vera e propria guerra di resistenza e liberazione.
A queste conclusioni finali ci si arriva però preparati. Fra una disgrazia e l’altra, la Camilli ci dà una infarinatura sulla storia più o meno recente del paese, delle sue contraddizioni, sulla situazione etnica e sociale delle città che visita. Colpisce il fatto che gran parte della popolazione ucraina abbia molti legami con la Russia; molti ucraini sono rimasti increduli di fronte all’invasione e alcuni lo sono tutt’ora. Se dal punto di vista politico l’Ucraina stava tentando di uscire dall’influenza Russa e al suo imperialismo, dal punto di vista culturale i due popoli si sentono molto vicini. È una cosa che colpisce molto.
Per chi avesse fretta o volesse un assaggio dell’opera, segnalo il podcast Da Kiev, sempre della Camilli, dove alcuni capitoli coincidono con alcune puntate. (Oltre che su storielibere.fm lo trovate su spoticoso e altre piattaforme.)
Buona lettura!
Aggiornamento del 09/10/2022:
Un estratto del libro tratto da ilPost:
Quale pacifismo?
Nel suo libro sulla guerra in Ucraina, “Un giorno senza fine”, Annalisa Camilli riflette su un tema su cui è stato difficile dialogare