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Baricco puntate 2 e 3 e oltre

lunedì 22 marzo 2021

I pensieri di Baricco continuano:

Mai più, seconda puntata
«Educhiamo i giovani a una situazione che poi, nella vita vera, quasi non si dà: gestire una realtà che resta ferma. Risolvere problemi che non cambiano regole. Trovare significati che sopravvivono inalterati a generazioni di umani completamente differenti. Lo vedete il culto della permanenza, l’ambizione a fermare il mondo, il bisogno di fermezza? Lo riconoscete il ponte Morandi?»

Alla quale per fortuna ha risposto Leonardo Tondelli, risparmiandomi di scrivere:

Cavati le putrelle dagli occhi, Baricco: poi parliamo di scuola

La terza puntata è qui:

Mai più, terza puntata
«Continuiamo a metterci nelle mani di un’intelligenza che procede per sistemi poco flessibili, sotto la spinta di saperi che non comunicano, senza l’energia di rivedere i propri punti d’appoggio concettuali e intorpidita dal mito leggendario della razionalità»

Chissà se Baricco, quando ha mal di denti, va dal dentista o da un tuttologo.

Però mi sono rotto di seguire puntualmente a questi vaneggiamenti. Aspetto il finale per vedere dove vuole arrivare.

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Immacolata Concezione

domenica 8 dicembre 2013

Su IlPost Leonardo Tondelli si diletta da tempo di santi e madonne. I post sono scritti bene, i concetti teologici sono riportati all’attualità, aneddoti e curiosità tengono viva l’attenzione. Esiste la divulgazione scientifica e matematica e ora esiste anche la divulgazione teologica o, per essere più precisi, divulgazione agiografica, sperando che questa espressione abbia senso.

Oggi vi segnalo:

Senza macchia o senza scelta?

dove si illustra il tema di oggi: l’Immacolata Concezione di Maria.

E’ interessante un passaggio:

[…] per noi si è vergini o no a seconda di una cosa che si chiama imene […] La verginità [oggi, N.d.R.] è diventata un puro fatto fisico. […] Non ci viene quasi mai il sospetto che la parola “verginità” possa avere avuto un significato diverso, in un’epoca diversa, in cui ogni corpo aveva una dimensione morale inscindibile da quella fisica. […]

No, Tondelli non ci rivela per esteso che significato avesse la parola verginità nell’antichità, anche se ce lo lascia intuire. Però ci mette in guardia da una distorsione di giudizio (credo si dica bias cognitivo) comunissima: quella di guardare le cose del passato con gli occhi del presente. Non è la prima volta che sento dare del “maschilista” ad artisti nati e cresciuti prima del movimento femminista degli anni ’60. E’ come dare dell’antidemocratico a Dante o dell’antiscientifico ad Aristotele. Ecco, guardando al passato dovremmo spogliarci di alcuni giudizi e ricordarci, o almeno presumere, che allora le cose non apparivano come appaiono oggi. Per esempio oggi andare a votare per le primarie del PD mi sembra una gran perdita di tempo. In futuro, se dovessi dire “ah! se fossi andato a votare!”, siete autorizzati a darmi una botta in testa per ricordarmi quello che ho scritto qui.