Posts Tagged ‘libri’

Comizi altrui /13

lunedì 20 aprile 2020

In questo periodo di isolamento molti di noi lettori forti (e meno forti) hanno trovato difficoltà nella lettura, pur avendo più tempo libero. Lo Scorfano ci segnala una riflessione altrui su questo strano fenomeno e pensa che sia una buona notizia:

Una buona notizia
di Davide Profumo

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[ebook] Per stavolta Don Antonio

lunedì 14 dicembre 2015

Autore: Frédéric Dard
Titolo: Per stavolta Don Antonio – Le inchieste del commissario Sanantonio della Polizia di Parigi (Les souris ont la peau tendre)
Editore: e/o
Altro: ebook formato epub, 1175 KB, p. 121, ISBN 9788866323785, prima edizione: 1951, questa edizione: 2013, genere: spionaggio, traduzione dal francese di Bruno Just Lazzari

Voto: 10/10

Non guardate il voto. Io sono uno spasimante del genere. È andata così. L’ebook l’ho avuto legalmente, ma non l’ho pagato. All’epoca avevo scoperto che la casa editrice e/o aveva iniziato a ristampare la serie di Sanantonio e cercavo nel suo sito eventuali numeri mancanti della serie. (Li ho quasi tutti.) Scoperto un baco nella pagina della casa editrice lo segnalai. Come ricompensa ricevetti un buono pari al valore del libro su cui c’era l’errore. Per stavolta Don Antionio, appunto.

L’avevo già letto tempo fa e in questi giorni ho avuto l’occasione di rileggerlo nel formato digitale. Non è dei migliori. È uno dei primi, ambientato durante la seconda guerra mondiale, più cupo e senza i personaggi che nelle successive opere gli fanno da contorno e le rendono più divertenti. Però si legge veloce. In questo numero Sana’ fa il James Bond contro i tedeschi. E vince, come sempre.

Buona lettura!

Libri di carta e di bit

mercoledì 30 settembre 2015

Questo articolo vale la pena leggerlo (da “Le macchine volanti”):

Libri di carta e di bit
di M. Mantellini

Mantellini è un entusiasta della “cultura digitale”, se posso permettermi questa espressione, e chi bazzica da queste parti lo conosce bene. Questa sua ultima riflessione nasce dopo la pubblicazione, anche su carta, del suo ultimo saggio. Mantellini nell’articolo evidenzia limiti e differenze sostanziali fra i due mezzi, quello digitale e quello analogico. Non vi anticipo nulla, solo che la carta, nel mondo della cultura, farà molta fatica a morire.

[libro] Sette brevi lezioni di fisica

mercoledì 16 settembre 2015

Autore: Carlo Rovelli
Titolo: Sette brevi lezioni di fisica
Editore: Adelphi
Altro: ISBN 9788845929250, p. 88, 10,00 €, genere: divulgazione scientifica

Voto: 7/10

Qui la pigrizia regna sovrana e, concordando con quanto scritto in proposito da .mau., vi rimando alla sua recensione.

Io aggiungo che il pippone finale si può tranquillamente saltare.

Buona lettura.

Libri scandalosi

sabato 11 luglio 2015

Sapevate che i libri per bambini possono essere molto pericolosi?

Ne avevo parlato qualche giorno fa. La cosa mi sembrava ridicola e impossibile. Invece il ritiro dei libri c’è stato veramente. Il comunicato stampa sul sito del Comune non lascia dubbi:

Libri sulla teoria gender, dichiarazione del Sindaco Luigi Brugnaro

Il blog topipittori ne racconta tutta la storia:

Il caso dei libri ritirati dalle scuole a Venezia: i fatti.

(grazie a mastangelina su frenf.it)

La letteratura come servizio e la letteratura illimitata

sabato 27 giugno 2015

La notizia è ormai vecchia, ma è rinnovata da una novità.

Da qualche mese in Italia è possibile accedere a Kindle Unlimited, un servizio di Amazon che consente di leggere molti titoli (oggi sono circa 15.000 in italiano e 800.000 in altre lingue), in formato elettronico, in abbonamento. Si pagano 10 euro al mese e si ha l’accesso ad un discreto catalogo di scelta. Finché si paga, il catalogo è a completa disposizione. Di fatto è una biblioteca a pagamento. Sì, perché al termine del servizio, i libri non sono più leggibili e ritornano ad Amazon, anche se virtualmente.

C’è un limite e un prezzo nascosto da pagare: il limite è che si è obbligati ad usare dispositivi e software di Amazon per usufruire del servizio. Il prezzo nascosto è la nostra riservatezza: ogni nostro dato di lettura (cosa, quando, dove e quanto leggiamo) sarà usato da Amazon per operazioni di marketing. Anche le nostre sottolineature saranno analizzate.

Per le poche migliaia di persone che leggono più di un libro al mese e a cui non dispiace la lettura digitale, questo sistema è molto economico e vantaggioso. Questo è indubbio.

La novità recente invece è che Amazon pagherà gli autori che aderiscono al programma Kindle Unlimited a seconda delle pagine lette dai clienti. Potrete anche avere l’intera biblioteca di Amazon sul vostro Kindle, ma fino a quando quegli ebook non saranno letti l’autore non sarà pagato. Un modo per evitare di pagare tutti in modo forfettario? Forse. Ma questa iniziativa non ha effetti solo sugli autori. Questa iniziativa potrebbe cambiare il modo di scrivere.

Fino ad oggi l’autore ha usato le tecniche per prendere il lettore e tenerlo inchiodato alla pagina scritta fino all’ultima pagina in modo arbitrario. Se il racconto, o il saggio, aveva bisogno di altri ritmi, gli effetti speciali venivano rimandati o erano del tutto assenti. Da domani rischiano di diventare la norma, spazzando via ogni pagina che non sarà più che scoppiettante e appiattendo in questo modo la scrittura. Non ci stupiremo più di nulla, perché tutto sarà veloce e fantasmagorico allo stesso modo. Forse il mio è solo pessimismo.

C’è anche un altro aspetto che ci interesserà molto da vicino e che sto toccando con mano. L’immensa possibilità di lettura che abbiamo oggi a prezzi stracciati, di cui Amazon è solo una possibilità, ci fa perdere la cognizione delle priorità e provoca un calo del desiderio di lettura. Avere tutto a disposizione ci consente di rimandare sine die ogni lettura (tanto è a due click di mouse) e ci mette in grande difficoltà quando si deve scegliere il prossimo libro da leggere. Paradossalmente è la mancanza e la difficoltà di reperimento del libro che ci stimola il desiderio di lettura. Anche solo fare due passi per arrivare in biblioteca o in libreria è un incentivo a scegliere e a desiderare.

Avere tutto a disposizione in breve tempo implica una forma mentis molto diversa da quella attuale. Io, pur avendo desiderato a lungo questa possibilità di scelta, oggi ho qualche difficoltà a viverla in modo positivo, ma la Biblioteca Universale in formato elettronico è dietro l’angolo. I nostri figli sapranno godersela?

[ebook] La vista da qui

sabato 27 settembre 2014

Autore: Massimo Mantellini
Titolo: La vista da qui. Appunti per un’internet italiana
Editore: minimum fax
Altro: ISBN ebook: 9788875216245 a 5,99 €, ISBN cartaceo: 9788875215965 a 10,00 €, I ed. agosto 2014, epub 332 KB, saggistica

Voto: 7/10

È un saggio, sì, ma molto leggero, una leggerezza che sta non solo nel modo di scrivere, ma anche nella profondità della trattazione. Come dice Mantellini:

È il resoconto personale di quasi vent’anni di esperienze di rete vista attraverso gli avvenimenti che hanno riguardato me e la mia famiglia quando Internet ha iniziato ad avvolgerci.

Non per questo è meno interessante. Chi, come il sottoscritto, è diventato maggiorenne in rete – nel senso che ci bazzica dal 1996 – molti argomenti e problematiche le ha già incontrate in questi anni e ha avuto modo di rifletterci. In questo caso Mantellini ordina le idee e dà loro una forma compiuta e qualche riferimento bibliografico e storico.

Chi invece si è affacciato da poco di fronte a questo mare – la Rete – o semplicemente non ha mai avuto occasione di ragionarci sopra, questo saggio è un ottimo punto di partenza. (Una copia andrà a NonnoG.)

Alcuni capitoli dovrebbero diventare materia obbligatoria di studio a scuola, come Sul copyright e Sui libri (di carta e di bit)

Due difetti.

Il primo è un minimalismo misto a moralismo che forse aiuta poco a capire. C’è in qualche passaggio. Abbiamo appena finito di ripeterci che la libertà in Rete significa responsabilità nella scelta e accettazione di cose disgustose, seppur legali, sappiamo che le tendenze commerciali limiteranno di molto le nostre libertà, non abbiamo bisogno di questa frase:

gli aspetti oscuri della rete internet esistono e vanno focalizzati, ma sono la parte minore, anche se non di molto.

Semmai ci starebbe un invito alla responsabilità. Quello che facciamo oggi in Rete costruisce la Rete di domani.

L’altro punto per me dolente – ma ribadisco che questo è un problema solo mio – è le citazione dei marchi quando non è assolutamente necessario. Perché citare mele e candele, quando si può tranquillamente dire notebook e ebook reader? C’è un capoverso iniziale che mi ha fatto sentire in uno spot. Volevo smettere di leggere. Poi mi sono fatto coraggio e sono andato avanti. Questa mia sensibilità mi creerà dei problemi seri un giorno.

Buona lettura!

PS: dimenticavo: non comprerò mai più un saggio in forma digitale. Io ho bisogno di stropicciare carta quando penso. E di usare la matita e l’evidenziatore.

Aggiornamento 28/09/2014:

Un capitolo in omaggio dall’editore:

La vista da qui: sulla politica

Aggiornamento 01/10/2014:

Altro capitolo in omaggio dall’editore:

Sul divario digitale

Salsicce e libri

martedì 23 settembre 2014

Siamo in un mondo immaginario e io produco salsicce.

Vado dai macellai della mia città e cerco di convincerli a vendere le mie salsicce.

Io le vendo ai macellai a 1 € l’una. In questo euro, per me, c’è il prezzo di produzione e il mio guadagno.

Riesco a convincere 9 macellerie su 10 esistenti nella mia città a vendere le mie salsicce. Sono molto contento, le vendite vanno bene. Solo che la macelleria che non vuole vendere le mie salsicce è molto grossa, è la macelleria Grossa. Da sola potrebbe venderne quanto le altre 9. Solo che io pretendo che le mie salsicce vengano vendute ad almeno 2 € e la macelleria Grossa le vuole vendere a 0,90 €. Ci guadagnerei ancora qualcosa, ma io non ci sto e non la rifornisco. Ma questo cosa mi dà molto fastidio.

Cerco allora di convincere tutti gli allevatori di suini che la macelleria Grossa sta mettendo in grande difficoltà me e tutti loro e faccio partire una campagna contro i suoi prezzi troppo bassi. Dico che la salsiccia non è un oggetto qualunque, è un sano prodotto artigianale che va protetto e giustamente valutato, non si può vendere ad un prezzo qualsiasi. La qualità si paga.

I miei clienti però si chiedono: perché non si apre una macelleria sua ‘sto Comizietto al posto di romperci le rotule? Per caso non gli bastano le 9 macellerie cittadine per vendere i suoi prodotti? Gli economisti si chiedono: ma i costi di produzione della salsiccia del Comizietto sono forse troppo alti? Potrebbero essere abbassati? Gli intellettuali si chiedono: è vero che la salsiccia è un prodotto culturale della nostra cucina o è mera carne insaccata? Nel primo caso che facciamo?

Sostituite salsicce con libri e Comizietto con Hachette. Da PuntoInformatico:

Amazon e Hachette, gli autori si schierano
I libri, denunciano gli autori, non sono prodotti il cui valore corrisponde semplicemente al prezzo: Amazon dovrebbe abbandonare la linea dura
di Claudio Tamburrino

Siete ancora qui? Ok, quella sopra era una provocazione. Ma non troppo. In realtà il libro è un oggetto economico e quindi può essere trattato come una salsiccia o un servizio. È anche un oggetto culturale che dovrebbe seguire altre regole. Però: quando si parla di prezzo di libri si parla di salsicce. Quando si parla di qualità dei libri si parla di cultura. Lo so, è difficile, ma, a meno di togliere i libri dal contesto economico, dovremo parlare di salsicce e di libri.

Collezione porno

martedì 9 settembre 2014

Da ilPost:

La collezione segreta di libri erotici dell’Unione Sovietica
La storia dell’enorme raccolta di volumi avviata a Mosca nel periodo della rivoluzione bolscevica e oggi conservata sottochiave nella Biblioteca di Stato Russa

Riassumendo: tempo, più politica, più censura e anche una collezione da onanisti diventa di interesse culturale. Già è accaduto con gli affreschi di Pompei.

Vorrei esserci quando fra cento anni si scopriranno su qualche pc arrugginito i porno più o meno amatoriali scaricati da qualche portale porno attuale, residui antichi di serate dimenticabili con se stessi. I tecnici informatici che tenteranno con ogni mezzo di recuperarli. Gli storici e i sociologi intenti ad analizzarli. Appariranno goffi e primitivi e daranno indicazioni sul mondo di oggi, mentre nel futuro ci sarà un ponte ologrammi che risolverà ogni nostra fantasia solitaria. Ecco, vorrei esserci.

Sul ponte ologrammi, intendo.

(Scusate, ma anche questa notizia è apparsa mentre ero in ferie.)

Chi non legge non fa l’amore

domenica 20 luglio 2014

Un post di Rita Charbonnier mi ha ispirato questo:

[Aggiornamento: Cari lettori, è inutile che clicchiate su banobi e cerchiate ebook reader Cony T6 sui motori di ricerca. È un racconto di fantasia, siamo nel 2034 e banobi e Cony NON esistono. Per ora.]

[Tanti libri, fra 20 anni]

Lo vedo in metrò mentre legge su un Cony T5. È molto assorto. Una fermata più brusca del solito mi permette di sbirciare lo schermo, ma non riconosco il testo. Come potrei? Sarebbe un vero colpo di fortuna… È interessante, il tipo. Moro, spalle grandi, gambe solide. Mio coetaneo, sicuramente. Jeans e camicia sportiva. È seduto, ma a occhio dovrebbe essere alto oltre il metro e ottanta. Mani ben curate che tengono in modo sicuro l’ebook reader. Si libera un posto di fianco a lui. Mi ci fiondo e tiro fuori il mio Condy T6. Inizio a leggere.

Il T6! Ha il T6! Lo devo vedere assolutamente!
— Scusa, è il T6 quello?
— Sì…
— Me lo fai provare? Hanno detto che hanno introdotto novità incredibili. Tu come ti trovi?
— Bene, ma non ho notato cose particolari… Ma tieni provalo.
Sorrido.
— Ecco, lo sapevo! Vedi, hai 16GB di spazio per i libri. Ehi! Ma li hai occupati per metà! Sei una lettrice forte, vedo.
— Beh… sì. E non sono nemmeno tutti quelli. Ho altri 2 GB sul vecchio T4. Diciamo che mi porto dietro la biblioteca di famiglia.
Sorriso numero due. Spero capisca e non si perda dietro il lettore litronico, come lo chiama mio padre.
— Quanti MB riesci a leggere all’anno?
Diretto. Mi piace. Ma guardi troppo il lettore, bel moro.
— Il T4 l’anno scorso m’ha detto che avevo letto 50MB. Più o meno. Cosa dice ora il mio contatore?
Mi avvicino di più a lui per annusarlo meglio e spiare il mio T6 nelle sue mani.

Nel frattempo sul suo T5 ho visto cosa leggeva. DUNE, di Herbert. Un mattone. Ne ha di fegato il ragazzo qui affianco. E i suoi 8GB del suo lettore sono ormai pieni. Una marea di libri di fantascienza, ma ha anche altre cose assurde, mai sentite prima. Ehi! Ma ha la Divina Commedia e non è fra i mai letti! Molto interessante! Pochi sfioramenti e vedo che quest’anno è a quota 10MB. Gli uomini sono sempre più lenti di noi donne a leggere. Per essere un uomo, però, legge.

— Caz…! Caspita! Ho perso la fermata! Scenderò alla prossima. È molto bello il tuo T6. Ti scrivo nelle note il mio alias su Banobi, così vedi la mia libreria. Spero di incontrarti ancora! Ciao!

http://www.banobi.it/lacomizietta
messaggio 20/07/2034 h22.34 a moro_sum3
“Ciao, sono la ragazza del metrò di questa mattina. Non ci siamo neanche presentati…”